giovedì 28 novembre 2013

La luna e il tempo

La luna influenza il tempo e la semina?



“Ottobre ha fatto la Luna con il tempo bello, quindi sarà bello per tutto il mese. Dicembre invece ha fatto la Luna con la neve, quindi è probabile che si tratti di un mese freddo e nevoso”. Quante volte avete sentito questi discorsi? Sicuramente molte, soprattutto da parte di persone che sostengono che le bizze del nostro satellite siano importanti per la semina di alcune piante.
La presenza del nostro satellite non passa di certo inosservata sulla Terra; basti pensare alle maree. La differente attrazione che intercorre tra la Terra e la Luna è in grado di innalzare ed abbassare il livello dei nostri mari. In alcuni casi gli sbalzi possono essere notevoli, anche di qualche metro.
Può sembrare strano, ma anche la stessa crosta terrestre si deforma, seppur non in maniera così evidente come le superfici marine, sempre in presenza di una differente attrazione Terra-Luna.
E dal punto di vista meteo? La Luna riveste qualche importanza oppure no? Parrebbe proprio di sì stando alle ultimissime scoperte di R. Madrigali secondo cui le forze esercitate dalla luna unite a quelle del Sole, avrebbero la funzione di distorcere il Jet Stream e quindi di provocare pesanti ondate di caldo o di freddo.


La Luna, inoltre, ha sempre condizionato le attività agricole, in particolare la semina. Fin dalla notte dei tempi, le fasi lunari sono state osservate dall'uomo e ancora oggi i contadini ne tengono conto. Addirittura sono disponibili calendari che mettono in relazione il periodo di semina con le fasi della Luna.
La semina dei vegetali che crescono sotto terra (per esempio, patate e carote) andrebbe effettuata con Luna calante; al contrario, la semina di vegetali che crescono sulla superficie, va eseguita con Luna crescente.
A questa regola generale fanno eccezione quelle piante fornite di cespo come il cavolo e la lattuga; infatti, queste verdure, se piantate con Luna calante vanno a fiore con una minore rapidità. Alcuni contadini estendono tale principio anche a verdure come il cavolo rapa, lo spinacio e la bietola.
 E infine   tagliare gli alberi in crescere di luna darà pessima legna da ardere
Che dire ? Ardua sentenza ai posteri.

Weekend 29-30-31

Eccomi qua con l'aggiornamento di fine settimana

Venerdi : bel tempo al mattino con temperature ancora basse relativamente al periodo
 Col trascorrere delle ore nuvolosità sfrangiata ricoprirà il cielo
 Precipitazioni assenti

Sabato : nuvoloso o molto nuvoloso. Probabilità alta di deboli precipitazioni soprattutto al mattino
Non si esclude nella fase iniziale della precipitazione la comparsa di neve o neve mista a pioggia. Tuttavia un lieve aumento della temperatura alzerà il limite della neve a valori collinari
In ogni caso le precipitazioni non saranno copiose.

Domenica : Bel tempo. Solo sul veneto meridionale potranno ancora esserci brevi e comunque
sporadiche piogge

P.S. : attenzione per il pomeriggio di Sabato e fino a Domenica mattina  per la Puglia meridionale e Calabria   ionica per la possibilità di piogge a carattere alluvionale


Tenetevi sempre aggiornati perché nei prossimi giorni dopo una breve parentesi di bel tempo, si intravede la possibilità di una forte fase di maltempo a carattere spiccatamente freddo. Da confermare 

Alla prossima

martedì 26 novembre 2013

SABATO : aumentano le possibilità di neve al Nord

Nella giornata di Sabato un ulteriore impulso freddo scenderà dal nord europa

Questa volta però i modelli individuano una rotta più occidentale : l'aria fredda scenderà attraverso la valle del Rodano e scaverà una depressione nel golfo ligure foriera di precipitazioni  soprattutto al Nord Ovest,
in primis Piemonte ed Ovest Lombardia

Al momento i modelli individuano le aree in cui potrebbe nevicare  fino in pianura nella fig. sotto riportata

Da cosa dipenderà se neve o pioggia ?

Essenzialmente da quanta aria fredda entrerà in questi giorni e dalla resistenza del cuscino freddo in Valpadana che nel frattempo  si sarà formato.

Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno variazioni

Restate aggiornati

lunedì 25 novembre 2013

Ondata di FREDDO  imminente; nel fine settimana spruzzata di NEVE anche al nord?

Temperature in discesa nelle prossime ore sull'Italia, per una prima breve ondata di freddo che avrà il suo culmine tra le giornate di martedì e mercoledì. Nel fine settimana, un affondo perturbato più occidentale potrebbe portare qualche nevicata anche al nord, fino in pianura.



Scendono i termometri sulla nostra Penisola e contemporaneamente rinforzano i venti da nord-est che caratterizzeranno questo inizio di settimana sul bacino del Mediterraneo.
La prima ondata di freddo della stagione sta per divenire realtà in Italia. Sarà abbastanza breve ed avrà il suo culmine tra le giornate di  martedì e mercoledì. Il raffreddamento farà calare anche le temperature del mare, che fino ad ora si sono mantenute superiori alle medie del periodo di alcuni gradi.
Ecco la cartina che inquadra il momento forse più freddo, che si collocherà nelle prime ore della mattinata di mercoledì 27 novembre.
A scala europea si nota l'alta pressione atlantica, che abbraccerà con la sua mitezza le Isole Britanniche e parte della Scandinavia. Sul suo fianco sud-orientale scorreranno le correnti fredde da nord-est che interesseranno l'Europa centro-orientale e l'Italia.
Arriveranno gelate al nord anche in pianura e la neve a bassa quota ( 100-200 metri) lungo il versante adriatico, con accumuli anche abbondanti nel retrostante Appennino.

Dopo una relativa tregua che si avrà tra giovedì e venerdì, sabato un nuovo pacchetto di aria fredda ( meno intenso di quello precedente) potrebbe staccarsi nuovamente dalle alte latitudini, per "colare" in direzione del Mediterraneo. La seconda cartina  inquadra la situazione attesa per le ore centrali della giornata di sabato 30 novembre.
L'alta pressione, con la sua parte più forte, resterà defilata in pieno oceano. Sul suo bordo orientale scenderà altra aria fredda che potrebbe innescare una depressione sottovento alla catena alpina, indicativamente all'altezza del Mar Ligure. Se questa analisi fosse confermata, la possibilità di qualche nevicata al nord nella giornata di sabato non sarebbe assolutamente da scartare.
Volgendo lo sguardo al futuro meno prossimo, anche i primi giorni del mese di dicembre sembrano governati da un'alta pressione poco convinta, pronta a farsi sorprendere da nuove discese fredde, con risvolti tutti da verificare per il Mediterraneo. 

domenica 24 novembre 2013

Prima bordata artica

I modelli nelle ultime corse mattutine confermano l'irruzione artica a partire da Martedi

Tale aria gelida proverrà da est e quindi durante il suo lungo percorso attraverso le steppe russe perderà poco o nulla delle sue caratteristiche fredde .

Si tratta quindi di aria secca che non porterà precipitazioni da noi ma a partire dalla Romagna e lungo tutta la dorsale  adriatica, attraversando il mare adriatico si arricchirà di umidità  e per questo motivo si potrà assistere a nevicate fino in pianura anche lungo le città costiere.

Il tutto stando alle ultime previsioni a partire da Martedi e poi  proseguirà nella giornata di Mercoledi

Da noi invece, come già detto ,cielo sereno ma freddo con minime che durante la notte e in assenza di vento potranno scendere di alcuni gradi sotto lo zero

Seguite gli aggiornamenti


 "E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza."

sabato 23 novembre 2013


Didattica meteo : analisi di una nevicata

Se ci soffermiamo ad analizzare più “tecnicamente” una nevicata, noteremo che i fiocchi discendenti dal cielo non sono mai tutti uguali: a volte domina una neve sottile con fiocchi piccoli, altre volte scende a larghe falde in maniera molto spettacolare. Altre volte può scendere molto dura e ghiacciata, determinando il classico “ticchettio” sulle nostre giacche a vento.
Da che cosa dipende la grandezza e la forma dei fiocchi? Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere molti parametri, che esulano dalla semplice temperatura presente al suolo nel momento della nevicata.
E’ noto a tutti che la temperatura migliore per avere una nevicata copiosa deve essere attorno allo zero. Tuttavia per avere la certezza che la nevicata sia davvero abbondante è necessario conoscere altri parametri, tra cui lo spessore delle nubi, l’umidità presente nell’aria e soprattutto la temperatura in quota.
Può capitare, a volte, che la temperatura al suolo sia attorno allo zero, ma in quota vi sia uno scorrimento di aria più calda e umida che determina un’inversione termica. In poche parole può fare più freddo al suolo e più caldo in quota. La precipitazione parte dalle nubi come neve, ma incontra lo strato di aria sottostante con temperature al di sopra dello zero e fonde in pioggia.
La pioggia, in seguito, attraversa lo strato in prossimità del suolo con una temperatura nuovamente vicina allo zero; in questo caso non si ha il ricongelamento e la precipitazione tocca terra come pioggia, anche se la temperatura risulta “da neve”. In questo caso può piovere al suolo anche con 0° o con temperature di poco al di sotto.
Se invece lo strato di aria calda presente in quota si mostra molto sottile e non riesce a sciogliere i fiocchi per intero, questi tendono prima a bagnarsi e poi a ricongelarsi in prossimità del suolo, una volta che raggiungono lo strato freddo sottostante. Ne deriva una precipitazione di neve molto dura e rumorosa, quella che determina il “ticchettio” sulle nostre giacche.Ogni volta che sentiamo i fiocchi di neve che “rumoreggiano”, questo significa che hanno subito un processo di fusione e ricongelamento. Se ciò avviene dopo una nevicata abbondante, significa che la temperatura in quota sta aumentando e che la neve potrebbe lasciare il posto alla pioggia.
Se il medesimo processo avviene dopo una giornata di pioggia, significa che lo strato caldo in quota si sta assottigliando e la neve potrebbe fare la sua comparsa molto presto.
In condizioni di temperatura molto bassa sia al suolo che in quota, la neve non fa mai rumore, ma si presenta con fiocchi molto leggeri e svolazzanti, che appena toccano terra attecchiscono subito. La neve farinosa è sinonimo di basse temperature anche in quota oltre che al suolo. Se lo spessore delle nubi risulta modesto, i cristalli di ghiaccio che si formano per “sublimazione”, ovvero per il passaggio dallo stato aeriforme a solido ( saltando il liquido),saranno in quantità piuttosto bassa. Di conseguenza le collisioni tra i cristalli saranno piuttosto scarse e i fiocchi di neve risulteranno di piccole dimensioni. La nevicata, di conseguenza, si presenterà di debole intensità e con fiocchi piccoli.
Se invece lo spessore delle nubi risulta notevole e con un tasso di umidità maggiore, le collisioni tra i cristalli di ghiaccio saranno favorite. Questo consentirà ai fiocchi di ingrandirsi e al suolo la nevicata risulterà a larghe falde.

L'alternanza di fiocchi piccoli e grandi che si ha in una nevicata è da mettere in stretta relazione con la presenza di strati nuvolosi più o meno densi che scorrono in quota. Un repentino aumento della temperatura a livello del suolo può determinare una parziale fusione dei fiocchi di neve in discesa. Tali fiocchi, bagnati, tenderanno a collidere meglio tra di loro a causa dell’aumentata forza di coesione imposta dalla maggiore presenza di acqua al loro interno. Ne deriverà una precipitazione di fiocchi larghi e bagnati, ma con scarso attecchimento al suolo.

venerdì 22 novembre 2013

Eccoci al consueto appuntamento di fine settimana

Sabato : cielo da coperto a molto nuvoloso con alta probabilità di pioggia specie
lungo la fascia pedemontana
Temperatura senza variazioni sensibili
Limite della neve attorno ai 1000 m

Domenica : inizialmente fenomeni sparsi lungo la fascia pedemontana, e comunque di scarsa importanza
Dal pomeriggio cessazione dei fenomeni e riduzione della nuvolosità
Temperatura in calo dalla sera.

Attenzione alla prossima settimana quando da Martedì avremo una prima ondata di freddo invernale con possibili gelate anche in pianura

Seguite gli aggiornamenti

Alla prossima


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mercoledì 20 novembre 2013

Previsioni meteo Giov.21 e Ven. 22

Giov : coperto o nuvoloso con probabilità ancora bassa di precipitazioni
          Dal pomeriggio intensificazione dei fenomeni fino a piogge diffuse e temperatura in calo
          localmente  sensibile .  Possibilità di neve fin verso i 700-800 m soprattutto nella notte su Ven.

Ven. : al mattino ancora piogge in pianura e neve sopra i 700 m
          Col passare delle ore , i fenomeni si diraderanno
          Temperature ancora in leggera diminuzione.


Prevista instabilità per fine settimana mentre nei primi giorni della prossima, dovremo sperimentare
i primi rigori invernali per irruzione fredda da est. Maggiori particolari in seguito.
Tenetevi aggiornati

Alla prossima

martedì 19 novembre 2013


Storia recente delle alluvioni che hanno colpito l'Italia

In primo piano - Oggi, ore 14.10

Il dramma della Sardegna appare solo l'ultimo di una lunga lista che vede il Paese subire danni e pericoli, spesso fatali, a cittadini e infrastrutture causati dalle emergenze idrogeologiche. Poche le zone che non hanno vissuto la devastante esperienza delle alluvioni, capaci di trasformare in poche ore citta' e comuni in contesti apocalittici.
Fu il caso di Atrani, paesino gioiello della Costiera Amalfitana, che a settembre del 2010 vide le sue strade completamente inondate di acqua e fango, un fiume in piena che costo' la vita alla ventenne Francesca Mansi, il cui corpo fu ritrovato oltre venti giorni dopo il disastro. Una devastazione causata dall'esondazione del torrente Dragone.

Sud, centro, nord, non c'è area dell'Italia sfuggita alle minacce idrogeologiche. Nell'ottobre del 2010 Prato fu attraversata da una potente ondata di maltempo - piu' di 100 mm di pioggia in una manciata di ore - che trascino' con se' tre donne di nazionalita' cinese che morirono in un sottopassaggio mentre erano a bordo di un furgone letteralmente sommerso dall'acqua.

L'emergenza non risparmio' il Veneto appena un mese dopo, tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2010, con un'alluvione causata dall'esondazione del Bacchiglione e del Retrone e dallo scioglimento delle nevi montane: i danni superarono il miliardo di euro con circa 140 chilometri quadrati di territorio allagati e tre morti.
I primi giorni di marzo del 2011 tocco' alla Puglia e alla Basilicata, quando in piena andarono fiumi come il Bradano e l'Agri che provocarono perdite economiche per piu' di 80 milioni di euro con danni maggiori a Taranto e Foggia e centinaia di ettari agricoli allagati e di strade dissestate, e a Casette d'Ete, nelle Marche, dove lo straripamento dell'Ete fu da stato di calamita' naturale con 200 millimetri d'acqua caduti in un giorno: un disastro che uccise un padre e una figlia, travolti a bordo della propria auto. Vittime che si aggiunsero a quelle riportate a Venarotta, una donna anziana scivolata nel fango per uno smottamento del terreno, e a Cervia e Teramo, dove due uomini rimasero intrappolati nelle proprie auto.

Drammatica anche l'alluvione alle Cinque Terre del 25 ottobre del 2011.

Ma e' il 4 novembre del 2011 che l'Italia venne attraversata da una delle alluvioni peggiori della sua storia: Genova e la sua provincia furono flagellate precipitazioni che rilasciarono 300-400 mm di acqua in poche ore. Bilancio totale: sei morti. Dagli studi successivi al catastrofico evento, il capoluogo ligure e' emerso come il luogo piu' a rischio alluvioni del Paese per il sistema a rete di corsi d'acqua definito una "bomba d'acqua" pronta ad esplodere.
Poche settimane dopo, intense precipitazioni e violente mareggiate travolsero la provincia di Messina (22 novembre 2011): le vittime dell'acqua furono tre, tra cui un bimbo di dieci anni a Scarcelli, frazione di Saponara, e circa 700 persone sfollate.
Quasi esattamente un anno dopo l'emergenza alluvioni sconvolse la provincia di Massa e Carrara, le piogge superarono i 200 mm in due ore, tra frane, black out, intere zone sepolte da un metro d'acqua per giorni ed oltre 13 milioni di danni per le imprese. L'estremo maltempo causo' negli stessi giorni una forte alluvione anche nella Maremma grossetana (12 novembre 2012): sei morti in tutto, quasi 700 sfollati, record pluviometrici e allagamento di Albinia e Marsiliana. 

lunedì 18 novembre 2013

Aggiornamento :

Martedi 19 Nov.

Tempo perturbato con precipitazioni diffuse soprattutto lungo la fascia pedemontana.
Temperature minime in aumento , massime in leggero calo


Merc. 20 Nov.

Moto nuvoloso fino al mattino.
In seguito nuvolosità meno compatta con possibilità di schiarite
Temperatura in calo.

Per i giorni successivi è necessario attendere le nuove uscite dei due principali modelli
, l'americano GFS e l'europeo EMCWF, poiché ,se concordi nei prossimi due giorni , divergono invece molto dopo.
Alla prossima

venerdì 15 novembre 2013

Evoluzione possibile per i prossimi giorni

vediamo in sequenza l'evoluzione proposta dall'ultimo run gfs, non per affermare che la previsione sia certezza, ma solo per dimostrare comunque una persistenza dei modelli, run dopo run, verso continue e ripetute meridianizzazioni.
Inziamo con la situazione atttuale: vp super compatto, ma hp azzorriano in splendida forma in pieno atlantico che crea uno scudo molto potente e stimola la discesa da nord di un primo impulso freddo, che sta per colpirci.

sat14novembre1.jpg

tra 4 giorni ecco che il vp sembra tentare una spaccatura in due lobi e l'hp azzorriano, pur modifcando il suo assetto, rimane a baluardo dell'atlantico settentrionale, favorendo il perpetuarsi di affondi meridiani in Europa ed in Italia.

sat14novembre2.jpg

tra 6 giorni l'azzorriano, non contento di dominare l'atlantico, tenta addirittura una spinta poderosa nel cuore della Groenlandia, sfruttando il tentativo del Vp di ricompattarsi, e produce una prima spettacolare discesa gelida sin nel cuore dell'Europa occidentale e parzialmente in Italia. Comunque altra poderosa meridianizzazione.

sat14novembre3.jpg
in questa quarta mappa, tra 9 giorni, l'azzorriano compie l'operazione più spettacolare, andando addirittura a formare un debole ponte che si spinge si nel cuore della scandinavia, passando per l'Islanda, e l'Europa centrale ed anche l'Italia si ritrovano alle prese con il primo bombolone gelido foriero di neve al piano in mezza europa ed anche al nord Italia.
sat14novembre4.jpg


Sicuramente gli aggiustamenti saranno tanti e le dinamiche di coinvolgimento dell'Italia potranno variare e di molto, ma certamente l'Europa si prepara alla grande alla prima cruda fase invernale (e siamo solo a novembre).

giovedì 14 novembre 2013



Eccomi tornato dopo alcuni giorni di latitanza dovuti a problemi con la rete

Previsioni  meteo weekend 15-17 Nov.

A partire dal pomeriggio di Giov. precipitazioni a carattere sparso che diventeranno più insistenti nel corso della notee su Ven. e nella prima mattinata. Dal pomeriggio di Ven. precipitazioni che diminuiranno d'intensità e saranno più sparse.
N.B. Durante le prime ore di Venerdi la neve potrebbe arrivare fino a sfiorare i 1100 m

Sabato : rapido miglioramento con il sole che prevarrà sulle nuvole. non ci saranno precipitazioni

Domenica : inizialmente sereno ma col passare delle ore nuvolosità in aumento tuttavia non dovrebbero esserci precipitazioni

Seguiranno aggiornamenti per i prossimi giorni dove sono attesi importanti cambiamenti

Posto la prova definitiva pubblicata dall' IPCC sull' AGW ( Antropogenic Gglobal Warming ):

GlobalWarmingBikini.jpg

giovedì 7 novembre 2013



 Rettifica Meteo Domenica 10 Novembre      UTC 7.30    Sabato 09.11.13

Purtroppo le ultime uscite dei modelli prevedono un lento abbandono della perturbazione che quindi lascerà degli strascichi anche nella giornata di domenica
Pertanto il tempo che ci aspetta Domenica, sarà nuvoloso o coperto
Nel pomeriggio  sono attesi possibili rovesci di pioggia
Dalla serata diminuzione delle temperature che si avvertirà maggiormente nei prossimi giorni
Maggiori dettagli in seguito.





previsioni meteo locali 8-9-10 Novembre

venerdì : inizialmente nuvoloso .
                  col passare delle ore aumento della nuvolosità fino a cielo coperto
                  possibili piovaschi verso tardo pomeriggio-sera.


sabato : cielo coperto con piogge a tratti intense soprattutto durante la mattinata
               attenuazione fenomeni nel corso del pomeriggio-sera.


Domenica : cielo in rapido rasserenamento con clima fresco e ventoso
                      Temperature in diminuzione a partire dalla sera
                      N.B.   In caso di vento, le temperature potranno inizialmente aumentare
                                 Diminueranno quando gli episodi ventosi cesseranno