mercoledì 30 aprile 2014

Tornado nel modenese

Un saluto a tutti



La  foto è stata scattata oggi pomeriggio non negli USA ma nel più vicino modenese : si è trattato di una forte cella temporalesca che ha prodotto grandine grossa come noci con danni ingenti e la formazione di un cono che ha toccato terra : in parole povere un tornado vero e proprio
Come vedete nemmeno i fenomeni metereologici si sottraggono alla globalizzazione.!

martedì 29 aprile 2014

Interessante articolo del dr. Grosso sull'innalzamento dei mari

Il fittizio sollevamento dei mari è in realtà uno sprofondamento di terre emerse



Ad influire sull'abbassamento o sul rialzo del livello dei mari concorrono numerose cause: dalla semplice dilatazione-contrazione dell’acqua per via del suo riscaldamento-raffreddamento, alla liberazione di acqua nativa dalle profondità della terra per degassazione, durante le manifestazoni vulcaniche; non ultima l’aggiunta di acqua di origine extraterrestre a causa dell’impatto di piccoli corpi celesti che la contengono (principalmente comete e alcuni tipi di meteoriti). 

Tutti questi effetti possono essere considerati trascurabili, almeno in tempo recenti, se paragonati a quelli dell’alternanza di cicli glaciali ed interglaciali, quando enormi quantità di acqua vengono intrappolate per millenni in immense calotte glaciali, durante le fasi fredde, e poi liberate nel corso delle fasi calde. 

Decenni di studi ed osservazioni hanno permesso di ricostruire l’esistenza di calotte glaciali continentali su gran parte del Nordamerica, Europa settentrionale, Siberia centro-occidentale e nord-orientale. Tali calotte raggiungevano spessori di 3-5 km ed un’estensione totale di oltre 30 milioni di km2, che sommati a quella antartica e ad altri ghiacciai continentali, nel frattempo estesi ed allungati fin sulle pianure, ricoprivano 1/3 delle terre emerse. 

È risaputo da tempo che durante questi periodi di massima espansione delle calotte glaciali, il livello degli oceani era di oltre 100m inferiore a quello attuale. Molte isole vennero colonizzate da uomini e animali durante queste fasi. Si poteva andare a piedi da Pescara a Spalato, ma anche attraversare la Manica, passare dalla Florida a Cuba, dall’Alaska alla Siberia e da un’isola all’altra dell’Indonesia, semplicemente perché al posto del mare c’erano sconfinate pianure. 

L’ultima volta accade durante l’ultima glaciazione e tale opportunità scomparve tra 14 e 12 mila anni fa quando, con lo scioglimento delle imponenti calotte glaciali, i livello dei mari risalì progressivamente. Successivamente, in un periodo compreso tra i 6 e i 4 mila anni prima di Cristo, il livello medio degli oceani continuò a salire fin oltre i 2 metri sopra quello attuale. 

Impossibile quindi pensare a città come Venezia, New Orleans, Amsterdam, Calcutta e tante altre.Durante i periodi glaciali gli immensi accumuli di ghiaccio delle calotte hanno causato un lento e progressivo sprofondamento della litosfera (crosta terrestre solida) dei territori sottostanti nel mantello terrestre (plastico e viscoso, per non dire fluido). Questo sprofondamento è osservabile oggi in Groenlandia ed Antartide, la cui crosta di superficie, nascosta sotto l’immensa cappa di ghiaccio spessa anche 3-4 km, si pone al di sotto del livello dei mari. 

Una tale condizione è osservabile sempre oggi nel cuore del Canada e della Scandinavia, aree depresse fin sotto il livello dei mari in quelle che sono note come la Baia di Hudson e gran parte del Mar Baltico. 

Le medesime aree, insieme a tutti i territori circostanti, liberate oltre 10 mila anni fa dall’ingombrante massa di ghiaccio, si sono sollevate progressivamente proprio come imbarcazioni liberate dal carico. Tale sollevamento, inizialmente piuttosto rapido, continua ancora oggi a ritmi piuttosto elevati e compresi tra 5 e 15 mm all’anno, ovvero 1 metro e mezzo in un secolo. Attraverso calcoli piuttosto semplici si deduce che oltre 3 milioni di km2 di fondale marino, l’equivalente dei territori suddetti più atri circostanti tuttora sommersi, si sollevano di quasi 1 cm all’anno. 

Il mare è costretto a ritirarsi da queste zone e ad accumularsi con il resto della massa oceanica, contribuendo al suo innalzamento, seppure di 1-2 millimetri a decennio. Tale innalzamento, così come quello avvenuto massicciamente dopo l’ultima glaciazione, viene parzialmente, ma molto più lentamente, controbilanciato da uno sprofondamento progressivo, sempre nel mantello terrestre, di quella che è la crosta oceanica, ossia il fondale degli oceani, per il surplus di carico d’acqua. 

Seguendo un ragionamento un po’ più complesso, i territori circostanti queste aree a rapido sollevamento, per un effetto riequlibrante, tendono a sprofondare leggermente ad un ritmo di circa ¼ di quello delle regioni che si innalzano; ovvero 1-3 mm all’anno. È il caso di parte del nord Europa e Russia, parte dell’Alaska, sud del Canada e nordest degli USA. 

Anche questo fenomeno si va ad aggiungere al fittizio sollevamento dei mari, dal momento che in realtà è uno sprofondamento di terre emerse. In conclusione il livello globale dei mari, come accade da sempre e come testimoniato dagli studi sul passato, è tuttora oggetto di oscillazioni. 

In particolare è in corso un debole e lentissimo sollevamento al quale contribuiscono vari fattori che, erroneamente, vengono ricondotti solo ed esclusivamente al riscaldamento globale. 

 

Autore : Giuseppe Tito e Alessio Grosso

Il tempo della settimana in breve

Un saluto a tutti

In queste ore si sta avvicinando un impulso freddo che nella giornata di domani Mercoledi causerà precipitazioni e locali tempporali

Giovedi mattina ampie schiarite ma dal pomeriggio ecco di nuovo il riapparire dei nuvoloni e qualche rovescio non è escluso soprattutto in montagna.

Duranrte la notte su Venerdi serio peggioramento che ci coinvolgerà più direttamente nella mattinata e pomeriggio di Venerdi con piogge e temporali  localmente anche consistenti-

Sabato residua instabilità mentre Domenica dovrebbe essere una giornata di tregua , ma per allora ci sentiremo ancora

Alla prossima e ........stay tuned

domenica 27 aprile 2014

Parola d'ordine : variabilità

Un saluto a tutti


Che ci sia cattivo tempo ve ne sarete accorti tutti : basta guardare fuori dalle finestre per renedersene conto in prima persona.
Anche le temperature si sono vistosamente abbassate.
E il  futuro ?


Come potete osservare dal grafico sopra dove sono  riportate le SSTA ( sea surface temperature anomaly), al largo delle coste del Labrador si è innescata una pesante anomalia negativa.

Di conseguenza le basse pressioni privilegiano le acque fredde e  questo comporta una risalita calda sul bordo orientale che però risulterà troppo occidentale per noi.

Noi invece rischiamo,  per uun gioco di sponda,  discese fredde nei prossimi giorni che, non trattandosi  di vere e proprie perturbazioni,  renderanno il tempo estremamente  variabile : pause soleggiate seguite da repentini annuvolamenti e conseguenti acquazzoni.

Avremo modo ancora di ritornare sull'argomento

Intanto domani tempo perturbato con temperature ancora in calo e piogge a tratti diffuse con precipitazioni localmente abbondanti.
Poi variabilità estrema
Ci tornereremo

Alla prossima

giovedì 24 aprile 2014

Ultimissime sul weekend

Un saluto a ttti

Giungono ulteriori conferme sul tempo del fine settimana che prevede un serio guasto proprio nella giornata di Domenica con piogge che localmente potranno risultare abbondanti.
Piogge che potrebbero iniziare, anche se distribuite in maniera irregolare, nel pomeriggio-sera di Sabato

Per quanto riguarda invece la giornata di domani Venerdì, proprio in occasione del bomba day, il tempo concederà una pausa che garantirà bel tempo al mattino mentre al pomeriggio non è escluso qualche temporale comunque di breve durata.

 Rimarco inoltre  la possibilità di  assenza di fenomeni  anche se , ovviamente ,  la mano sul fuoco non ce la metto.

Per il momento questo è tutto

Alla prossima

mercoledì 23 aprile 2014

Ultime news x il " bomba day "

Un saluto a tutti

Domani  Giovedi tempo sereno al mattino con i soliti addensamenti pomeridiani che potranno dar luogo a degli acquazzoni isolati

Per Venerdi tempo inizialmente sereno con nuvolosità in aumento dal pomeriggio ma senza precipitazioni

 Sabato sereno inizialmente ma aumento rapido della nuvolosità con qualche pioggia verso sera.

Invece guardate il cambiamento notevole di Domenica : in seguito al passaggio della perturbazione avremo un rovesciamento di aria fredda al suolo in seguito alle precipitazioni che , come si vede in fig. , potranno essere anche di 7°C in meno rispetto ai valori attuali
Attenzione quindi , non scopritevi troppo

Queste le ultimissime, ma come dico ultimamente ..... stay tuned


Alla prossima

martedì 22 aprile 2014

Tendenza settimanale

Un saluto a tutti

Diamo un'occhiata in breve al tempo della settimana : nelle giornate di Mercoledi e Giovedi rimarrà un tempo bello al mattino ma con annuvolamenti pomeridiani che potranno ,soprattutto nella giornata di Mercoledi ,portare a qualche rovescio localizzato.

Sicuramente meglio nella giornata di Giovedi

Per quanto riguarda Venerdi invece,  si prevede l'ingresso di una perturbazione che , stando agli ultimi aggiornamenti, colpirà direttamente il nord-ovest mentre da noi dovrebbe esserci solo  della variabilità

Sabato tregua mentre nella notte su domenica dovrebbe esserci un marcato peggioramento che al nord-est dovrebbe manifestarsi soprattutto nel corso del pomeriggio.

E' chiaro che più ci si spinge in là col tempo , meno accurate sono le previsioni per cui .........stay tuned

Alla prossima

venerdì 18 aprile 2014

Poche novità

Un saluto a tutti

Sostanzialmente non ci sono novità sostanziali rispetto al precedente editoriale

Come potete vedere in questa splendidda immagine dal satellite, il fronte perturbato è oramai a ridosso dell'arco alpino e porterà maltempo per la giornata di domani.

Tuttavia si prevedono ampie schiarite nella mattinata di Pasqua con comparsa di nuvole cumuliformi nel pomeriggio che potranno dar luogo a macchia di leopardo a qualche rovescio.
Nel complesso meno peggio di quanto si pensasse.

Per Pasquetta invece diffusa variabilità durante la giornata con piogge non certamente continue ma che potranno presentasrsi più volte nel corso della giornata.


Colgo l'occasione per augurare a tutti i lettori, una serena Pasqua.


Alla prossima e ......." Stay tuned "




giovedì 17 aprile 2014

News

Un saluto a tutti


Secondo le ultimissime emissioni, il tempo del weekend pasquale conferma brutto tempo Sabato e Lunedì, ma ,ecco la novità , Pasqua sarebbe salva anche se a onor del vero non sarà una splendida giornata
Vedremo nelle prossime emissioni

Stay tuned

mercoledì 16 aprile 2014

Primissime indicazioni x la Pasqua

Un saluto a tutti


Ecco le ultimissime sul weekend pasquale

Come potete osservare il momento peggiore , almenpo alla luce attuale degli aggiornamenti, è proprio la giornata di Sabato con tempo perturbato  soprattutto nel Nord-est
Tempo nettamente migliore al Sud
Buon per loro !!!!















Per la giornata Pasquale il tempo peggiore lo sperimenterà ancora il nord dove sono attese piogge soprattutto nella seconda metà della giornata, dapprima sul settore occidentale, poi un po' ovunque


E per Pasquetta ?

Ancora una volta coinvolto il Nord con piogge ad intermittenza



Conclusione : tempo compromesso al Nord








Tuttavia invito tutti ad un continuo aggiornamento, in quanto i modelli sono un pò ( molto ) ballerini
Il tutto è dovuto alla creazione di una goccia fredda sul mediterraneo la cui evoluzione è fine a se stessa.
Si tratta cioè di un sistema chiuso che è destinato a spegnersi molto lentamente ed i modelli attuali faticano molto nell'individuarne l'esatta traiettoria.
Per cui l'aggiornamento è d'obbligo

Alla prossima

lunedì 14 aprile 2014

Temperature in netta flessione

Un saluto a tutti

Un rapido e intenso flusso freddo da oriente interesserà la nostra regione a partire da questa notte.

 Domani quindi ,soprattutto durante la mattinata ,saranno possibili locali rovesci o temporali.

 Il tempo migliorerà gradualmente nel pomeriggio e sulla mattinata di Mercoledì con l'aiuto del cielo sereno saranno possibili temperature molto basse ( pochi gradi sopra lo zero)

Tempo che poi proseguirà abbastanza bello fino a Venerdi santo e qui mi fermo perchè ancora i modelli non hanno ben inquadrato la situazioneper Pasqua e Pasquetta, anche se al momento le prospettive non sono incoraggianti.

Per questo ci sentiremo verso il fine settimana.

Alla prossima

venerdì 11 aprile 2014

Pochi o nulli i cambiamenti in vista

Un saluto a tutti

Poco da dire per i prossimi giorni: una debole corrente orientale porterà a tratti della nuvolosità che soprattutto nel pomeriggio potrebbe portare a delle precipitazioni, anche se modeste, qua e là
Questo il tempo fino a Domenica
Per il tempo Pasquale è del tutto inutile frare previsioni in quanto i modelli continuano a cambiare anche nel breve termine. Meglio attendere almeno fino alla metà della prossima settimana

Alla prossima

domenica 6 aprile 2014

Colpi di tuono all'orizzonte

Un saluto a tutti


L'ingerenza dell'Alta Pressione Africana ( quella cattiva che porterebbe nel periodo estico caldo e tanta afa da non confondere con l'Alta Pressione Azzorriana) garantirà nella giornata di Lunedi e nella mattinata di Martedi bel tempo con temperature che saranno ben al di sopra della norma.

Ma sitratterà del classico fuoco di paglia in quanto una perturbazione a carattere freddo transiterà Martedi nell'Europa centro-settentrionale.

La parte meridionale di tale perturbazione scivolerà sulle Alpi innescando qua e là focolai temporaleschi che tra il pomeriggio di Martedi e la serata-notte  successiva potranno investire a macchia di leopardo la regione dell'alta pianura Veneta e ovviamente la fascia pedemontana.

Là dove avverranno i temporali si avvertirà un calo delle temperature.

Per i giorni di Mercoledi e Giovedi rimarrà un pò di imstabilità che potrà localmente manifestarsi nel pomeriggio con locali rovesci.

Alla prossima

sabato 5 aprile 2014

Come e quando si è riscaldata la Terra


Interessante articolo del climatologo Fabio Vomiero sul riscaldamento terrestre che riporto integralmente
Buona Lettrura

Oramai non ci sono più dubbi sul fatto che il nostro pianeta abbia recentemente sperimentato una fase di riscaldamento globale. Semmai la discussione ora potrà riguardare le possibili cause che stanno all'origine del fenomeno, o le proiezioni sui possibili cambiamenti climatici previsti per il futuro. 

Tuttavia la questione, se analizzata in maniera precisa e formale da un punto di vista metodologico, non è così semplice come ci si potrebbe aspettare. Dire che il pianeta si è riscaldato di circa 0,8°C negli ultimi centocinquant'anni, infatti, è sicuramente poco utile e poco coerente dal punto di vista scientifico, visto che questa affermazione manca dei requisiti minimi di contestualizzazione. 

Per esempio. Quando è iniziata la fase di riscaldamento? 
Quali sono state le zone più interessate? 
Il fenomeno è ancora in corso? 
E' un processo lineare o discontinuo? 
E gli oceani?
Proviamo allora a disegnare un quadro generale che ci aiuti a comprendere meglio la morfologia del fenomeno, partendo naturalmente dai dati ufficiali in nostro possesso. 

Ci concentreremo inoltre solo sulle ultime decine d'anni, allo scopo di cogliere una rappresentatività del dato sicuramente migliore rispetto alla casistica completa.
La dinamica più conosciuta e più utilizzata per rappresentare il fenomeno nella sua globalità, è quella delle temperature medie registrate dalle stazioni meteorologiche sparse in tutto il mondo, integrate e mediate con i dati riguardanti le SST (Sea Surface Temperature), temperature superficiali di mari e oceani, misurate da satellite. 

Come schema introduttivo non è male. Il riscaldamento emerge chiaramente ad iniziare dal 1977 da un segnale abbastanza piatto caratterizzante la trentina d'anni precedentee prosegue deciso fino al 2002 con un rialzo delle temperature medio di circa 0,6°C, prima della stabilità sostanziale registrata negli ultimi dodici anni. 

Scindendo i dati e valutando il loro peso relativo, si può dire che l'aumento maggiore riguarda i dati derivanti dalle stazioni meteo terrestri (+0,8°C), mentre molto meno evidente è il contributo dato dalle SST che invece fanno registrare un aumento di circa 0,4°C. 
Entrando ancora di più nel dettaglio, si può rilevare che il riscaldamento risulta essere nettamente maggiore nell'emisfero nord ed in particolare nella zona artica, dove la temperatura è aumentata di circa il doppio rispetto alle medie latitudini. Nelle zone equatoriali e in Antartide, invece, il riscaldamento appare abbastanza modesto. 

Esiste poi una serie di rilevazioni termometriche satellitari che sondano le temperature della bassa troposfera, disponibili soltanto dal 1979, che sostanzialmente confermano questo tipo di trend.

Consideriamo ora gli oceani, e ricordiamo che il passaggio è essenziale, visto che essi, ricoprendo ben il 71% di tutta la superficie del pianeta, giocano un ruolo cruciale nello sviluppo delle dinamiche climatiche. 

In questo caso il dato da considerare è il Global Ocean Heat Content (GOHC), ossia il contenuto di calore, che ci dice quanto si è scaldato l'oceano in profondità. Ora, i dati a disposizione, riescono a rappresentare differentemente lo strato compreso tra 0 e 700 metri di profondità (il più superficiale) e quello compreso tra 0 e 2000 metri (il più profondo). 

Ebbene, entrambe le serie di dati evidenziano un riscaldamento, anche se caratterizzato da dinamiche leggermente differenti sia tra di loro, sia anche rispetto al riscaldamento di superficie.

Il contenuto di calore oceanico, infatti, inizia ad aumentare intorno alla fine degli anni sessanta e quindi con una decina d'anni di anticipo rispetto alle temperature superficiali, e dopo un assestamento rilevabile negli anni ottanta, prosegue fino ai giorni nostri, anche se molto più attenuato negli ultimi dieci anni sopprattutto per quanto riguarda i dati dello strato più superficiale

Il calore misurato negli strati più profondi sembra invece essere ancora in continuo e significativo aumento.

In definitiva, ad una analisi più dettagliata, tutti i dati indagati, tranne quello riguardante gli strati oceanici inferiori, da non sottovalutare, sembrano concorrere ad elaborare un contesto di deciso riscaldamento globale della durata di venticinque anni, seguito dalla fase attuale di relativo plateau. 
Nessun parametro, invece, è riuscito ancora ad intercettare una tendenza significativa alla diminuzione delle temperature o del calore. 

Il passaggio successivo potrebbe essere quello di provare a sovrapporre la dinamica del global warming a quella relativa ai diversi parametri principali in qualche modo implicati in una possibile relazione di causa-effetto proprio con i cambiamenti climatici: concentrazione di CO2, cicli dell'attività solare, fasi parossistiche delle eruzioni vulcaniche, variazione degli indici climatici, principalmente El Nino Southern Oscillation (ENSO) e Pacific Decadal Oscillation (PDO), concentrazione di areosol atmosferici. 

Anche se c'è da dire subito che questo tipo di approccio, se condotto sommariamente, come spesso accade, può indurre facilmente a conclusioni fuorvianti.
Ma di questo, eventualmente, riparleremo in un prossimo approfondimento.


mercoledì 2 aprile 2014

Previsioni fine settimana

Un saluto a tutti


Lieve peggioramento per il fine settimana.
Infatti il grosso della perturbazione scivolerà lungo l'appennino coinvolgendo in modo diretto il Centro ed il Sud del nostro paese.
Da noi  instabilità che potrà,  a partire da Venerdi,  dare luogo a qualche piovasco o temporale lungo la fascia pre alpina.
Maggiori possibilità di pioggia invece per il Veneto meridionale.

In sintesi : Giovedi e in particolare Venerdi cielo da irregolarmente  nuvoloso a  molto nuvoloso con possibilità di qualche breve rovescio

Sabato cielo irregolarmente nuvoloso con possibilità di piogge

Domenica più sole ma possibilità di locali temporali

Per la settimana prossima è invece previsto un nuovo rinforzo dell'Alta Pressione con temperature di nuovo al di sopra della media. Ne riparleremo


Alla prossima