giovedì 31 dicembre 2015

Udite ..udite.. : forse neve in pianura il prossimo 4 e 5 Gennaio ?

Un saluto atutti

Ribaltone dei modelli che vedono ben tre perturbazioni in arrivo di cui la prima , Sabato, la più debole.
Le altre tra il 4 e 5 gennaio del n uiovo anno con , udite udite, l'arrivo della neve anche in pianura
Stay tuned

mercoledì 30 dicembre 2015

Niente da fare : inverno ancora latitante

Un augurio di buone feste a tutti

Poco ho da scrivere visto che non ci saranno scombussolamenti fatta eccezione per questo weekend quando una debole perturbazione riuscirà a penetrare in Italia ma darà qualche precipitazione ( nevosa anche a bassa quota ) solo su Nord-Ovest e scivolerà poi verso sud.
Da noi, più no che sì, forse qualche pioviggine e null'altro.
Poi sembrano ripristinarsi le condizioni che oramai da due mesi governano il tempo sull'Italia e gran parte dell'europa. Pensate che a 100 km ad est un grande lago gelido prenderà possesso dei balcani ma senza riuscire a penetrare in Italia.
Che dire, è vero che siamo astronomicamente all'inizio dell'inverno, ma se il buon giorno si vede dal mattino........

Alla prossima

domenica 20 dicembre 2015

Tutto rinviato al nuovo anno ( si spera )

 

 Riporto integralmente un articolo del dr.    Grosso come sempre chiaro e preciso


MODELLO AMERICANO: un CAMBIAMENTO? Non prima di GENNAIO...

Dicembre, quasi sicuramente, chiuderà senza scossoni dal punto di vista meteo. Le ipotesi di cambiamento sono rinviate a gennaio...



Si allunga la sequenza di giornate tutte uguali che ci separano da un possibile (e auspicato) cambiamento. Un cambiamento che è diventato (ormai) una sorta di miraggio, essendo sempre posticipato nel tempo.
Il comportamento delle emissioni modellistiche (in questa circostanza) ben si addice alle annate comandate da anticicloni forti e invadenti. Gli elaborati provano a  trovare una via di fuga, che inevitabilmente viene preclusa quando la scadenza previsionale si assottiglia.
Il nostro compito, tuttavia, è quello di guardare sempre a prua e cercare qualche spunto di cambiamento. Vi assicuriamo che in questo frangente non è assolutamente cosa facile, ma bisogna pur provarci.
...e allora RIPROVIAMOCI. La cartina in alto a sinistra inquadra la situazione prevista sull'Italia per lunedì 4 gennaio. La mera descrizione della mappa contempla finalmente il cambiamento tanto auspicato: aria fredda di matrice artica sull'Italia a scivolare sul bordo orientale di una vasta zona anticiclonica finalmente lontana dall'area mediterranea.
Inutile dire che con questa situazione l'inverno si farebbe finalmente sentire in Italia: arriverebbe la neve in montagna (e non solo), ci sarebbe una buona ventilazione con temperature in calo e un generale miglioramento della qualità dell'aria nelle nostre città.
Probabilità che questa cartina si avveri? Purtroppo basse, siamo attorno al 25-30%, ma è pur sempre una speranza, una fioca luce in fondo al tunnel che si spera possa diventare un faro decisamente più luminoso con le prossime uscite modellistiche. Continuate quindi a seguirci...

giovedì 17 dicembre 2015

Niente da fare : super anticiclone almeno fino a Natale

Un saluto a tutti

Come da titolo, anticiclone indomabile almeno fino a Natale e non è nemmeno detto che dopo ci sia un cambiamento.
Aria sporca e superinquinata, polveri sottili alle stelle , temperature molto al di sopra della media ( di più ancora in montagna ), insomma atmosfera da vero schifo.
Mese di dicembre che come novembre destinato a passare alla storia.
Per ora è tutto

Alla prossima

lunedì 14 dicembre 2015

Leggetevi questa intervista al dr. Grosso : no comment

L'intervista a Grosso: "anomalia impressionante, oltre ogni aspettativa..."




REDAZIONE: siamo di fronte un anticiclone indistruttibile...
GROSSO: si, perché è ben vero che il vortice polare è compatto ma ad esempio gli States non hanno in casa un mostro di stabilità come l'anticiclone africano e sperimentano comunque un tempo sufficientemente vivace, ricco di sbalzi termici certo, ma così almeno cambia l'aria, si verificano piogge, nevicate e arriva anche il freddo perché in fondo è inverno.

REDAZIONE: da noi invece questa anomalia, forse forzata dal Nino, è costituita da questa sorta di gobba di cammello che risulta ancora più invadente che nel periodo estivo e alla pari con certi anticicloni stile anni 80 e 90.
GROSSO: si, speravamo di non rivivere più certe situazioni della fine degli anni 80 e invece rieccole puntuali. Da due anni l'inverno si è inceppato ma questo finale del 2015 sta davvero superando il limite. Abbiamo perso per strada le piogge autunnali, ora l'anticiclone si è mangiato dicembre e nelle grandi aree urbane c'è una cappa di smog impressionante e nessuno dice o fa nulla, meno male che la conferenza di Parigi è ancora calda...

REDAZIONE: a tal proposito cosa ne pensa del fatto che si voglia contenere il rialzo termico entro 1.5°C, è fattibile?
GROSSO: è irricevibile il messaggio che l'uomo possa mettersi alla regia del termostato del clima come se gestisse il calore all'interno di un appartamento. Non si può pensare di controllare la macchina climatica. Non esiste l'equazione: inquino meno così limiterò il rialzo termico. Va benissimo inquinare meno, ammesso ma non del tutto concesso che ci si riesca; non illudiamoci però di fermare in tempi brevi il cammino naturale del clima che per ora sembra orientato verso il caldo. Possiamo dire che proveremo a diminuire la forzante umana di questo calore, mi sta bene, ma non facciamone una questione di mezzo grado o di un grado, avveleniamo di meno l'aria, surriscaldiamo meno le nostre città pianificando lo spazio urbano con intelligenza, facciamo qualche morto in meno di cancro, sarebbe già un buon risultato...

REDAZIONE: subito i media hanno collegato la siccità attuale al riscaldamento globale...
GROSSO: che il Mediterraneo sia l'area che forse ha subito di più gli effetti del cambiamento climatico è fuor di dubbio ma legare ogni singola fase atmosferica al global warming è sciocco, così come lo era l'anno scorso quando pioveva tantissimo o solo qualche settimana fa quando si parlava di alluvioni al sud.

REDAZIONE: sino a Natale cambierà qualcosa?
GROSSO: fino a qualche giorno fa lo ipotizzavamo, perché eravamo convinti che fisiologicamente il flusso perturbato atlantico dovesse scendere di latitudine sino ad abbracciare anche noi, come accadde nel 2013, ma quest'anno la situazione è più grave, invece di fare un abbassamento del flusso, proprio da Santo Stefano potremmo sperimentare una nuova fiammata anticiclonica.

REDAZIONE:
nemmeno per Capodanno e gennaio possiamo pensare ad una modifica di questa struttura barica?
GROSSO: se fosse per il tempo, una volta trovato l'equilibrio andrebbe avanti così per altre 6-8 settimane, c'è da sperare che l'anticiclone punti un po' verso il nord Europa e che si inneschi qualche meccanismo nuovo, come un'irruzione fredda da nord o da est, ma al momento sono tutte ipotesi che si scontrano con la forza del vortice polare. A gennaio potrebbe certamente verificarsi qualche cambiamento nel vortice polare stratosferico tale da trasferirsi poi nei bassi strati e spingere parte del freddo accumulato al Polo verso l'Europa, ma è solo una delle tante ipotesi. Il freddo potrebbe ignorarci completamente anche a gennaio. Andiamo per gradi...
 

domenica 6 dicembre 2015

Inverno ancora latitante

Un saluto a tutti

Continua in buona sostanza questa tarda primavera viste le temperature, soprattutto in quota.
In questi giorni l'alta pressione mostrerà delle smagliature che permetteranno l'ingresso di qualche nube il cui unico obiettivo sarà quello di sporcare il cielo ma nulla più.
Dopo l'Immacolata tornerà l'anticiclone che porterà di n uovo nebbie fitte.
Al  momento nessuna ondata fredda invernale in arrivo
Alla prossima

martedì 1 dicembre 2015

Inverno rinviato a metà mese

Un saluto a tutti

Fare le previsioni oggi è relativamente semplice : il VP è ultra compatto ( la stratosfera si è molto raffreddata condizionando anche la troposfera ). Conseguenze : per i prossimi 10 gg alta pressione sugli scudi con marcata inversione termica e formazione di inquinanti e nebbije nei bassi strati.
Temperatura oltre la media ( sono previsti + 10 °C a 1500 m ) in  montagna che ahimè vanificherà la coltre nevosa artificiale.
Un cambiamento previsto dai modelli dopo l'Immacolata ( più probabile verso metà mese) con VP disturbato e discese fredde.
Ovviamente ne riparleremo.
Per ora è tutto
Alla prossima