domenica 19 giugno 2016

Arriva il caldo

PREVISIONI METEO: l'alta pressione raggiunge la nostra Penisola, ma...

Nei prossimi giorni un campo vistoso di alta pressione conquisterà senza troppi problemi l'area mediterranea ed il nostro Paese, tuttavia la sua durata nel tempo e la sua stabilità potrebbe essere nuovamente messa in discussione già con l'arrivo degli ultimi giorni di giugno. Vediamo perché.



Gli aggiornamenti odierni ormai confermano l'avvento di un periodo anticiclonico che sarà in grado di interessare non soltanto la nostra Penisola e l'area mediterranea ma anche una buona fetta d'Europa. Tale situazione trova risposta nell'innalzamento delle fasce anticicloniche subtropicali che, senza troppi problemi, saranno in grado di raggiungere le medie latitudini d'Europa. Da questa posizione terranno sotto scacco le condizioni del tempo europeo ed italiano almeno sino agli ultimi giorni di giugno, quando da ovest potrebbe affacciarsi un nuovo cambiamento del tempo portato da una circolazione d'aria INSTABILE di origine oceanica.

Tale figura di bassa pressione potrebbe determinare un nuovo cambiamento del tempo, in primis sulle regioni del NORD, laddove potrebbe concretizzarsi una ripresa dell'attività temporalesca, al centro ed al sud la fase anticiclonica africana potrebbe invece concludersi con l'ennesimo rinforzo di una ventilazione fresca e tesa di Libeccio e Maestrale che introdurrebbe un nuovo ribasso delle temperature.

Questo cambiamento viene ipotizzato dalla previsione del modello americano GFS già entro domenica 26 giugno, la previsione calcolata dal modello europeo farebbe invece persistere l'alta pressione sulla nostra penisola almeno sino a martedì 28.

Cambiano anche le modalità attraverso le quali l'aria più fresca ed instabile potrebbe penetrare sul nostro territorio nazionale; secondo il modello americano l'affondo potrebbe infatti essere occidentale, esponendo pertanto le regioni di nord-ovest alle manifestazioni di instabilità più organizzate ma prolungando l'ondata di caldo sul resto del Paese. Di diverso avviso l'ipotesi del modello europeo che metterebbe in luce un cambiamento proveniente dai quadranti settentrionali, pertanto in grado di portare manifestazioni temporalesche sui settori orientali e sui versanti adriatici, favorendo un ribasso della temperatura esteso a tutto il Paese.

Ad ogni modo l'evoluzione a lunghissimo termine sembrerebbe essere caratterizzata dal ripristino di una circolazione di stampo occidentale, con l'anticiclone delle Azzorre pronto a rinforzare a partire dall'ovest d'Europa.

domenica 29 maggio 2016

Prime proiezioni per il prossimo ponte : attenuazione dell'instabilità

Le ULTIMISSIME meteo della DOMENICA: temporali oggi al nord, variabile altrove, poi...

L'instabilità proseguirà sia lunedì che martedì al nord, per mercoledì si estenderà a quasi tutto il Paese, poi coinvolgerà solo i settori montuosi e limitrofi, regalando un Ponte del 2 giugno discreto e nuovamente più caldo. In seguito possibile rimonta dell'alta pressione.


SITUAZIONE: una perturbazione temporalesca coinvolge il settentrione e marginalmente anche il centro; nel contempo si è legato ad esso un fronte afro-mediterraneo che spinge nuvolaglia irregolare stratiforme sul resto del Paese, generando localmente qualche piovasco, specie in Sicilia.

TEMPORALI: colpiranno soprattutto la Lombardia in mattinata, il resto del nord nelle ore successive a macchia di leopardo, in serata si attenueranno temporaneamente. Accumuli di pioggia più abbondanti a ridosso delle zone montuose.





EVOLUZIONE: una saccatura foriera di instabilità seguiterà a coinvolgere il settentrione nelle giornate di lunedì e martedì, favorendo qualche rovescio o temporale sparso, soprattutto tra le prime ore del mattino e poi nel tardo pomeriggio.

GUASTO: una temporanea accentuazione dell'instabilità è attesa per mercoledì 1° giugno con il passaggio di un fronte temporalesco più esteso, che coinvolgerà gran parte del Paese, ad eccezione forse delle Isole Maggiori e dell'estremo sud.

PARZIALE MIGLIORAMENTO: pur non intervenendo un miglioramento netto e deciso, il Ponte del 2 giugno trascorrerà con una parziale attenuazione dell'instabilità che seguiterà comunque a manifestarsi soprattutto sui rilievi e nelle zone interne nelle ore pomeridiane. Le giornate migliori saranno quelle di venerdì 3 e sabato 4.

ANTICICLONE AFRICANO: un ruggito dell'anticiclone africano potrebbe intervenire da lunedì 6 a giovedì 9 giugno con condizioni di bel tempo e di caldo estivo sul nostro Paese. Così almeno ipotizza il modello americano.

OGGI: al nord tempo instabile e nelle prime ore rovesci soprattutto tra Liguria e Lombardia, poi sparsi sul resto del settentrione, anche a carattere
 temporalesco e occasionalmente grandinigeni. A tratti momenti asciutti e qualche raggio di sole non escluso. Al centro nuvolosità irregolare con piovaschi sparsi e qualche locale temporale possibile tra Umbria, Toscana e Marche, più a sud generalmente asciutto. Al sud passaggi nuvolosi stratiformi in un contesto almeno in parte soleggiato, sulla Sicilia nubi più compatte e qualche piovasco non escluso. Temperature in calo al nord, poi anche al centro, ancora caldo al meridione ma meno intenso rispetto agli ultimi giorni.

DOMANI: al nord ancora nuvolaglia sparsa con qualche rovescio o spunto temporalesco alternato a schiarite e fenomeni più probabili nel pomeriggio e a nord del fiume Po; al centro solo modesti addensamenti, al sud bel tempo. Temperature senza grandi variazioni.

sabato 21 maggio 2016

Il tempo nei prossimi giorni


Dopo un fine settimana complessivamente soleggiato sull'Italia, il tempo tornerà a guastarsi al nord per l'arrivo di una nuova saccatura colma di aria fresca. 

Lunedì 23 infatti sono attesi rovesci o temporali anche di forte intensità sul settentrione
e, a macchia di leopardo, anche su parte del centro.

Martedì 24 l'instabilità, anche se attenuata, si trasferirà al centro-sud, mentre al nord tornerà il sereno.

Una fiammata calda di matrice africana investirà il centro-sud
e soprattutto le isole maggiori da mercoledì 25 a sabato 28 maggio, con punte di 37-38°C sulle zone interne delle Isole Maggiori.

In seguito il tempo potrebbe cambiare nuovamente da ovest, ma non c'è ancora convergenza assoluta tra i modelli e dunque l'evoluzione per la fine del mese resta incerta.

lunedì 9 maggio 2016

Settimana all'insegna della pioggia

Meteo a 7 giorni: dal DILUVIO al nord...al FRESCO sull'Italia

Settimana abbastanza "convulsa" dal punto di vista meteo sulla nostra Penisola. Vediamone i punti salienti...


Si accendono i colori nelle carte previsionali, per segnalare la possibilità di piogge anche intense che dovrebbero interessare il settentrione indicativamente nelle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 maggio (prima cartina).
Si tratta del primo carico piovoso realmente importante per il nord Italia, dopo un periodo relativamente più secco.
La pioggia questa volta cadrà a tappeto su tutto il settentrione, risultando talora intensa laddove si notano i colori più "sgargianti".
Qualche rovescio potrebbe sforare anche nelle zone interne dell'Italia centrale e sulla Sardegna, mentre al sud le precipitazioni saranno più scarse e concentrate essenzialmente tra la Sicilia e le regioni tirreniche.
Sempre al sud, faranno notizia le alte temperature che si registreranno soprattutto tra la Sicilia e le regioni estreme, con i 30° che potrebbero essere a portata di mano.
La figura di maltempo, come una testa d'ariete, sfonderà con decisione sull'Italia nella giornata di giovedì 12, con rovesci o temporali estesi a gran parte del territorio. Solo le estreme regioni meridionali, probabilmente, resteranno esenti dalle precipitazioni.
Volgendo lo sguardo oltre e arrivando a fine settimana, la nostra Penisola verrà interessata dalla parte fredda della figura depressionaria, che si sarà ormai portata in direzione dell'Europa nord orientale (seconda cartina a lato).
Ecco l'ansa depressionaria che abbraccerà ancora il nord Italia e aria più fredda (frecce blu) che si farà sentire segnatamente sui settori centro-settentrionali del Continente.
In questo frangente, l'Italia non vedrà più piogge estese, bensì precipitazioni a carattere di rovescio intermittente alternate a schiarite, che sulle Isole e al sud potrebbero essere anche molto ampie.
Per avere un po' di alta pressione bisognerà aspettare l'inizio della prossima settimana, ma se volete delucidazioni sul tempo a lungo termine leggete la rubrica "Fantameteo".
Riassumendo: martedì 10 maggio qualche pioggia al nord, asciutto e in parte soleggiato altrove. Tra mercoledì 11 e giovedì 12 maggio tempo perturbato al nord e su parte del centro-sud con piogge anche intense e temporali, via il caldo al sud. Tra venerdì 13 e domenica 15 un po' instabile al centro-nord con possibili rovesci o temporali sparsi in un contesto fresco; lunedì 16 maggio probabile bel tempo quasi ovunque e temperature massime in salita.

mercoledì 20 aprile 2016

Proiezioni per il ponte del 25 Aprile

ULTIMISSIME dal modello americano...



Niente da fare. Anche l'ultimo run del modello americano opta per un sabato poco felice dal punto di vista meteorologico in Italia.
Quasi tutta la nostra Penisola sotto la pioggia, ad eccezione della Sicilia e le estreme regioni meridionali.
Sulle Alpi interverranno nevicate e le temperature tenderanno ovviamente a scendere specie sotto le precipitazioni più intense.






Anche la domenica godrà di un clima non troppo felice sulla nostra Penisola.
Come si nota dalla mappa, la pioggia potrebbe ancora essere protagonista su diverse regioni italiane.
Si salveranno solo le due Isole Maggiori e l'estremo nord-ovest (quantomeno in mattinata e nel primo pomeriggio). Le temperature tenderanno a scendere soprattutto al centro-nord sotto colpi di vento dai quadranti settentrionali.









Lunedi 25 aprile, la situazione dovrebbe  migliorare ulteriormente al sud, sulle Isole e nel pomeriggio anche lungo il versante Tirrenico.


Altrove il tempo seguiterà ad essere instabile, specie nelle zone interne dell'Italia centrale e al nord, dove potrebbe nevicare a quote non elevate.
Temperature in ulteriore calo al centro-nord (arriverà anche un po' di freddo al nord) e ventilazione sostenuta dai quadranti settentrionali.





Diamo infine uno sguardo alla linea di tendenza per il Primo Maggio. Si nota una situazione ancora instabile al nord e su parte del centro, migliore invece al sud e sulle Isole, ma ne riparleremo.

sabato 9 aprile 2016

Prima instabilità, poi anticiclone africano



SITUAZIONE: dietro la depressione africana che si va spostando sui Balcani perdendo importanza, un impulso di aria fresca ed instabile affluisce da ovest a ridosso della Sardegna, estendendosi attenuato un po' a tutto il Paese, ma riuscendo a rinnovare condizioni di generale instabilità con rischio di brevi acquazzoni o locali temporali. In Sardegna possibili spruzzate di neve sulle cime dei monti oltre i 1000m.

EVOLUZIONE: un cuneo anticiclonico invaderà il Paese, assicurando una domenica di sole quasi ovunque, salvo residue incertezze mattutine sul basso Tirreno e sul basso Adriatico con brevi rovesci ancora possibili. Nel frattempo sull'ovest del Continente si andrà scavando una

depressione che si avvicinerà a tratti sul nostro settentrione, contrastata nel suo movimento verso levante dall'ostacolo dell'alta pressione africana.

LOTTA per l'ITALIAda lunedì a giovedì la depressione ad ovest dell'Italia proverà a spingere corpi nuvolosi in direzione della Penisola ma i suoi effetti si limiteranno ad un po' di variabilità sulle Alpi nel corso di lunedì e ad un disturbo più concreto tra mercoledì e giovedì mattina tra nord e centro. Per il resto l'anticiclone africano farà buona guardia e riuscirà a rintuzzare tutti gli attacchi, portando temperature estive dapprima al sud, poi su tutto il Paese entro il fine settimana.





 

FINE SETTIMANA 16-17 aprile: sarà un week-end prettamente estivo su tutto il Paese con valori superiori alla media e punte over 30°C al centro-sud. L'anticiclone potrebbe insistere sino ai primi giorni della settimana successiva, per poi implodere gradualmente. Ne riparleremo.

OGGI: generali condizioni di instabilità con alternanza di fugaci schiarite ad annuvolamenti intensi associati a brevi rovesci o temporali, più intensi su ovest Sardegna e in genere al centro-sud, specie su versante tirrenico ed in Appennino. In serata schiarite anche generose al nord. Temperature in diminuzione nei valori massimi, più marcata in Sardegna, dove sui rilievi potrebbe anche nevicare sin verso i 1200m.

DOMANI: al sud nuvolaglia irregolare con rovesci sparsi su basso Tirreno e nord Sicilia, ma anche su Molise e Puglia, ma con tendenza a netto miglioramento con il passare delle ore. Bel tempo al nord e al centro con temperature in aumento.

venerdì 25 marzo 2016

Weekend Paquale



Eccoci giunti in prossimità delle festività pasquali ed i modelli dopo emissioni discordi sono praticamente arrivati ad un punto di comune accordo che vedrà tempo incerto al Nord a partire già nel pomeriggio di Pasqua e soprattutto nella notte su pasquetta dove al mattino ci sarà spazio anche per ampie schiarite ma con cumuli che nel pomeriggio potrebbero portare ad acquazzoni o ai primi temporali della stagione.
Non si escludono locali grandinate ma impossibilòe da prevedere.

Per ora è tutto.

Un augurio di Buona Pasqua a tutti i miei lettori

sabato 19 marzo 2016

Weekend soleggiato e mite ma ......


SITUAZIONE: un promontorio anticiclonico assicura il bel tempo sul nostro Paese durante questo fine settimana, nonostante il passaggio di corpi nuvolosi sfrangiati a ridosso della Sardegna. Le temperature pomeridiane risulteranno miti e gradevoli, invitando ad uscire all'aperto.

EVOLUZIONE: lunedì dal centro Europa affluirà aria più fredda in quota sul nord Italia generando rovesci pomeridiani sul nord-est, al sud verrà richiamata aria calda dal nord Africa.

PEGGIORAMENTO: nel contempo da ovest avanzerà una depressione che tra martedì e mercoledì porterà maltempo su molte zone del centro-sud e richiamerà aria fredda sul medio Adriatico, pronta a determinare nevicate sino ad 800-900m sull'Appennino marchigiano ed abruzzese nella notte su mercoledì. Poco coinvolto il settentrione.

MIGLIORAMENTO: da giovedì a domenica di Pasqua, nonostante una certa variabilità, l'influenza parziale di un cuneo anticiclonico, dovrebbe essere sufficiente a determinare tempo nel complesso buono e relativamente mite.

ATTENZIONE a PASQUETTA: il modello europeo (come al solito) raffredda gli entusiasmi per il Ponte di Pasqua, regalando una Pasquetta bagnata al nord e sulla Toscana con neve dalle quote medie sul settore alpino a causa dell'affondo di una saccatura da ovest. Non è di questo avviso il modello americano che prevede una scarsa penetrazione del fronte stesso, con solo pochi disturbi limitati ai settori alpini e alla Liguria. Chi avrà ragione? Ne riparleremo.

FINE MARZO: naturalmente tutta l'evoluzione tra fine marzo ed inizio aprile sarà influenzata dall'evoluzione del tempo da Pasquetta in poi, sulla quale i modelli stanno litigando aspramente. Cercate dunque di capire in che razza di ginepraio si sono infilati i meteorologi:-)

OGGI e DOMANI: bel tempo su tutte le regioni con clima mattutino fresco e pomeridiano mite e gradevole. Passaggi nuvolosi modesti attesi sulla Sardegna, per il resto cielo quasi sereno o con poche nubi.  

P.S. : secondo le ultimissime uscite dei modelli a stretta risoluzione , Martedi prossimo ( assemblea istituto) il tempo è previsto essere coperto e molto nuvoloso con precipitazioni estese e moderate. 

Per ora è tutto 

Alla prossima

sabato 12 marzo 2016

E se ci scappasse la neve ? ( A.Grosso)

Week-end di maltempo all'estremo sud e sul medio Adriatico, ma attenzione al vortice freddo in arrivo mercoledì...

Depressione in azione sul meridione con maltempo sulle regioni estreme, instabilità sul medio Adriatico, variabile altrove. Tra lunedì e martedì un po' freddo al nord, instabile al centro-sud con rovesci, anche nevosi in Appennino. Tra mercoledì e giovedì vortice freddo in rapido passaggio da est ad ovest sul settentrione con rischio neve anche in pianura. Poi variabilità e temperature in rialzo.


COMMENTO: qualcuno doveva perdere la sfida su questa previsione di freddo per la prossima settimana. Nonostante per diverse emissioni nessuno dei suoi 20 scenari prevedesse il rientro di correnti fredde da est tra mercoledì e giovedì, il modello americano alla fine ha ceduto all'ipotesi di altri modelli, su tutti quello europeo, che per lo stesso periodo da giorni, pur spesso solo nell'emissione ufficiale, vedeva e vede rientrare una massa d'aria fredda retrograda sul settentrione d'Italia, che potrebbe portare rovesci di neve anche in pianura.


Ne prendiamo atto;
l'ostinazione di un modello (non certo immune da errori) nel prevedere una data situazione, si è rivelata vincente, qualche volta la razionalità e il metodo scientifico si devono piegare all'evidenza.

SITUAZIONE: una depressione coinvolge ancora le regioni meridionali ed il medio Adriatico, determinando precipitazioni anche abbondanti sulle regioni joniche e più in generale rinnovando condizioni di instabilità. Sul medio Tirreno e sul settentrione l'influsso della depressione è minimo e si limita a qualche annuvolamento irregolare.









 
EVOLUZIONE: sino a domenica non sono previsti cambiamenti di rilievo, mentre da lunedì si attiverà in 
 modo più netto una corrente orientale sul Paese che spingerà aria moderatamente fredda tra nord e centro, fresca al sud. Si rinnoveranno condizioni di instabilità al centro-sud con anche qualche nevicata lungo la dorsale appenninica del centro, tempo secco al settentrione.

VORTICE FREDDO: prende sempre più corpo l'ipotesi che vede il rapido passaggio di un insidioso vortice freddo in quota sul settentrione tra mercoledì e l'alba di giovedì, che scaverà una depressione al suolo sull'alto Tirreno determinando instabilità al centro-nord ed anche rovesci di neve sin sulla fascia pedemontana del settentrione con qualche momento nevoso possibile anche in aperta pianura e un netto, anche se temporaneo, calo delle temperature.

DA VENERDI 18 a DOMENICA 20: tempo in miglioramento e temperature in rialzo.

ULTIMA DECADE DI MARZO: nuovamente più instabile, a tratti perturbata, per l'azione concomitante delle correnti perturbate atlantiche e di una nuova massa d'aria gelida in discesa dall'Artico verso il nord Europa.

OGGI: al sud e sul medio Adriatico tempo molto instabile e a tratti perturbato con piogge e temporali, localmente di forte intensità e fenomeni più probabili sui settori jonici, limite della neve tra 1300 e 1500m sull'Appennino centro-meridionale; nuvolosità irregolare con ampie schiarite e basso rischio di pioggia sul resto del Paese. Temperature senza grandi variazioni.

lunedì 7 marzo 2016

Primavera al momento lontana

La primavera (e l'anticiclone) può attendere: settimana MOLTO instabile sull'Italia con NEVE a quote basse

L'Italia ospita un canale depressionario che insisterà per quasi tutta la settimana. I fenomeni risulteranno inizialmente più estesi al centro-nord, poi si localizzeranno sul meridione.



COMMENTO: settimana invernale sull'Italia con precipitazioni anche nevose in Appennino a quote basse. Particolare attenzione merita la situazione prevista tra martedì e mercoledì sull'Emilia-Romagna, quando la neve potrebbe scendere sin verso la bassa collina. La rimonta dell'alta pressione nel fine settimana risulterà probabilmente limitata al nord e su parte del centro, mentre su medio Adriatico e meridione continuerà il tempo instabile a tratti perturbato. La prossima settimana la bomba gelida in arrivo sull'est europeo non sembra destinata a raggiungere l'Italia, che potrebbe essere protetta temporaneamente dall'alta pressione.

SITUAZIONE: subito un litigio tra modelli circa la posizione della depressione prevista per martedì tra alto Tirreno e Mar Ligure. In ogni caso già oggi si prevede instabilità al centro, sul nord-est e l'Emilia-Romagna, così come su Campania, Sardegna, Sicilia e centro-sud della Puglia. Da notare il freddo al settentrione come se fossimo in febbraio.

EVOLUZIONE: una nuova depressione si scaverà sull'alto Tirreno portando maltempo sull'Emilia-Romagna, instabilità su Liguria, bassa Lombardia, regioni centrali, Sardegna e Campania con un fronte occluso che si arcuerà sull'Appennino e rimarrà stazionario sino all'alba di mercoledì.

EMILIA-ROMAGNA: possibili forti nevicate tra martedì e mercoledì mattina in media oltre i 500-600m ma martedì sera anche sotto tali quote sino a 300m




RINFORZI: tra mercoledì e giovedì ennesima goccia fredda in sprofondamento nel Mediterraneo e rinnovo di tempo instabile quasi ovunque, in localizzazione al centro-sud da giovedì sera.

FINE SETTIMANA: maltempo al sud e instabilità sul medio Adriatico con acquazzoni e temporali soprattutto tra Sicilia, Lucania e Puglia, tempo migliore al nord e lungo le regioni centrali tirreniche. Temperature in aumento al nord e al centro, in calo al sud.

PROSSIMA SETTIMANA: l'alta pressione potrebbe farsi sorprendere dall'aria fredda (ipotesi ancora scarsamente attendibile) oppure resistere sino al 16-17, per poi implodere e concedere l'ingresso delle correnti atlantiche da ovest che porterebbero nuove piogge in un contesto comunque mite. Seguite tutti gli aggiornamenti!

Alessio Grosso

giovedì 25 febbraio 2016

Tempesta di fine inverno : massima attenzione by A.Grosso


Maltempo anche estremo in arrivo da sabato mattina a lunedì pomeriggio con abbondanti precipitazioni, venti forti, copiose nevicate sulle Alpi e con fiocchi temporanei anche sul Piemonte, poi fase di variabilità con possibile moderata flessione delle temperature lungo le regioni adriatiche e qualche nevicata in Appennino.


L'intensa fase di maltempo, annunciata spesso anche sotto traccia dai modelli ma avvistata tempestivamente con almeno 10 giorni di anticipo dal team di MeteoLive, è ormai prossima ad attivarsi. 

Si comincerà venerdì con un richiamo di aria più fredda nei bassi strati al nord e con la presenza di un'estesa nuvolosità sull'insieme del territorio che potrà già dar vita a qualche precipitazione sparsa. 

La depressione in arrivo sull'ovest del Continente con "epicentro" l'area pirenaica, muoverà sabato mattina alla conquista dell'Italia con il primo corpo nuvoloso pronto ad attraversare il centro-nord e a determinare leprime importanti precipitazioni, nevose anche a quote basse (e addirittura a tratti pianeggianti )sul Piemonte, la Lombardia occidentale e parte dell'Appennino ligure, successivamente anche sui restanti settori alpini e prealpini.

Nella notte su domenica il minimo sembrerà colmarsi a ridosso delle isole maggiori, per poi ritrovare vigore ed approfondirsi nuovamente nella mattinata di domenica, puntando il settentrione.

Si andrà dunque organizzando un secondo intenso corpo nuvoloso che colpirà tutto il Paese risalendo da sud verso nord ed impattando in modo severo soprattutto al nord e su molte zone del centro tra la serata di domenica e la mattinata di lunedì.

Domenica i venti risulteranno particolarmente forti su tutto il Paese, avvicinandosi ai 90-100kmh sulle coste e sulla terraferma, superando anche i 120km/h in Appennino già dalle basse quote. 

Il richiamo sciroccale spingerà l'aria mite da sud verso nord, innalzando gradualmente la quota neve sul settore alpino che domenica mattina si porterà oltre i 1500m sulle Prealpi e resisterà sino a 1200-1300m sul settore alpino, tranne sul Piemonte, dove sacche di aria fredda manterranno la quota neve sotto i 1000m, specie sul Cuneese e sul Torinese dove potrebbe continuare a nevicare sino a bassa quota.

Lunedì la cessazione del richiamo sciroccale, unitamente ai bassi geopotenziali e al rovesciamento di aria più fresca dall'alto indotto dalle precipitazioni ancora intense, abbasseranno il limite della neve sulle Alpi sin verso i 1000m e sulle Prealpi sino a 1200m. 

Martedì un impulso freddo si porterà a ridosso delle Alpi e poi tra mercoledì e giovedì scivolerà lungo l'Adriatico portando con sé anche un minimo depressionario che al momento non sembrerebbe però in grado di determinare un peggioramento severo sull'Italia, ma sfuggire sui Balcani, riuscendo comunque a generare qualche nevicata sui versanti adriatici dell'Appennino. 

Le temperature si riporterebbero su valori invernali su nord-est e parte del centro-sud, resterebbero più miti tra nord-ovest, Sardegna ed alto e medio Tirreno. (Da verificare)

ATTENZIONE comunque nel fine settimana al vento forte, alle bufere di neve attese sulle Alpi oltre i 1700-1800m e ai temporali sulle zone costiere.

Le fasi salienti del peggioramento:
sabato 27 febbraio: al nord-ovest, la Sardegna e le regioni centrali tirreniche molto nuvoloso con precipitazioni sparse, nevose a quote molto basse su Piemonte ed ovest Lombardia, con qualche momento nevoso non escluso sino in pianura, ma in genere con fiocchi oltre i 400-600m, con coinvolgimento anche dell'Appennino ligure, dell'Appennino emiliano occidentale e sino al fondovalle in Valle d'Aosta e sull'Ossola. Tempo in peggioramento anche sul resto del nord e poi del centro con precipitazioni, nevose oltre i 700-1000m sul settore alpino centro-orientale. Al sud ancora asciutto. Freddo umido al nord, mite altrove.

domenica 28 febbraio: breve pausa nelle precipitazioni al nord, poi maltempo in risalita dal centro-sud dove in mattinata vi saranno rovesci, temporali, colpi di vento e mareggiate lungo le coste esposte alla ventilazione meridionale. Nel pomeriggio-sera pesante maltempo al nord e su gran parte del centro con precipitazioni molto abbondanti su centro-est Alpi, Toscana, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, basso Piemonte e bassa Lombardia, nevose oltre i 700m sul Cuneese, oltre i 1000m su ovest Alpi, oltre i 1400-1600m sulle Prealpi, oltre i 1200-1400m su centro-est Alpi.

lunedi 29 febbraio: ancora maltempo al nord e sulle regioni centrali tirreniche ma con fenomeni in localizzazione su Emilia-Romagna e Triveneto, nevosi oltre i 1200m sul settore alpino, oltre i 1400m su Prealpi ed Appennino settentrionale ma con limite in calo nel corso della giornata. Schiarite al sud. Entro sera attenuazione dei fenomeni ovunque. 
 
Tra martedì 1 e mercoledì 2 marzo: variabilità con schiarite su nord-ovest e Sardegna, nuvolaglia irregolare altrove con qualche precipitazione sparsa, specie su Triveneto e medio Adriatico, a carattere di rovescio.

giovedì 3 marzo: nuvolosità irregolare su Triveneto, Romagna, medio Adriatico con rovesci sparsi, nevosi in Appennino e sulle zone alpine orientali oltre i 700m, schiarite altrove, temperature in calo sulle zone di nord-est e sul medio Adriatico, stazionarie altrove.
 

domenica 21 febbraio 2016

Il tempo della settimana tra alti e bassi




Allontanata ogni velleità anticiclonica dal Mediterraneo, nei prossimi giorni sperimenteremo ancora gli effetti di una circolazione abbastanza turbolenta ed irrequieta.Va messo in evidenza anche il modesto contributo freddo portato dalle masse d'aria artiche, queste ultime interagiranno con le perturbazioni provenienti dall'oceano Atlantico, portando un'ulteriore contributo instabileanche sul bacino del Mediterraneo.
Ogni singolo "step" perturbato sarà intervallato da un intermezzo di tempo stabile garantito da qualche veloce promontorio anticiclonico. Avremo quindi una rotazione temporanea dei venti dai quadranti settentrionali al termine di ogni passaggio che garantirà anche qualche ora di sole.
In linea generale da qui alla fine del mese, saranno almeno tre i passaggi perturbati che potranno interessarci: al termine dell'attuale periodo anticiclonico, il primo fronte apripista attraverserà l'Italia nella giornata di martedì 23 febbraio. Trattasi questa di una perturbazione piuttosto debole che sarà comunquesufficiente a portare un primo cambiamento delle condizioni atmosferiche al centro ed al nord, con qualche precipitazione sparsa.
Una seconda perturbazione è attesa sul nostro Paese tra giovedì 25 e venerdì 26 febbraio, confermata da ambo i centri di calcolo europeo ed americano, abbiamo ancora un po' di difficoltà a stabilirne precisamente l'intensità e quindi le zone che ne saranno effettivamente coinvolte. Al momento i settori più esposti sembrerebbero essere ancora una volta quelli centrali e settentrionali tirrenici, con precipitazioni la cui intensità, come detto, andrà valutata successivamente. Il centro di calcolo europeo propende infatti per un passaggio più intenso, il centro di calcolo americano per un passaggio più debole e circoscritto. 
Una terza, importante circolazione di bassa pressione potrebbe infine coinvolgerci  negli ultimi giorni di febbraio; una vasta figura di bassa pressione si avvicinerebbe infatti dall'Iberia ai settori centrali del Mediterraneo. Ne sarebbero più coinvolte la Sardegna, le regioni centrali e settentrionali tirreniche e l'angolo nord-occidentale (da confermare).
Infine uno sguardo al tempo atmosferico previsto nei primi giorni di marzo; la ferita sul bacino del Mediterraneo faticherà a rimarginarsi, potranno quindi rinnovarsi le possibilità d'avere ulteriori apporti instabili portati sempre da una circolazione mediamente occidentale dei venti d'alta quota. Infine uno sguardo al contesto termico ancora attestato su valori temperati, picchi di freddo moderati potranno verificarsi soprattutto sui settori settentrionali ma senza eccessi.

venerdì 19 febbraio 2016

Perchè la neve predilige il N.O al N.E? Ecco perchè by A.Grosso

Nord Est o Nord ovest? In Pianura Padana la neve ha delle preferenze!

Sarà capitato molte volte di vedere su giornali o telegiornali città come Milano o Torino imbiancante mentre città come Padova o Vicenza prive di neve. Come mai? Ecco la spiegazione


Resistente cuscinetto di aria fredda ad ovest mentre sopraggiunge il richiamo di correnti calde sulla pianura Emiliano-Veneta.
Capita molte volte di sentir dire che a Torino e Milano nevica mentre in città come Padova o Vicenza o quelle vicino alla costa romagnola la neve si è tramutata dopo poche ore in pioggia. 

Come mai?Cosa succede e perché non può accadere il contrario? 

In questo articolo cercheremo di rispondere in maniera esaustiva a questa domanda esaminando a fondo la natura fisica di tale fenomeno unico nel suo genere in Europa.

La pianura padana come molti di voi sapranno si trova delimitata a settentrione dalle Alpi e a sud dagli Appennini. L’unico suo sbocco lo si trova ad est dove si estende fino al mare Adriatico. Tale conformazione, se da un lato le permette di essere protetta a nord dalle fredde correnti in arrivo dall’artico, le cui isoterme più gelide vengono spesso bloccate oltralpe, dall’altro il fatto di essere racchiusa tra 2 catene montuose non le permette di avere un continuo ricircolo di masse d’aria. 

Capita sovente che durante i periodi di alta pressione durante il trimestre autunnale ed invernale l’aria ristagni per più giorni al di sopra della Pianura Padana provocando danni alla salute ormai noti, legati all’inquinamento atmosferico che qui più che in ogni altra parte d’Europa raggiunge i suoi massimi livelli. 

Ma eccoci al nocciolo della questione. Infatti possiamo affermare con certezza che più una massa d’aria è fredda e più è densa e quindi a causa del suo peso maggiore tenderà a rimanere confinata nei bassi strati vicino al suolo. 

Ed è proprio per questo motivo che dopo il passaggio di correnti fredde in pianura padana la massa d’aria tende a rimanere in loco sia per il suo peso sia perchè circondata da catene montuose. Giunti a questo punto può capitare che entro pochi giorni una perturbazione atlantica formatasi nel vicino Oceano Atlantico punti dritta verso il Nord Italia. 

Come è ben noto ogni fronte viene preceduto da un richiamo di masse d’aria più miti che nel caso della penisola Italiana si manifestano attraverso venti di Libeccio, Ostro e Scirocco. Venti che si intensificano con l’avvicinarsi della perturbazione ma che trovano come ostacolo la catena Appenninica. 

Ecco quindi che l’unico punto da cui i venti sciroccali più caldi possono penetrare all’interno della pianura padana è dalla porta del mare adriatico. A questo punto mentre la perturbazione comincia a portare le sue prime precipitazioni il cuscinetto di aria fredda presente in pianura inizia ad essere eroso e sostituito da aria più calda partendo dalle coste venete e romagnole fin verso l’est della Lombardia. 

Più ci addentriamo all’interno del catino padano racchiuso sempre più tra le catene montuose e più le masse d’aria calda fanno fatica a scalzare dal suolo lo strato di aria fredda presente. 
Quindi mentre sull’est della pianura padana la neve si è già tramutata in pioggia a causa dell’arrivo delle correnti meridionali, a ovest il resistente cuscinetto di aria fredda permette il proseguimento delle abbondanti nevicate dette di “addolcimento”. 

Ecco dunque spiegato il perché mentre sulle regioni orientali molte volte la neve si tramuta in pioggia mentre sulle regioni occidentali la neve continua a cadere copiosa.

martedì 16 febbraio 2016

Scaldata temporanea fine settimana by Demasi

Il tempo previsto sull'Italia tra domenica 21 e lunedì 22: una scaldata di tutto rispetto!

Confermato un importante surriscaldamento della temperatura a cavallo tra la fine della settimana attuale e l'inizio della prossima. Ecco cosa dovremo aspettarci.


Nell'aggiornamento relativo alla serata di ieri, lunedì 15 febbraio, avevamo discusso in merito l'intervento di una breve fase anticiclonica nel periodo compreso tra venerdì 19 e lunedì 22 febbraio. La previsione trova conferma anche con gli aggiornamenti di quest'oggi, ponendo ulteriore enfasi ad un sensibile riscaldamento della temperatura operato da una massa d'aria subtropicale africana nel cuore di febbraio. Avete proprio capito bene, stiamo parlando di una massa d'aria estremamente mite per il periodo, che sarebbe direttamente prelevata dalle latitudini nord-africane per essere trascinata verso il bacino del Mediterraneo.

Abbiamo deciso di dedicare un articolo specifico, poichè i valori stimati dai due principali centri di calcolo (modello americano e modello inglese) stimano quest'oggi un profilo termico generale, allineato su valori particolarmente elevati. L'esordio della fase mite sarebbe come al solito garantita dal rinforzo dell'anticiclone delle Azzorre. Da questo punto di partenza trarrebbe origine l'arrivo delle masse d'aria assai temperate africane nel cuore di febbraio, ma in che modo?

L'espansione dell'alta pressione oceanica, "taglierebbe" letteralmente le gambe all'alimentazione d'aria fredda ed instabile artica che in questi giorni costituisce linfa vitale all'importante saccatura che governa il bacino del Mediterraneo. Ne conseguirebbe la formazione di un vistoso "cut-off" di bassa pressione non più alimentato dall'aria fredda proveniente dalle latitudini settentrionali e pertanto sganciato dal flusso portante garantito dalla corrente a getto polare. Giunti a questo punto, la depressione sprofonderebbe velocemente verso i settori nord-africani. Attualmente la sua posizione viene stimata a cavallo tra la Tunisia, il Marocco e la Penisola Iberica.

Masse d'aria fredda artica si ritroverebbero quindi catapultate nel cuore del deserto sahariano, mentre le masse d'aria molto calde preesistenti verrebbero "spodestate" dalla loro collocazione originaria, costrette a migrare verso latitudini molto più settentrionali dell'ordinario. Ne conseguirebbe un forte riscaldamento della temperatura sul Mediterraneo centro-orientale tra domenica 21 e lunedì 22 febbraio. Una prima stima dei valori che potremo raggiungere, mette in evidenza un quadro termico particolamente eclatante, nel quale isoterme superiori a +15°C alla quota di 850hpa (circa 1500 metri) potrebbero raggiungere gli estremi settori meridionali del Paese, portando valori termici anche superiori ai +20°C. Farebbe caldo anche sulle regioni centrali e settentrionali, con valori termici alla quota di 850hpa compresi tra +10°C e +5°C.

Comprensibilmente dato il periodo assai prematuro, l'onda anticlonica subtropicale batterebbe in ritirata già entro martedì 23 febbraio, lasciando in eredità una circolazione un po' meno tiepida di origine oceanica con precipitazioni in arrivo a partire dalle regioni del versante tirrenico. Conferme o smentite nei prossimi aggiornamenti. 

lunedì 15 febbraio 2016

Il tempo della settimana by A.Grosso

Una depressione posizionata sul Tirreno dispensa precipitazioni soprattutto al centro, che tenderanno a risalire verso nord alla fine della giornata. Al sud respiro molto mite e clima primaverile. Martedì piogge su tutto il nord, neve sulle Alpi e in Appennino oltre gli 800-1000m, localmente anche più in basso. Mercoledì residui fenomeni, giovedì ritorno di un clima autunnale anche al sud con rovesci e temporali. Da venerdì probabile anticiclone in arrivo.

 
COMMENTO: non sono mancate negli ultimi giorni precipitazioni nevose sull'arco alpino che hanno in qualche modo salvato in molte zone l'andamento della stagione. In questi giorni però vivremo sostanzialmente un'altra irruzione fredda mancata, limitata al settentrione e modesta nel suo sviluppo, con l'Italia divisa in tre settori climatici e il sud addirittura a sperimentare una parentesi nettamente primaverile. Sull'arco alpino e sul nord Appennino comunque arriverà ancora qualche nevicata, specie martedì.

 

SITUAZIONE: una depressione centrata sul medio Tirreno determinerà oggi precipitazioni tra la Sardegna e l'Italia centrale. L'approfondimento del minimo depressionario richiamerà un po' d'aria fredda sul settentrione e aria molto mite, per non dire calda, sull'Italia meridionale, al centro si sperimenteranno condizioni intermedie.

EVOLUZIONE: la depressione risalirà martedì verso nord dispensando precipitazioni diffuse al settentrione, ancora nevose a quote relativamente basse sul settore alpino e sul nord Appennino. Mercoledì si avranno fenomeni residui, mentre per giovedì il "caldo" fuori stagione al meridione verrà evacuato a suon di rovesci o temporali.

FINE SETTIMANA: da venerdì l'azione stabilizzante dell'anticiclone delle Azzorre si farà sentire ovunque regalando un fine settimana tranquillo di stampo autunnale, con anche locali situazioni nebbiose.

PROSSIMA SETTIMANA: tornerà la variabilità ma senza che l'inverno riesca a piazzare una vera zampata, un classico colpo di coda di quelli pesanti, come abbiamo sperimentato in passato. In pratica sembra già di sperimentare a febbraio un tempo marzolino. Seguiranno comunque ulteriori approfondimenti in giornata.

ITALIA DIVISA in TRE: notevole il gradiente termico orizzontale e verticale atteso per martedì 16 sul nostro Paese con il nord a sperimentare valori invernali, il centro autunnali e il sud primaverili o tardo primaverili.





 
OGGI: al nord nuvolosità irregolare con schiarite su centro-ovest Alpi ed annuvolamenti più intensi e compatti su Triveneto ed Emilia-Romagna, segnale della risalita del 
  corpo nuvoloso sul centro Italia che dalla sera riporterà le precipitazioni anche su queste zone, nevose sulle Alpi oltre i 1000m e in Appennino oltre i 1200m.
Al centro e sulla Sardegna instabile con piogge e rovesci sparsi, anche temporaleschi, alternati a momenti asciutti; al sud instabile su Campania e Molise con locali rovesci o isolati temporali, più a sud prevalenza di schiarite e tempo asciutto. Temperature senza variazioni di rilievo al nord ma in calo dalla sera, su valori relativamente miti al centro, molto mite e in aumento al sud.

DOMANI: al nord moderato maltempo con piogge e rovesci, limite della neve oltre i 700-1000m sulle Alpi e sul nord Appennino ma localmente anche a quote inferiori nelle valli strette e sui settori più occidentali, al centro nuvolaglia irregolare con locali rovesci, alternati a schiarite, al sud poco o parzialmente nuvoloso con ampie schiarite. Temperature in calo al settentrione, stazionarie al centro, sempre molto miti e primaverili al meridione.


sabato 6 febbraio 2016

Importante peggioramento di stampo tardo autunnale by A.Grosso

MALTEMPO: importante PEGGIORAMENTO alle porte dell'Italia

Il tempo tenderà a peggiorare al nord e al centro nella giornata odierna (sabato). Le prime precipitazioni al nord-ovest e sull'alta Toscana nel pomeriggio e soprattutto in serata. Domenica piogge anche intense al centro-nord, specie sulla Liguria, neve abbondante sulle Alpi.



Le correnti atlantiche tornano a ruggire sul Continente, muovendo le fila di due perturbazioni che in rapida sequenza interesseranno la nostra Penisola, segnatamente il centro-nord.
La prima è piuttosto debole e ha ormai raggiunto con la sua parte più avanzata il settore di nord-ovest e la Sardegna.
Si tratta di un sistema frontale ormai invecchiato che nel corso della giornata determinerà un aumento delle nubi al centro-nord e qualche pioggia locale, specie tra il pomeriggio e la serata sul nord-ovest e in Toscana.



La prima cartina ci mostra gli effetti che avrà questa prima perturbazione in Italia. La mappa è incentrata per il primo pomeriggio odierno.
E' evidente l'aumento della nuvolosità che incederà da ovest verso est, interessando segnatamente il nord, l'alto-medio Tirreno e la Sardegna.
Nel pomeriggio e soprattutto in serata si attiverà qualche debole pioggia al nord-ovest e in Toscana, unitamente a brevi nevicate sulle Alpi al di sopra dei 700-900 metri.
Altrove il tempo resterà asciutto, soleggiato e complessivamente mite nelle ore centrali della giornata.




La giornata di domenica 7 febbraio si annuncia invece perturbata al nord, sul Tirreno e sulla Sardegna (terza figura a lato).
Le precipitazioni più intense si concentreranno sulla Liguria e la fascia pedemontana alpina centro-orientale, dove nevicherà sopra gli 800-1000 metri.
Rovesci di un certo spessore si faranno notare anche sulla Toscana (specie la parte alta della regione), sulla Sardegna occidentale e in serata anche sul Lazio; il resto delle regioni resteranno ancora in attesa.
Attenzione anche ai venti forti meridionali e ai bacini di ponente in condizioni non ottimali. Non farà freddo.

sabato 30 gennaio 2016

Anticipo di primavera ma.............

Un saluto a tutti

Come previsto l'inverno si è concesso una pausa lasciando spazio a temperature da tarda primavera ( aumenteranno ancora fino a Marted') e , a tratti, a passaggi nuvolosi che qua e là potranno anche dare luogo a qualche pioviggine ma nulla più.

A eesere poi pignoli il freddo in questo momento non lo si vede da nessuna parte almeno in Europa ma anche parte della Russia. A Mosca la temperatura è ben sopra la media del periodo.

Dico questo per gli amanti delle statistiche perchè questi sono i famosi giorni della merla chel'immaginario popolare vorrebbe far coincidere con i giorni più freddi dell'anno .

Tuttavia all'orizzonte qualche segnale di cambiamento c'è : infatti , se strada facendo i modelli non canbiano le carte in tavola, verso il prossimo weekend ci dovrebbe essere una perturbazione più organizzata che dispenserebbe piogge , anche abbondanti, sul nostro assetato e inquinato Nord senza eccezioni di sorta.. Ovviamente il condizionale è d'obbligo.

E poi attenzione: la storia insegna come il mese di Febbraio sia un mese molto particolare dal punto di vista meteo come già ci insegna la nostra tradizione popolare " febraro febraretto curto ma maledetto ".

Infatti volgendo lo sguardo molto lontano quello che si verificherà tra una decina di giorni ( pare quasi certo ) è un poderoso stratwarming cioè un riscaldamento poderoso della stratosfera che si riverberebbe anche nei bassi strati cioè in troposfera.

Questo avrebbe come come conseguenza un displacement del vortice polare che sarebbe costretto a migrare ad altri lidi.

Il fatto è che non sappiamo dove le gelide masse d'aria prenderanno posizione per cui se ci trovassimo sul percorso giusto potremmo sperimentare un periodo veramente gelido e nevoso ( old style ), mentre se invece ci trovassimo dalla parte sbagliata ....bhè che dire.... continueremmo a vivere un periodo di primavera anticipata.

Chi vivrà vedrà
Per ora è tutto


Alla prossima

sabato 23 gennaio 2016

Errata corrige precedente editoriale

Un saluto a tutti

Ahimè, l'ipotesi da me prospettata proprio nel precedente editoriale di correnti da Nord-est dovute all'impatto dell'anticiclone contro il muro gelido sull'europa orientale, deve essere riveduta e corretta.
Nulla può contro un super Hp che ci sta per imvadere e che spazzerà via le ultime resistenze fredde penetrando fin nella Russia.
Non è l'anno e si mette male perchè oltre alle temperature sopra media ( anche di molto soprattutto in quota ) non ci saranno nemmeno precipitazioni secondo un copione già visto nel mese precedente.
Rimandiamo il tutto verso  ( forse) la fine della prima decade di Febbraio ma io di sicuro , visto l'andazzo, non ci scommetterei.
Alla prossima

giovedì 21 gennaio 2016

Fine dell'inverno ? Forse no

Un saluto a tutti

Siamo giunti oramai al capolinea di questa prima ( e ultima ?) ondata di freddo che ci ha dato ( se non guardiamo i monti ) l'illusione dell'inverno vero.

Ma, ahimè, i modelli questa mattina sono tutti concordi nel ritorno, dalla prossima settimana, dell'anticiclone dellle Azzorre che porterebbe aria mite nei monti ( quindi no nperturbazioni e neve ) e nebbie  e inversioni termiche al suolo con forte degrado della qualità d'aria.

Si tornerebbe così al tempo del mese di Dicembre e se fosse così potremmo dire addio all'inverno.
Ma c'è ancora un'ultima speranza dettata non tanto dal cuore quanto dalla ragione e ve la espongo subito.

Come anticipèato quindi, il vortice polare si rimetterà  a correre con le perturbazioni che viaggeranno a latitudini elevate e trascinando quindi con sè nel suo moto rotatorio ( verso est ) l'Anticiclone delle azzorre che spancerà ovviamente verso l'europa centro meridionale.

Ma c'è un ma perchè rispetto a Dicembre sull'est europeo si è venuto a creare un immenso lago d'aria gelida che come tutti sanno è ben più pesante dell'aria tiepida e quindi difficile da spostare.

Ora, nel suo movimento verso est l'anticiclone ( aria più tiepida )  si troverebbe davanti un muro pressochè invalicabile e sarebbe costretto a deviare verso nord-est.
Ma sarà proprio questa manovra a canalizzare masse d'aria gelida verso il Mediterraneo con tutte le conseguenze del caso.
Per cui ,vedete cari lettori , non tutto è perduto anche se  i modelli questa mattina sono sconfortanti.
Ai posteri ardua sentenza

Per ora è tutto

Stay tuned

sabato 16 gennaio 2016

Freddo in arrivo appena cessa il vento


 Un saluto a tutti

In sintesi quello che probabilmente accadrà nei prossimi giorni


SITUAZIONE: un poderoso afflusso di correnti fredde dai quadranti settentrionali e poi nord orientali impegnerà l'Italia per l'intero fine settimana, portando maltempo su medio Adriatico e meridione, instabilità sulla Sardegna e su alcune aree limitate del versante tirrenico dell'Appennino centrale. Neve sui litorali di Marche ed Abruzzo, attorno ai 200-300m al sud, neve anche sui crinali alpini di confine con l'Austria.

EVOLUZIONE: lunedì l'afflusso freddo si attenuerà e da ovest giungerà una blanda saccatura che martedì recherà un po' di neve sulla Liguria e forti rovesci in Sardegna, anche nevosi sui rilievi. L'evoluzione tra mercoledì e giovedì resta incerta stante il kaos modellistico che regna e scenari ancora da definire.

QUASI CERTEZZA: la spallata anticiclonica prevista da sabato 23 sembra una delle poche quasi certezze di questa ingarbugliata situazione. Se andasse così da sabato il tempo migliorerebbe ovunque, anche se inizialmente le temperature rimarrebbero basse. Tutta da verificare poi la situazione prevista nell'ultima settimana del mese.

FREDDO: le temperature caleranno soprattutto nella notte tra domenica e lunedi quando le temperature nelle vallate alpine e dell'Appennino centro-settentrionale potranno calare sin verso i -10°C e localmente più in basso. Anche in pianura attesi valori sino a -5 o -6°C.

NEVE: fiocchi sui litorali si attendono tra Romagna, Marche ed Abruzzo, oltre i 150-200m sul Molise, oltre i 200-300m sui restanti settori del sud. Accumuli nevosi importanti sull'Appennino marchigiano, abruzzese, molisano, lucano, calabrese e sui monti del nord della Sicilia.


Per ora è tutto


Alla prossima

domenica 10 gennaio 2016

Inverno ? Macchè, autunno !

Un saluto a tutti

Un flusso di correnti miti oceaniche sta portando e porterà fino a martedi un tipo di tempo di matrice autunnale con piogge fin verso i 1500m.
In seguito è previsto ,soprattutto per il prossimo fine settimana ,un netto calo termico ma ancora tutto da verificare.
Per ora è tutto
Alla prossima

mercoledì 6 gennaio 2016

Freddo da metà mese ? Possibile a cura del dr. P. Bonino

FREDDO entro metà mese? I modelli questa mattina ci credono...

L'inverno potrebbe riprovarci, dopo il parziale fallimento della colata fredda di una settimana fa. Ecco i dettagli.


Rispetto alla monotonia più assoluta di dicembre, i primi giorni di gennaio hanno presentato una maggiore vivacità atmosferica.
Sull'Italia sono tornate le piogge, la neve sui rilievi e una salutare ventilazione ha permesso di risolvere i problemi di inquinamento che affliggevano le nostre città.
Ora si punta al freddo! Un nuovo tentativo verrà operato dalla natura attorno alla metà di gennaio.
La corda tesa delle correnti zonali (da ovest verso est), tenderà ad allentarsi. L'alta pressione delle Azzorre farà una migrazione verso nord in direzione dell'Islanda, determinando (di rimando) un tracollo termico e barico sul nostro Continente, Italia compresa.
La giornata presa come riferimento è giovedì 14 gennaio. Il modello americano (prima mappa in alto a sinistra) ci mostra una depressione all'altezza della Corsica, con un richiamo di correnti fredde orientali sul nostro settentrione. Sarebbe una situazione favorevole alle nevicate in pianura al nord e a quote molto basse sull'Appennino centro-settentrionale.
Il modello europeo (seconda cartina a lato) contempla anch'esso il sollevamento dell'alta pressione atlantica verso nord, con tracollo termo-barico sul nostro Continente.
A differenza del modello americano, non vede però la depressione mediterranea e le conseguenti nevicate a bassa quota al centro-nord. L'elaborato opta invece per una generale instabilità fredda, con rovesci anche nevosi a bassa quota (ma poco incisivi) su alcune regioni dell'Italia centro-settentrionale.
In definitiva, qualcosa nel campo del freddo sembra muoversi. Nei prossimi giorni vedremo se confermare o smentire questa linea di tendenza, continuare pertanto a seguirci.