giovedì 31 dicembre 2015

Udite ..udite.. : forse neve in pianura il prossimo 4 e 5 Gennaio ?

Un saluto atutti

Ribaltone dei modelli che vedono ben tre perturbazioni in arrivo di cui la prima , Sabato, la più debole.
Le altre tra il 4 e 5 gennaio del n uiovo anno con , udite udite, l'arrivo della neve anche in pianura
Stay tuned

mercoledì 30 dicembre 2015

Niente da fare : inverno ancora latitante

Un augurio di buone feste a tutti

Poco ho da scrivere visto che non ci saranno scombussolamenti fatta eccezione per questo weekend quando una debole perturbazione riuscirà a penetrare in Italia ma darà qualche precipitazione ( nevosa anche a bassa quota ) solo su Nord-Ovest e scivolerà poi verso sud.
Da noi, più no che sì, forse qualche pioviggine e null'altro.
Poi sembrano ripristinarsi le condizioni che oramai da due mesi governano il tempo sull'Italia e gran parte dell'europa. Pensate che a 100 km ad est un grande lago gelido prenderà possesso dei balcani ma senza riuscire a penetrare in Italia.
Che dire, è vero che siamo astronomicamente all'inizio dell'inverno, ma se il buon giorno si vede dal mattino........

Alla prossima

domenica 20 dicembre 2015

Tutto rinviato al nuovo anno ( si spera )

 

 Riporto integralmente un articolo del dr.    Grosso come sempre chiaro e preciso


MODELLO AMERICANO: un CAMBIAMENTO? Non prima di GENNAIO...

Dicembre, quasi sicuramente, chiuderà senza scossoni dal punto di vista meteo. Le ipotesi di cambiamento sono rinviate a gennaio...



Si allunga la sequenza di giornate tutte uguali che ci separano da un possibile (e auspicato) cambiamento. Un cambiamento che è diventato (ormai) una sorta di miraggio, essendo sempre posticipato nel tempo.
Il comportamento delle emissioni modellistiche (in questa circostanza) ben si addice alle annate comandate da anticicloni forti e invadenti. Gli elaborati provano a  trovare una via di fuga, che inevitabilmente viene preclusa quando la scadenza previsionale si assottiglia.
Il nostro compito, tuttavia, è quello di guardare sempre a prua e cercare qualche spunto di cambiamento. Vi assicuriamo che in questo frangente non è assolutamente cosa facile, ma bisogna pur provarci.
...e allora RIPROVIAMOCI. La cartina in alto a sinistra inquadra la situazione prevista sull'Italia per lunedì 4 gennaio. La mera descrizione della mappa contempla finalmente il cambiamento tanto auspicato: aria fredda di matrice artica sull'Italia a scivolare sul bordo orientale di una vasta zona anticiclonica finalmente lontana dall'area mediterranea.
Inutile dire che con questa situazione l'inverno si farebbe finalmente sentire in Italia: arriverebbe la neve in montagna (e non solo), ci sarebbe una buona ventilazione con temperature in calo e un generale miglioramento della qualità dell'aria nelle nostre città.
Probabilità che questa cartina si avveri? Purtroppo basse, siamo attorno al 25-30%, ma è pur sempre una speranza, una fioca luce in fondo al tunnel che si spera possa diventare un faro decisamente più luminoso con le prossime uscite modellistiche. Continuate quindi a seguirci...

giovedì 17 dicembre 2015

Niente da fare : super anticiclone almeno fino a Natale

Un saluto a tutti

Come da titolo, anticiclone indomabile almeno fino a Natale e non è nemmeno detto che dopo ci sia un cambiamento.
Aria sporca e superinquinata, polveri sottili alle stelle , temperature molto al di sopra della media ( di più ancora in montagna ), insomma atmosfera da vero schifo.
Mese di dicembre che come novembre destinato a passare alla storia.
Per ora è tutto

Alla prossima

lunedì 14 dicembre 2015

Leggetevi questa intervista al dr. Grosso : no comment

L'intervista a Grosso: "anomalia impressionante, oltre ogni aspettativa..."




REDAZIONE: siamo di fronte un anticiclone indistruttibile...
GROSSO: si, perché è ben vero che il vortice polare è compatto ma ad esempio gli States non hanno in casa un mostro di stabilità come l'anticiclone africano e sperimentano comunque un tempo sufficientemente vivace, ricco di sbalzi termici certo, ma così almeno cambia l'aria, si verificano piogge, nevicate e arriva anche il freddo perché in fondo è inverno.

REDAZIONE: da noi invece questa anomalia, forse forzata dal Nino, è costituita da questa sorta di gobba di cammello che risulta ancora più invadente che nel periodo estivo e alla pari con certi anticicloni stile anni 80 e 90.
GROSSO: si, speravamo di non rivivere più certe situazioni della fine degli anni 80 e invece rieccole puntuali. Da due anni l'inverno si è inceppato ma questo finale del 2015 sta davvero superando il limite. Abbiamo perso per strada le piogge autunnali, ora l'anticiclone si è mangiato dicembre e nelle grandi aree urbane c'è una cappa di smog impressionante e nessuno dice o fa nulla, meno male che la conferenza di Parigi è ancora calda...

REDAZIONE: a tal proposito cosa ne pensa del fatto che si voglia contenere il rialzo termico entro 1.5°C, è fattibile?
GROSSO: è irricevibile il messaggio che l'uomo possa mettersi alla regia del termostato del clima come se gestisse il calore all'interno di un appartamento. Non si può pensare di controllare la macchina climatica. Non esiste l'equazione: inquino meno così limiterò il rialzo termico. Va benissimo inquinare meno, ammesso ma non del tutto concesso che ci si riesca; non illudiamoci però di fermare in tempi brevi il cammino naturale del clima che per ora sembra orientato verso il caldo. Possiamo dire che proveremo a diminuire la forzante umana di questo calore, mi sta bene, ma non facciamone una questione di mezzo grado o di un grado, avveleniamo di meno l'aria, surriscaldiamo meno le nostre città pianificando lo spazio urbano con intelligenza, facciamo qualche morto in meno di cancro, sarebbe già un buon risultato...

REDAZIONE: subito i media hanno collegato la siccità attuale al riscaldamento globale...
GROSSO: che il Mediterraneo sia l'area che forse ha subito di più gli effetti del cambiamento climatico è fuor di dubbio ma legare ogni singola fase atmosferica al global warming è sciocco, così come lo era l'anno scorso quando pioveva tantissimo o solo qualche settimana fa quando si parlava di alluvioni al sud.

REDAZIONE: sino a Natale cambierà qualcosa?
GROSSO: fino a qualche giorno fa lo ipotizzavamo, perché eravamo convinti che fisiologicamente il flusso perturbato atlantico dovesse scendere di latitudine sino ad abbracciare anche noi, come accadde nel 2013, ma quest'anno la situazione è più grave, invece di fare un abbassamento del flusso, proprio da Santo Stefano potremmo sperimentare una nuova fiammata anticiclonica.

REDAZIONE:
nemmeno per Capodanno e gennaio possiamo pensare ad una modifica di questa struttura barica?
GROSSO: se fosse per il tempo, una volta trovato l'equilibrio andrebbe avanti così per altre 6-8 settimane, c'è da sperare che l'anticiclone punti un po' verso il nord Europa e che si inneschi qualche meccanismo nuovo, come un'irruzione fredda da nord o da est, ma al momento sono tutte ipotesi che si scontrano con la forza del vortice polare. A gennaio potrebbe certamente verificarsi qualche cambiamento nel vortice polare stratosferico tale da trasferirsi poi nei bassi strati e spingere parte del freddo accumulato al Polo verso l'Europa, ma è solo una delle tante ipotesi. Il freddo potrebbe ignorarci completamente anche a gennaio. Andiamo per gradi...
 

domenica 6 dicembre 2015

Inverno ancora latitante

Un saluto a tutti

Continua in buona sostanza questa tarda primavera viste le temperature, soprattutto in quota.
In questi giorni l'alta pressione mostrerà delle smagliature che permetteranno l'ingresso di qualche nube il cui unico obiettivo sarà quello di sporcare il cielo ma nulla più.
Dopo l'Immacolata tornerà l'anticiclone che porterà di n uovo nebbie fitte.
Al  momento nessuna ondata fredda invernale in arrivo
Alla prossima

martedì 1 dicembre 2015

Inverno rinviato a metà mese

Un saluto a tutti

Fare le previsioni oggi è relativamente semplice : il VP è ultra compatto ( la stratosfera si è molto raffreddata condizionando anche la troposfera ). Conseguenze : per i prossimi 10 gg alta pressione sugli scudi con marcata inversione termica e formazione di inquinanti e nebbije nei bassi strati.
Temperatura oltre la media ( sono previsti + 10 °C a 1500 m ) in  montagna che ahimè vanificherà la coltre nevosa artificiale.
Un cambiamento previsto dai modelli dopo l'Immacolata ( più probabile verso metà mese) con VP disturbato e discese fredde.
Ovviamente ne riparleremo.
Per ora è tutto
Alla prossima

sabato 21 novembre 2015

iIl tempo del weekend

Sabato TURBOLENTO sull'Italia: maltempo soprattutto tra Lombardia, nord-est e regioni tirreniche

Aria sempre più fredda si approssima alle Alpi e le valicherà in giornata portando maltempo su Lombardia, Emilia-Romagna e Triveneto, rovesci anche sul Tirreno con vento forte, poi Bora su alto Adriatico. Domenica miglioramento al nord, un po' instabile al centro-sud. Lunedì generale instabilità e al nord qualche fiocco di neve non escluso, martedì ancora instabile al centro-sud.





SITUAZIONE: una perturbazione si approssima alle Alpi e le valicherà in giornata; essa sarà seguita da aria più fredda di origine artica marittima e l'approfondimento di un minimo di pressione al suolo tra Liguria, alta Toscana ed Emilia-Romagna sino a 984hPa, esalterà il maltempo e attiverà forti venti su tutto il Paese, determinando mareggiate sulle coste del Tirreno, Bora sull'Alto Adriatico, Maestrale violento su Sardegna e Corsica.

PRECIPITAZIONI: si presenteranno su Lombardia, Triveneto, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Campania, Sardegna, poi sfonderanno anche sulle Marche.

NEVICATE: su ovest Alpi solo sui crinali di confine oltre i 700m, su centro-est Alpi in calo sino a 600-700m nel corso della giornata, poi si localizzeranno sull'Emilia-Romagna portandosi a quote collinari nella notte su domenica.

EVOLUZIONE: domenica migliora al nord, instabile al centro-sud con schiarite ma anche annuvolamenti associati a brevi rovesci o temporali, con neve a 700-800m sui rilievi abruzzesi e marchigiani.

PROSSIMA SETTIMANA: c'è subito l'incognita di una depressione al suolo sul Mar Ligure che potrebbe portare qualche fiocco di neve lunedì tra Appennino ligure e basse pianure del nord, oltre che sull'Emilia-Romagna.
    La depressione coinvolgerà anche il centro-sud con la sua instabilità e persisterà su queste zone sino a martedì, mentre il nord sperimenterà subito un miglioramento. La saccatura di mercoledì non dovrebbe riuscire a sfondare nel Mediterraneo a causa dell'accelerazione della corrente a getto in Atlantico. Da notare però il disturbo alla circolazione zonale arrecato dal rafforzamento dell'anticiclone russo, dunque la previsione non è ancora così scontata. Seguite gli aggiornamenti!

OGGI: molte nubi su tutto il Paese, a tratti pioggia o rovesci al nord e sul Tirreno, con fenomeni più insistenti e persistenti su Venezie, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Sardegna; in giornata anche su Campania e Lombardia, ingresso della Bora sull'Alto Adriatico con temporali su Lombardia, Triveneto, poi Emilia-Romagna, migliora per foehn su Piemonte occidentale e settentrionale ma anche sulla Valle d'Aosta. Vento fortissimo a ridosso della Sardegna, moderato o forte sul resto del centro-sud.

DOMANI: migliora al nord ma in un contesto più freddo, instabile al centro-sud con schiarite ed annuvolamenti e qualche spunto temporalesco o rovesci di pioggia, ancora un po' ventoso, spruzzate di neve sull'Appennino marchigiano ed abruzzese oltre i 700-800m.


Autore : Alessio Grosso

venerdì 20 novembre 2015

Articolo integrale dal sito METEO.IT sul futuro inverno : no comment

Meteo: previsioni di un INVERNO da incubo con El Niño Record + Corrente del Golfo azzerata = NEVE, GELO, Burian stile '96
Se un battito d'ali scatena un uragano, pensate ad un fenomeno esteso come El Niño quanti sconvolgimenti meteo potrebbe provocare: NEVE e GELO apocalittico sull'Italia?
Con El Nino record e Corrente del Golfo azzerata l'Inverno sarà record con neve e geloCon El Nino record e Corrente del Golfo azzerata l'Inverno sarà record con neve e gelo “Si dice che il minimo battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo” Che frase affascinante! Immaginare un piccolissimo insetto volante, quale è la farfalla, sbattere dolcemente le sue deboli ali e generare un poderoso uragano è una scena davvero suggestiva. E la teoria di cui vi sto per parlare, quella dell'"effetto farfalla", non è da meno. Dopo aver letto questa frase, chi è scettico, penserà che la "potenza della farfalla" non può dare origine a un cataclisma; altri invece, no: un’azione che può sembrare insignificante, come il battito delle ali, può causare qualcosa che non ci aspettiamo, innescando processi a catena che non avremmo mai e poi mai pensato. Lo scienziato Edward Lorenz, attraverso numerosi studi e prove, dimostrò che delle piccole condizioni iniziali producono grandi variazioni nel comportamento a lungo termine nel sistema. Cosa vuol dire? Che ogni azione nel mondo comporta un effetto irrilevabile oppure distruttivo; perciò il battito delle ali di una farfalla può provocare, dopo un lasso di tempo imprecisato, anche una tempesta, un uragano o addirittura un cambiamento climatico non solo in una precisa zona, ma anche in tutto il pianeta. Edward definì tutto questo "effetto farfalla” (the Butterfly Effects, in inglese), durante una conferenza del 1972, partendo da una semplice domanda: “Può il batter d’ali di una farfalla in Brasile provocare un tornado in Texas?”. Si pensa che il nome “effetto farfalla” derivi da un racconto fantascientifico di Ray Bradbury, Rumore di tuono, nel quale gli uomini erano in grado di viaggiare nel tempo attraverso delle particolari macchine per safari. Proprio in quest’epoca, schiacciando inavvertitamente una farfalla, un tizio causerà disastri che interesseranno non solo il suo presente ma anche quello di tutto il genere umano. Un racconto imperdibile! Voi credete a questa teoria straordinaria e affascinante, oppure no?

Per dimostrarvi che ciò che accade a migliaia di Km di distanza e addirittura nell'altra parte del Globo, nell'Emisfero australe, può influire fortemente sul clima di tutto il Pianeta, Europa ed Italia compresa, Mediterraneo in prima linea, prendiamo non a caso ad esempio il fenomeno de El NI
ño, il riscaldamento delle acque oceaniche del Pacifico che raggiunge il culmine proprio in concomitanza con il Natale, la nascita del bambin Gesù, da cui il nome El Nino, il bambino, il bimbo.
PREMESSA. Tutti si ricorderanno la nevicata di Roma nel Febbraio 2012 con le conseguenze e i disagi che la Cronaca di quei giorni ci ha mostrato. Quel periodo nevoso fu conseguenza del fenomeno ricorrente del Niño, che descriveremo fra poco, e che quest'anno sarà molto più intenso del 2012, addirittura il più forte del secolo, in combinazione con una Corrente del Golfo quasi azzerata.
LE TESI: La teoria del Niño che prevederebbe un inverno gelido con NEVE eccezionale e con almeno 2 o 3 sferzate di Burian in Europa, stile Dicembre 1996 e 13 Dicembre 2001, oppure anche snow-style come il 2012 (ricordiamo la nevicata di Roma del 3 Febbraio 2012).
LA TESI FREDDA di NEVE e BURIAN due-tre VOLTE a Dicembre e poi a Febbraio. Negli ultimi giorni la tesi che sostiene la teoria del Niño è sempre più forte e sempre più valida, poiché rinforzata, da alcuni parametri meteorologici, atmosferici ed oceanici sempre più evidenti. Sono addirittura ben 3 gli elementi che sostengono la tesi dell'Inverno gelido: 1) Niño eccezionale: il Niño in atto è il più forte mai verificatosi negli ultimi 80 anni. 2) Corrente del Golfo quasi azzerata: la Corrente del Golfo si è affievolita e quindi le sue tiepide acque non potranno quest'anno mitigare l'inverno nell'Inghilterra e in Normandia. 3) Oceano Atlantico più freddo intorno a 45 gradi di latitudine: in mare aperto è presente da mesi una vasta area di 4000 km quadrati in cui le acque sono più fredde della norma di 3 gradi.

Cosa è "El Niño" e come agisce. I climatologi statunitensi stanno evidenziando proprio in questi giorni che il fenomeno sempre più intenzionato a tornare in scena da grande protagonista. Sembra possa accadere qualcosa di più forte o comunque simile a ciò che avvenne già nel 1997. El Niño si sta rinforzando in queste ore al largo nelle coste orientali dell'Ecuador e del Perù. In sintesi succede questo: aumentano le temperature dell'acqua sulla superficie dell'oceano, gli alisei smettono di agire diventando sempre più deboli e, come non bastasse, i modelli matematici che analizzano El Niño da nove mesi a questa parte ribadiscono che il riscaldamento delle acque del Pacifico continuerà, dando così agli alisei una ragione in più per annientarsi. Con gli alisei "semi-spenti" non avviene il mescolamento necessario delle acque oceaniche, permettendo a quelle fredde dei fondali di arrivare in superficie e garantire così il naturale equilibrio termico fra mare e terra. Gli alisei, vale la pena ricordare, sono venti di direzione regolare e costanti d'intensità, capaci di condizionare la meteorologia su enormi porzioni del Pianeta. Soffiano da nord-est a sud-ovest, nell'emisfero boreale e da sud-est verso nord-ovest in quello australe. Sono decisivi nella navigazione, soprattutto a vela e lo dimostra il fatto che i giri del mondo senza motore (ma non solo) avvengono facendo rotta verso Occidente. Cristoforo Colombo insegna.

CONCLUSIONI - All'interno di un periodo invernale mediamente normale o leggermente più mite della norma, saranno estremamente probabili, non solo a Dicembre, ma anche nella seconda metà di Febbraio un paio di episodi nevosi e gelidi dapprima al Nord e poi anche al Centro fino a Roma, con colate artiche verso il Mediterraneo, dapprima dal Mar della Groenlandia sin da fine Novembre e a Dicembre, e successivamente a Febbraio dagli Urali e dalla Siberia sottoforma di BURIAN, il freddissimo vento siberiano della steppa che, passando attraverso la regione carpatico-danubiana e sfociando sul bacino dell'Adriatico, porta poi a nevicate in Italia.

domenica 15 novembre 2015

Finalmente si cambia !!!

Ecco il CAMBIAMENTO dopo il giorno 20: modelli CONCORDI!

L'alta pressione abbraccerà l'Italia fino al giorno 20. Successivamente si conferma una discesa fredda che colpirà prima l'Europa centrale, poi anche l'Italia. Ecco il responso del modello europeo e americano...

by Paolo Bonino
Signori, si cambia!
La scadenza previsionale è ancora considerevole, ma la tenacia dei modelli nel confermare un cambiamento dopo il giorno 20 ci rende fiduciosi circa un cambio di marcia della stagione.
I clima gradevole è indubbiamente ben accetto, come la mitezza ed il sole, ma se si pensa alle montagne totalmente brulle e alla pessima qualità dell'aria che aleggia nelle nostre città, ci si rende conto che la situazione in essere non sia particolarmente salutare e necessiti di una "svolta",
Si cambia! Non subito, ma dopo il giorno 20. I due modelli più importanti della rete questa mattina danno ampia conferma di ciò.
La prima cartina ci mostra la previsione imbastita questa mattina dal modello americano per domenica 22 novembre. Sotto osservazione lo spostamento del cuore anticiclonico sul vicino Atlantico; sul fianco destro della figura stabilizzante scenderà di gran carriera l'aria fredda (freccia bianca) che irromperà prima sull'Europa centrale, poi anche in Italia.
L'impatto delle correnti fredde sul Mediterraneo ancora caldo darà sicuramente origine a situazioni depressionarie al momento difficilmente individuabili, che saranno fautrici di piogge e nevicate in montagna (e non solo).  
La previsione imbastita (per il medesimo giorno) dal modello europeo risulta quasi speculare alla tendenza contemplata dal "collega" americano.
Spostamento dell'alta pressione in Atlantico e successiva apertura del "rubinetto freddo" che farà scendere aria di diretta estrazione artica verso l'Europa centro-meridionale e l'Italia.
Due parole anche sul modello canadese, che contempla una situazione praticamente analoga che prenderebbe il via con la medesima scadenza previsionale.

giovedì 12 novembre 2015

Netto cambiamento a partire dal 20 di questo mese


 Un saluto a tutti

L'anticiclone mediterraneo subirà un lento, ma inesorabile declino nei prossimi giorni, sotto il tiro di correnti atlantiche progressivamente più agguerrite.
Bene inteso: a breve e medio termine non sono attesi cambiamenti importanti, ma l'azione di "limaggio" delle suddette correnti tenderà a schiacciare la cellula di alta verso sud.
Questi presupposti assicureranno una maggiore ventilazione occidentale in grado di rimuovere almeno in parte le nebbie e le sostanze inquinanti presenti a livello del suolo. Dal punto di vista atmosferico subentrerà una certa variabilità, pur non associata a precipitazioni degne di nota.
Un guasto più consistente si scorge a prua, indicativamente durante il quarto fine settimana del mese, con una probabile prosecuzione nei giorni seguenti.
La prima cartina inquadra la situazione attesa in Italia e in Europa per la giornata di sabato 21 novembre. Da notare la vasta depressione centrata sui Golfi di Botnia e Finlandia, che allungherà i suoi tentacoli in direzione dell'Europa centrale e del nord Italia. Un primo sistema frontale, poco attivo, darà probabilmente origine a correnti favoniche in Val Padana, ma gli occhi degli appassionati sono puntati sul "dopo".
Domenica 22 novembre, ecco la discesa di una saccatura "nella tana del leone" dell'alta pressione, ovvero tra l'Europa occidentale e il Vicino Atlantico (seconda cartina a lato).
Il successivo suo spostamento verso levante (freccia gialla) potrebbe dare uno scossone perturbato alla nostra Penisola, con un cambiamento atlantico di buona fattura.
In altre parole, la natura tenterà di elidere l'anomalia barica presente in questo settore. Diciamo subito che l'impresa non sarà facile; tuttavia, i tentativi per un recupero della stagione questa mattina si scorgono...e in questi tempi è già molto.

martedì 10 novembre 2015

Anticiclone potentissimo sull'Europa

Un saluto a tutti

Ben poco ho da comunicarvi : tempo che rimmarrà stabile e con temperature diurne molto al di sopra della noprma ( là dove non ci saranno le nebbie) per molti giorni anora ( almeno un'altra settimana)
Possibili cause :
1- L'ITCZ ( facia di convergenza tropicale) troppo elevata .Conseguenza : anticiclone africano che viene spinto a Nord e che quindi invade europa centro meridionale
2- JS ( corrente a getto ) che ruota come una trottola impazzita distendendo l'anticiclone sull'europa

Possibile cambiamento ma non ancora certo : terza decade di Novembre.

Per il m omento è tutto


Alla prossima

mercoledì 4 novembre 2015

Il prossimo inverno secondo il col. Giuliacci

Inverno 2015-16: arbitro il Nord Atlantico insieme al Niño

Ritratto di Mario Giuliacci
in redazione Col. Mario Giuliacci

Fonte Immagine: 
Col. Mario Giuliacci
Le acque del Medio Atlantico sono più fredde della norma. Perché? Impatto sul prossimo inverno
Sul Nord Atlantico è comparsa da questa estate una pozza di acqua più fredda di 1-3 gradi rispetto alla media climatica del luogo. L'area interessata è enorme, più di 2000x2000 km2 (vedi prima figura).
La piscina fredda tocca il lembo Sud dell' Groenlandia per cui è naturale pensare che tali acque fredde non siano lì chissà per quale ragione, ma, ormai è comune convinzione del mondo scientifico che paradossalmente sono una conseguenza del Global Warming. Infatti l'aumento della temperature del pianeta, più elevato che mai alle alte latitudini, sta producendo una fusione dei ghiacci perenni della Groenlandia L'acqua di fusione, ovviamente molto gelida, ha formato appunto in Atlantico quel vastissimo bacino freddo a Sudest della Groenlandia.
Ma una superficie marina fredda così estesa non può non avere serie ripercussioni sul clima dell'Europa sia sul lungo periodo ma anche nell'immediato.
Gli effetti immediati dovrebbero essere già avvertibili nel prossimo inverno perché le masse d'aria che in inverno più frequentemente raggiungono l'Europa ( e anche il Mediterraneo) provengono dal settore nordoccidentale dell'Atlantico sotto forma di "aria polare marittima" la quale però, lungo il suo tragitto, invece di riscaldarsi parzialmente nello scorrere su una superficie oceanica solitamente più calda del'aria polare di partenza, ora verrebbe invece a scorrere sopra un mare freddo, con il rischio di non riscaldarsi affatto prima di raggiungere l'Europa o addirittura di raffreddarsi ancor più.
Insomma è molto probabile che nel prossimo inverno le correnti polari che a più riprese dovrebbero raggiungere l'Europa, siano particolarmente rigide su Inghilterra e Ovest delle Francia e abbastanza rigide se e quando raggiungeranno il Mediterraneo occidentale e/o i Balcani
Per di più negli anni a venire, ma già in parte anche quest'anno, la calda corrente del Golfo nel suo tragitto dai Caraibi verso le Britannia, incontrando tale tasca fredda verrebbe rallentata e indebolita e di questo sembra già che ci siano i primi sintomi. Ma in tal modo trasporterebbe meno calore del solito verso il Nord Europa ( il 20% circa del calore di cui beneficia il clima delle Isole Britanniche e della Scandinavia proviene dalla corrente morente del Golfo e l'80% dal sole).
Ma una corrente de l Golfo indebolita, oltre rendere più rigido il clima del Nord Europea, rende più agevole l'arrivo in inverno di masse aria fredde fino all'Italia.
Tralasciamo qui di parlare degli effetti del Niño sul clima invernale europeo, in genere sotto forma di più frequenti "splitting" del gelido vortice dalla sua sede e conseguenti irruzioni di aria polare verso più basse latitudini
"
Fonte Articolo: 
Col. Mario Giuliacci

lunedì 2 novembre 2015

Scherzi dell'alta pressione: paradossi termici tra la quota e il suolo di : Paolo Bonino


L'alta pressione nel semestre freddo non è associata solo a condizioni di bel tempo...


Scherzi dell'alta pressione. In presenza di un anticiclone autunnale o invernale, non è infrequente partire da una località della Pianura Padana con una temperatura prossima allo zero ed un cielo grigio e raggiungere una località di montagna dove invece splende il sole e la temperatura è gradevole. L'osservatore profano rimane in un primo tempo sbigottito, avendo lui sempre identificato il clima di montagna più freddo di quello della  sottostante pianura.
Nella maggior parte dei casi le cose stanno così, ma spesso la regola presenta eccezioni.
Quando in inverno o nel tardo autunno siamo in presenza di una zona di alta pressione con scarsa circolazione eolica, i moti dominanti sono diretti dall'alto al basso. Questo fatto, oltre a scoraggiare la formazione delle nubi, determina un accumulo di umidità, freddo e purtroppo anche di sostanze inquinanti in prossimità del suolo.
L'alta pressione agisce come un coperchio e riduce notevolmente gli scambi di masse d'aria tra il suolo e la quota. Se questa situazione perdura per più giorni, si crea il fenomeno dell'inversione termica: si costruisce un cuscino freddo e umido in prossimità del suolo che si mantiene tale a causa della compressione esercitata dall'alta pressione medesima.
Esso, oltre a mantenere temperature basse, contribuisce alla formazione della nebbia. L'inversione termica è molto frequente su tutte le pianure nel periodo invernale o autunnale in condizioni di calma eolica.
Sulla Pianura Padana è presente per quasi tutto il semestre freddo e non solo in condizioni di alta pressione. L'aria fredda può ristagnare al suolo anche quando si hanno afflussi di aria più calda, che essendo più leggera, vi scorre sopra.
Questa situazione può preludere a nevicate anche abbondanti, che si mantengono tali fino a quando il cuscino freddo riesce a mantenere temperature prossime allo zero in prossimità del suolo.

Autore : Paolo Bonino

venerdì 30 ottobre 2015

Il tempo si rimette in carreggiata

Un saluto a tutti

Mi scuso con i miei lettori per questa lunga pausa dovuta a problemi personali, ma ora rieccomi qui con le previsioni per i prossimi giorni.

Dopo la sfuriata degli ultimi due giorni ora il tempo cambierà in meglio e questo stando agli ultimi aggiornamenti, per molti giorni,, almeno così sembrerebbe.

Il vortice polare si prende per il momento un periodo di vacanza ed è proprio questo suo ricompattamento che produrrà su gran parte dell'europa tempo mite e soleggiato in quanto veicolerà aria temperata oceanica. Attenzione però perchè questo comporterà inversione termica e la comparsa delle nebbie nelle zone vocate.

Quanto durerà tutto ciò ? Probabilmente per la prima decade di Novembre anche se i modelli lasciano intravedere qualche sforamento, se pur temporaneo, da parte di qualche saccatura  e poi ovviamente si vedrà. Insomma anticiclone si ma sporco
,
Per ora è tuttto

Alla prossima

venerdì 9 ottobre 2015

Primi fredi in arrivo ?

Previsioni meteo: i primi freddi a partire dalle regioni settentrionali

Terminata l'influenza instabile portata dalle correnti nord-orientali, potrebbero entrare in scena le masse d'aria fredda di origine ARTICA. Nell'imposizione di tale circolazione un ruolo fondamentale sarebbe svolto dalla posizione defilata dell'anticiclone delle Azzorre sull'oceano Atlantico. Vediamo nel dettaglio.



Le novità che giungono quest'oggi dalle previsioni relative al medio ed al lungo termine, spingono il pedale dell'acceleratore verso un ulteriore diminuzione della temperatura attesa su tutta l'Italia dalla seconda metà del mese in avanti. I modelli mettono in risalto dapprima un periodo ancora influenzato dalla presenza dell'alta pressione scandinava, e quindi dalla persistenza sui nostri settori di una circolazione veicolante masse d'aria d'origine artico-continentale, dalla seconda metà di ottobre in avanti sarebbe l'aria fredda di origine artica a portare il suo messaggio sul Mediterraneo, favorendo un ulteriore ritocco verso il basso delle temperature su tutta l'Europa, con effetti che si farebbero sentire anche sullo stivale italiano. 

Questa evoluzione appare confermata sia dal centro di calcolo americano, sia dalla controparte europea; l'intervento delle masse d'aria ariche, sarebbe oltremodo agevolato dalla posizione defilata dell'anticiclone delle Azzorre che, dopo un periodo abbastanza lungo di latitanza, tornerebbe a manifestarsi sul vicino oceano Atlantico ma senza interessare direttamente il nostro continente. Ne deriverebbe una persistenza degli scambi meridiani che in questo frangente non darebbero più origine ai moti antizonali di queste ultime settimane ma innescherebbero sul nostro continente uno scambio diretto di battute tra venti settentrionali e venti meridionali.

In questo frangente l'Italia, nonchè l'Europa centrale ed occidentale, ricadrebbero nel "lato discendente" della meridianizzazione, sperimentando pertanto un calo abbastanza sensibile delle temperature in grado di traghettarci in via ufficiale verso la fase avanzata dell'autunno. Un autunno che in questo frangente potrebbe addirittura prendere in prestito caratteristiche invernali, con l'arrivo precoce della neve sino a quote modeste su una vasta fetta d'Europa.

Soffermandoci su una questione puramente "termica", il centro di calcolo americano ipotizza un calo della temperatura abbastanza sensibile anche sull'Italia: gli effetti delle masse d'aria di origine polare si farebbero sentire maggiormente sulle nostre regioni settentrionali, laddove sono previste isoterme inferiori ai +5°C alla quota di 1400 metri, ma il calo sarebbe avvertibile anche al centro ed al sud, con il ritiro delle isoterme estive sui settori più meridionali del mar Mediterraneo. Insomma stiamo commentando l'avvento di uno di quei famigerati "gradini stagionali" che hanno il compito di portare avanti il fisiologico processo di declino stagionale, avvicinandoci sempre più all'inverno meteorologico.

martedì 29 settembre 2015

Prossime conseguenze fredde per il Pianeta : approfondimento del dr. Alessio Grosso

Il Sole perderà colpi: nuovo minimo di Maunder e conseguenze fredde per la Terra?

La nostra stella, fonte inesauribile di energia pulita, potrebbe giocarci brutti scherzi entro i prossimi decenni.


Il Giappone, dopo la più grande catastrofe nucleare della storia, ha deciso di puntare sull'energia solare con varie iniziative come la “solarizzazione”, che prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti di ogni nuovo edificio. Il mondo scosso da tali eventi segue le orme della "Rivoluzione del Sol Levante" ma la nostra stella, fonte inesauribile di energia pulita, potrebbe giocarci brutti scherzi entro i prossimi decenni.

Non temete, il sole continuerà ad emettere un'enorme quantità di energia, ma la sua attività potrebbe subire una drastica frenata.

A seguito di importanti ricerche condotte da alcuni scienziati del Solar Physics Division (SPD) dell'American Astronomical Society (AAS) di Las Cruces, Nuovo Messico, la forza magnetica del sole potrebbe progressivamente diminuire nei prossimi anni, con conseguente diminuzione del numero delle macchie solari.

I risultati di questa ricerca si basano sulle analisi della forza magnetica che produce macchie solari. L'energia in questione appare in sensibile calo e suggerisce che entro il 2022, ma forse anche molto prima, non sarà abbastanza forte per produrre macchie solari.

Gli scienziati ritengono che l'attività solare nei prossimi decenni risulterà estremamente bassa, paragonabile al Minimo di Maunder (1600), quando la nostra stella era praticamente priva di macchie e le temperature medie sul nostro pianeta avevano subito una brusca flessione portando il continente europeo in una Piccola Era Glaciale.

"Questa è una straordinaria opportunità per la scienza", spiega Richard, "esiste la concreta possibilità di studiare con le tecnologie moderne il rapporto tra l'attività solare e le variazioni climatiche terrestri".

Dagli ultimi dati si prevede nel corso dei prossimi decenni un raffreddamento del clima terrestre e una discreta possibilità che si possa verificare un sensibile raffreddamento del clima, con importanti ripercussioni sull'economia mondiale.

Sembra quindi che lo scenario di un progressivo raffreddamento del clima prospettato da tempo, anche in questa sede, possa trovare conferma nei fatti.

Invece di seguire ciecamente le profezie di falsi ecologisti e catastrofisti pronti a sostenere le teorie sul riscaldamento globale ad oltranza, sarebbe opportuno focalizzare gli sforzi per comprendere le possibili ripercussioni che il calo nell'attività solare previsto per i prossimi anni possa avere sul clima del pianeta e sulla nostra vita.

lunedì 28 settembre 2015

Il tempo della settimana

Lungo il bordo meridionale dell'alta pressione, affluisce aria progressivamente più fresca tra nord e centro; a ridosso delle isole questo determinerà instabilità, che gradualmente si estenderà anche al resto del sud entro mercoledì e giovedì anche al centro, a causa dell'approfondimento di un vortice depressionario che venerdì coinvolgerà tutto il Paese, favorendo precipitazioni nevose sul settore alpino dalle quote medie.



SITUAZIONE: una vasta zona anticiclonica ricopre il centro-nord del Continente, lasciando però sguarnito il Mediterraneo centrale, dove affluisce da est aria progressivamente più fresca, che coinvolge principalmente il nord ed il centro Italia.
Al sud e soprattutto sulle isole ne derivano condizioni di moderata instabilità, soprattutto a ridosso della costa orientale sicula e meridionale sarda.

EVOLUZIONE: sino a mercoledì le condizioni resteranno più o meno stazionarie ma successivamente, di fronte ad un ulteriore afflusso fresco orientale, si approfondirà un vortice depressionario che abbraccerà gradualmente tutta l'Italia entro venerdì, favorendo condizioni di moderato maltempo.

TEMPERATURE: caleranno gradualmente a partire dal settentrione e dal medio Adriatico, con calo più evidente tra mercoledì e venerdì, specie al nord-ovest, dove con l'arrivo del maltempo venerdì le massime potrebbero non superare i 10-11°C.

NEVICATE: se venisse confermata la risalita del vortice depressionario su tutto il Paese, il richiamo umido sciroccale scorrerebbe sul pacchetto di aria fredda affluito al nord, determinando nevicate sino alle quote medie: 1200-1400m ma su alcuni settori anche sotto i 1000m, come nel caso del Cuneese.

FINE SETTIMANA: se sabato risentirà ancora dell'influenza del vortice con possibilità di residue precipitazioni sparse, nella giornata di domenica dovrebbe verificarsi un certo miglioramento.

LUNGO TERMINE: dovrebbe concludersi la fase di correnti orientali e si dovrebbe instaurare un flusso di correnti occidentali in grado di portare a tratti variabilità con qualche precipitazione in un contesto relativamente mite. Da verificare.

OGGI: al nord-ovest nuvolaglia irregolare con isolati piovaschi a ridosso dei rilievi, più sole sulla costa ligure e sulla bassa pianura nel corso della giornata. Al nord-est parziali addensamenti a ridosso dei rilievi, schiarite su pianura e costa. Al centro nuvolosità irregolare sul medio Adriatico ma con basso rischio di pioggia, abbastanza soleggiato lungo le regioni tirreniche; sulla Sardegna irregolarmente nuvoloso con possibili rovesci o isolati temporali, specie in mare aperto e nel sud dell'isola. Al sud irregolarmente nuvoloso con ampie schiarite sulle regioni peninsulari e instabilità più marcata sulla Sicilia, sul Molise e sulla Puglia, associata a locali rovesci o temporali, specie sull'est dell'isola e nel sud della Calabria. Temperature in generale moderata flessione.

DOMANI: tempo simile con ulteriore lieve calo delle temperature e ancora instabilità a ridosso delle isole e della Calabria.

venerdì 18 settembre 2015

Il caldo fuori stagione ha le ore contate

CALDO: ancora una giornata di passione al centro-sud!

Un flusso di correnti umide ed instabili da sud ovest seguita a coinvolgere la regione alpina e prealpina, più a sud la lingua bollente dell'anticiclone africano seguiterà a determinare gran caldo, localmente eccezionale su molte zone del centro-sud. Domenica temporali su nord-est e centro-sud con sensibile calo delle temperature. La prossima settimana nuovo possibile peggioramento da mercoledì 23 a partire dal nord-ovest.



SITUAZIONE: il costante afflusso di correnti sud occidentali umide ed instabili a tratti al nord, molto calde e spesso stabili sul resto del Paese, determina l'insistenza di un'ondata di calore dai connotati anche estremi, soprattutto a causa dell'effetto foehn che si sviluppa sul medio-basso Adriatico e sulla Sicilia orientale.

CALDO: anche oggi su Romagna, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia orientale i valori massimi potrebbero attestarsi tra 35 e 40°C, farà caldo anche sul resto del centro-sud con punte tra 34 e 36°C. Sabato ancora caldo ma un po' meno severo.

EVOLUZIONE: sabato ancora flusso da SW ma più instabile sulla Sardegna con rovesci, altrove tempo discreto o buono, salvo rovesci nelle Alpi, nella notte su domenica una goccia fredda penetrerà sul Mediterraneo centrale a partire dal settentrione portando temporali su nord-est, Emilia-Romagna e poi centro-sud, associato ad un sensibile calo delle temperature, sottovento il nord-ovest che ritroverà il sereno.

RINFRESCATA: all'alba di lunedi il gran caldo di queste ore sarà solo un ricordo, previsto un calo anche di 12-13°C o superiore rispetto ai valori attuali al centro-sud.

PROSSIMA SETTIMANA: lunedi ancora instabile al sud ma con tendenza a miglioramento. Martedì pausa soleggiata ovunque ma con nuova saccatura in avvicinamento al nord, dove mercoledì si attiverà un nuovo peggioramento che, stando all'ultima emissione del modello americano, giovedì dovrebbe estendersi a tutto il Paese.

OGGI: al nord nuvolaglia irregolare a ridosso delle Alpi e delle Prealpi con rischio di rovesci ed isolati temporali, parzialmente nuvoloso con ampie schiarite in pianura e tempo generalmente asciutto. Al centro passaggi nuvolosi medio alti ed innocui, per il resto bel tempo e molto caldo soprattutto sul versante adriatico con punte di 39°C. Al sud bel tempo e molto caldo su Sicilia orientale e Puglia.

DOMANI: ancora nuvolaglia nelle Alpi con locali rovesci, specie su Trentino Alto Adige, Cadore, Carnia e Tarvisiano, nuvolaglia con rovesci sulla Sardegna e nubi sparse anche sul Lazio e in mare aperto sul Tirreno centrale, per il resto prevalenza di sole e sempre molto caldo, specie in Adriatico e su est Sicilia.

venerdì 11 settembre 2015

Un interessante articolo sui pericoli del gas radon

Flagello Radon: il CANCRO colpisce nei piani bassi con 3.000 morti all'anno in Italia!

Rilevati quantitativi superiori alla norma del pericoloso gas cancerogeno soprattutto nelle scuole e nelle Università. Attenzione anche a chi abita nei piani bassi delle case, lo rivela una recente indagine. Noi vi spieghiamo qualcosa di più...

Meteo & salute - Oggi, ore 15.26
Gas radon, il nemico invisibile che entra nelle nostre case. Non deriva dall'inquinamento atmosferico, si tratta infatti di un gas radioattivo naturale, prodotto dal decadimento dell’uranio contenuto, in quantità variabile, nella crosta terrestre.

Si mescola con l'aria e sale in superficie diluendosi rapidamente nell'atmosfera. La sua concentrazione all'aria aperta è quindi molto bassa mentre quando penetra negli ambienti chiusi tende ad aumentare, perché vi si accumula. La principale fonte di immissione di radon nell’ambiente è il suolo e, in minor misura, anche l'acqua.

È considerato la seconda causa di cancro al polmone dopo il fumo di tabacco e ad esso sono attribuiti dal 5 al 20% di tutti i casi (da 1.500 a 5.500 stimati per la sola Italia all’anno).
Ora, a seguito di apposite ricerche, è stato accertato che in Lombardia, Lazio e Campania scuole e Università hanno fatto rilevare quantitativi di gas radon superiori alla norma consentita per la salute umana. L’indagine ha evidenziato come nella maggior parte delle Università italiane non si effettuano monitoraggi per prevenire il rischio radon. Il compito spetta all'ARPA.
Il rischio di accumulo di radon avviene soprattutto nei seminterrati, nei piani terra e ovunque non esista l’obbligo di installare un impianto di ventilazione forzata. Attenzione quindi anche alle nostre case: ricordiamoci di ventilare bene le stanze, più volte al giorno, soprattutto durante l'inverno, accorgimento ancor più importante per coloro che abitano ai piani bassi.
Che rischio porta un cronico accumulo di gas radon oltre i livello consentiti dalla legge? Durante il processo di decadimento radioattivo il gas radon si trasforma in particelle solide anch'esse radioattive, che aderiscono al pulviscolo atmosferico formando un aerosol radioattivo che entra nei polmoni durante la respirazione.
Da qui il legame tra alte concentrazioni di gas radon e l'incidenza del tumore al polmone, fino a 100 volte rispetto a condizioni normali. E’ la seconda causa di tumore al polmone dopo il fumo di tabacco.

L’Istituto Superiore di Sanità stima dai 1.500 ai 5.500 casi di tumore attribuibili al radon: oltre 3.000 morti all’anno in Italia, dove le informazioni a riguardo e le norme di tutela sono ben lontane dai limiti massimi fissati dall'Unione Europea.

domenica 6 settembre 2015

Inizia l'autunno metereologico

Un saluto a tutti

Passaggio di consegne avvenuto come era nelle attese : l'aria fredda ha sfondato la barriera alpina rimuovendo definitivamente la circolazione stagnante degli ultimi giorni.
Per tutta la settimana avremo temperature sottomedia da pieno autunno e nottate alquanto fresche.
Durante il giorno la presenza del sole aumenterà la temperatura ma con valori estremamente gradevoli , adatte quindi ad attività all'aperto.
L'emisferica sotto penso non abbia bisogno di commenti :


Per il proseguo ci torneremo più avanti.
Per ora è tutto

Alla prossima

mercoledì 2 settembre 2015

Estate : game over

Un saluto a tutti

Estate al capolinea
Il mostro africano che ha imperversato per più giorni sulla nostra penisola da  Nord a Sud ha le ore contate. già da oggi pomeriggio inizieranno le prime schermaglie che segneranno il cambio di stagione e riporteranno le temperature in media col periodo  inizialmente, per poi scendere anche sotto.
In  giro si parla di un autunno-inverno molto mite causa El Nino : è vero che si tratterà di un evento importante ma i risvolti sul continente europeo non sono del tutto chiari
Al momento nessun rapporto scientifico è stato dimostrato e il tempo è fatto appunto per stupirci.
Quindi lasciate perdere le chiacchiere da  bar.
Intanto per i prossimi giorni oltre ad un forte ridimensionamentpo delle temperature, ci sarà anche molta instabilità ( leggi temporali ) che però dovrebbe lasciar libera la domenica.

Per ora è tutto

Alla prossima

martedì 25 agosto 2015

Il canto del cigno dell'estate

Un saluto a tutti

Oggi ultimo giorno di  maltempo.
Da domani rimonta anciclonica ancora una volta di origine africana che pian pianino riporterà le temperature over 30° C in special modo verso il fine settimana.
Quindi ci aspettano ancora delle giornate di sole e caldo anche se le minime dovrebbero garantirci tutto sommato notti relativamente fresche.
Stando ai modelli quest'ultima fase dovrebbe trattarsi del canto del cigno dell'estate perchè sembra che poi le cose cambieranno.
Il come è ancora presto per dirlo .
Vedremo.

Per ora è tutto

Alla prossima

domenica 16 agosto 2015

Finalmente si respira

Un saluto a tutti

Finalmente il maltempo estivo è finito : maltempo non nel senso di piogge , vento , etc....ma di temperature e umidità esasperate.

 Il flusso oceanico si è abbassato di latitutdine e assieme al fatto che la stagione sta invecchiando con notti più lunghe e fresche e all'avvicinarsi dell'autunno, ha scacciato l'anticiclone africano alla sua terra d'origine.

La settimana entrante sarà quindi dinamica con sole ma anche piogge e tempoprali  e temperature che finalmente ci faranno respirare.
Guardate sotto gli spaghi : ogni commento penso sia inutile


Ricordo solo che la linea rossa rappresenta la media degli ultimi trent'anni e quindi per alcuni giorni saremo sottomedia
I picchi alla base del grafico rappresentano invece l e piogge.

Per ora è tutto

Alla prossima.

lunedì 10 agosto 2015

Ancora sole in attesa di ...........

Un saluto a tutti

La goccia fredda che avrebbe dovuto interessarci nella giornata di ieri ha preferito il Nord-ovest lasciandosi per l'ennesima volta alla mercè di un caldo che incomincia a metterci alla prova.
La buona notizia è che il max dei valori sono stati raggiunti e ora pian pianino  il mostro incomincia a sgonfiarsi regalandoci ( si fa x dire ) ancora  giornate soleggiate  e calde anche se i valori estremi dovrebbero abbassarsi in attesa del fine settimana quando pare ( il condizionale è d'obbligo) ci sarà la svolta stagionale.
Sarà proprio così ? Quest'anno l'nticlone ha dimostrato una resistenza eccezionale seconda solo al fatidico 2003 per cui il dubbio è più che legittimo.
Obiettivamente gli spaghi sentenziano questo e speriamo npon ci sia alcun cambio di rotta.

Per ora è tutto

Alla prossima

giovedì 6 agosto 2015

Continua l'estate

Un saluto a tutti

Poco da dire su quanto è avvenuto e avverrà nei prossimi giorni : dominio dell'alta pressione con forte contributo africano e quindi umido almeno fino a Domenica quando dovrebbe arrivare un break temporalesco.
Da  dire comunque che non toccheremo le temperature del mese scorso anche se saranno ovunque ben al di sopra della media ( ammesso che abbia ancor senso parlar di media ).
Vorrei invece rimarcare una cosa : quanto sta succedendo , liberissimi di non credermi, non ha niente a che vedere con il GW, ma è dovuto ad una persistenza di un ramo del Jet Stream che sprofonda al largo delPortogallo. Ora se citrovassimo sul cavo d'onda sperimenteremmo  maltempo e basse temperature ( Vedi Irlanda ) Situazione opposta per chi sfortunatamente si trova sulla cresta ( caso nostro assieme a buona parte dell'europa centro-occidentale ) con " bel tempo " e temperature sopra le righe.
Si tratta come sempre di una causa-effetto che i media ben si guardano da dichiarare, mentre fa più comodo appellarsi al fantomatico GW
Con questo chiudo

Alla prossima

sabato 25 luglio 2015

Un'estate old style

Un saluto a tutti

Siamo arrivati oramai alla fine del mese di Luglio che credo entrerà nella storia climatica del nostro paese per l'eccezionale ondata di caldo che ha imperversatro da Nord a Sud.
In queste ultime ore c'è stato un cambio circolatorio che ha porttato un'estate più vivibile d'altri tempi . La domanda ovviamente è : durerà ?

Diciamo subito che il sud del paese non  uscirà affatto dalla morsa di calore nemmeno nei prossimi giorni, anzi, semmai ci sarà addirittura na recrudescenza.

Il centro si troverà in una sorta di limbo atmosferico a volte  molto caldo altre ai margini di una circolazione più occidentale, che invece dovrebbe interessare il Nord, in primis, il Nord-est nei prossimi giorni.

Il modello americano vede insomma per noi un'estate più gentile e dinamica interesata ogni tanto da qualche rovescio o temporale.

Attenzione però, perchè come già spiegato nell'editporiale precedente, la situazione contingente non è affatto cambiata e quindi basterebbe poco perchè anche noi venissimo di nuovo interessati da altre ondate di calore. Speriamo proprio di no, per lo meno sembra certo per la settimana prossima, poi si vedrà.

Per ora è tutto

Alla prossima

sabato 18 luglio 2015

Una luce in fondo al tunnel

Un saluto a tutti

Stiamo vivendo un periodo molto caldo e afoso e di questo ce ne siamo accorti tutti, compresi i vari tg che , permettetemi, stanno facedo vero e proprio terrorismo mediatico.

Di eccezionale non sono tanto le temeprature che, intendiamoci sono sì alte,ma la loro persistenza nel tempo. Il motivo di tutto questo è da considerasi in due fattori :

1- l'ITCZ ( zona di convergenza intertropicale ) che è più alto del solito e quindi spinge l'alta pressione aficana verso sedi che non sono abitualmente di sua competenza

2- Le SSTA ( temperature superficiali) dell'oceano atlantico centro-settentrionale che sono al di sotto della media e che fungono da attrattori delle basse pressioni provocando una reazione di sponda che corrisponde ad una risalita calda sull'eropa centro-occidentale , Italia ovviamente compresa.

Questo ovviamente nulla toglie alla situazione di disagio fisico che  noi tutti proviamo, in particolar modo le persone anziane, ma non ha nulla  a che vedere con il riscaldamento globale come molti vorrebbero farci credere. Poi, liberissimi di pensarla come volete.

Tornando ai modelli,cosa ci lasciano intravedere ?

 Sopra potete notare i classici " spaghetti "che lasciano intravedere una svolta intorno al prossimo weekend.
Intanto però ancora tanto caldo e afa anche se qualcosina in meno dovrebbe fare per quanto riguarda le temperature.

E quindi che dire : resistete ancora 5-6 giorni sperando ovviamente che il modello sopra abbia ragione.
Per il momento è tutto.

Alla prossima

sabato 11 luglio 2015

Previsioni " infernali " a partire dalla prossima settimana

Un saluto a tutti

Siamo reduci da un periodo molto caldo e soprattutto afoso che si è interrotto sappiamo tutti come.

D'altra parte quando l'atmosfera incamera così tanta energia è praticamente inevitabile che si formino autentici mostri come quello che ha devastato la zona del Brenta nel momento in cui penetra aria fresca : è come dar fuoco alle polveri, mi si passi l'esempio.

Detto questo, stiamo ora sperimentando il volto più bello dell'estate: giornate calde sì ma ventilate e presenza bassa di umiditò che consente quindi al suolo di disperdere il calore durante le ore notturne, garantendoci notti fresche e quindi riposanti.

Ma, ahimè, tutto questo sta per finire.

Secondo il modello europeo, a partire da metà della prossima settimana si dovrebbe replicare , anzi in alcune zone dovrebbe andare anche peggio di qualche giorno fa con temperature che andrebbero tranquillamente oltre i 35° C.

Il problema è la persistenza: se dovesse durare più giorni ( come d'altra parte ipotizza ora il modello EMCWF ) alla temperatura si aggiungerebbe un elevato tasso di umidità con grave ripercussioni sul riposo notturno per non parlare di chi è costretto a lavorare all'aperto , magari lungo le strade o nei campi.

Speriamo ,visto la distanza temporale dell'evento,  che il modello ritratti almeno in parte, altrimenti , miei cari, saranno dolori.

Per ora è tutto

Alla prossima

venerdì 3 luglio 2015

Caldo afoso e fastidioso in arrivo : possibile via d'uscita venerdi prossimo

CALDO SERIO: un break temporalesco solo tra una settimana e limitato al nord

La lingua calda africana continua e continuerà a surriscaldare lo Stivale. Locali temporali di calore solo al nord e più probabili nelle Alpi. Fine settimana bollente e da lunedì punte anche prossime ai 40°C.



SITUAZIONE: si attendeva che i modelli smorzassero un po' la portata del caldo e invece questo non è avvenuto. La lingua calda africana che per ora si allunga soprattutto sul nord-ovest e lungo le regioni tirreniche, dal fine settimana tenderà ad abbracciare anche il resto d'Italia e le temperature saliranno ulteriormente.

CALDO: le temperature potranno toccare i 37°C nel week-end sul settentrione, la Toscana, l'Umbria, il Lazio, la Sardegna, si attesteranno attorno ai 35°C al sud. Da lunedì attesi anche 38-39°C tra nord e centro, con qualche punta isolata di 40°C possibile.

EVOLUZIONE: il primo possibile guasto temporalesco viene collocato al momento tra la serata di giovedì 9 e sabato 11 luglio ma risulterebbe in prevalenza limitato al nord. Si tratta per la verità di un passaggio ancora da confermare vista la distanza temporale e soprattutto sembrerebbe un episodio effimero, destinato ad essere presto soffocato da una nuova rimonta dell'anticiclone africano.

TEMPORALI: le correnti atlantiche stanno provando a trasportare un fronte temporalesco sin sul centro Europa. Con il caldo presente basta anche qualche lieve infiltrazione di aria fresca in quota, unita all'intenso soleggiamento per generare brevi temporali pomeridiani e poi di riflesso serali su Alpi e occasionalmente in Valpadana. Ed è quello che si attende nelle prossime ore.

OGGI: bel tempo ovunque con caldo anche fastidioso, specie al nord, al centro e sulla Sardegna. Punte di 35-36°C. Nel pomeriggio formazione di cumuli sulle Alpi e le Prealpi con possibili rovesci o brevi temporali, verso sera o in serata possibili locali temporali anche in Valpadana. Altrove solo qualche cumulo su nord e centro Appennino con locali rovesci associati. Temperature in lieve aumento nei valori massimi.

DOMANI: tempo simile. Nelle Alpi ancora possibile qualche temporale di calore, specie sul settore centro-orientale e nelle ore più calde o serali. Per il resto tanto sole e caldo anche intenso e fastidioso.

sabato 27 giugno 2015

Estate sale in cattedra

un saluto a tutti

Alta pressione destinata a proteggere l'Europa e l'Italia per tutta la prossima settimana . Questo prevedono i principali modelli anche se con valori tra loro differenti per le temperature.

Sia chiaro che niente di così mostruoso arriverà  ( almeno stando a sentire i media ) ma un leggero sopramedia che si farà sentire soprattutto nella seconda metà della prossima settimana , uno perchè invecchiando l'alta pressione aumenterà la presenza di umidità nei bassi strati ma ancor di più ,due perchè si aggiungerà una componente africana che acuirà il senso di disagio.

Che dire , chi può vada ai monti o al mare.

Tenete presente che invece il centro sud sperimenterà condizioni più fresche stando un rientro da est di aria più fresca.
Ben poco potrei aggiungere e quindi vi rimando al prossimo weekend

Alla prossima

giovedì 18 giugno 2015

Luglio secondo il centro NOAA

Meteo LUGLIO: scoppierà l'estate caliente? Forse solo un episodio...

L'analisi del NOAA per il mese di luglio non mostra particolari anomalie sull'Italia, sia termiche che precipitative.


Luglio potrebbe aprirsi con un episodio di caldo intenso? E' possibile, ma anche se fosse, stando alle proiezioni del NOAA, si tratterebbe di un episodio di breve durata e seguito da situazioni temporalesche e da aria relativamente più fresca, un po' sulla falsariga di quanto già riscontrato in questo mese di giugno.

In pratica un'altra fiammata seguita da un bilanciamento e poi da condizioni sostanzialmente non lontane dalla consuetudine di questo periodo.

Cosa significa? Un mese abbastanza caldo ma non troppo e disturbi temporaleschi relativamente frequenti, confermati da precipitazioni leggermente superiori alla norma, specie su nord-ovest e regioni tirreniche del centro.

Sempre rispetto alle precipitazioni spiccano quelle relativamente abbondanti per il periodo previste sulla Spagna ma soprattutto tra Albania e Grecia e quelle nettamente sotto la media dell'estremo est europeo.

A livello termico risulta clamoroso il livellamento nei limiti della norma di gran parte del Continente. In pratica luglio per la NOAA trascorrerebbe senza grandi eccessi termici ovunque e questa è già una notizia.

Se allarghiamo l'analisi alle anomalie delle temperature superficiali oceaniche, spicca naturalmente la positività anche spiccata prevista nelle acque del Pacifico al largo della costa cilena, sino ad oltre 2°C; il che indicherebbe un rafforzamento dell'episodio di Nino, ma con riflessi in Europa che non ce la farebbero comunque a manifestarsi entro la fine dell'estate.
Per i risvolti autunnali c'è eventualmente tutto il tempo per riparlarne.

In definitiva dunque secondo la NOAA dovremo apprestarci a vivere un luglio quasi del tutto normale e con pochi episodi di caldo intenso, forse solo uno.

domenica 7 giugno 2015

Caldo sì ma in lieve calo

Un saluto a tutti

Innanzitutto una precisazione : il caldo di questi giorni ha ben poco o nulla a che fare con il  caldo africano ( Scipione ) tanto sbandierato dai media.
Si tratta invece di un'alta pressione ben organizzata che che avvitando l'aria verso il basso la riscalda così come accade quando gonfiando la bicicletta la pompa si riscalda ( effetto adiabatico)

E anche questo la dice lunga sull'informazione scientifica in Italia ( facciamo ridere o piangere a seconda dei punti di vista)
Scusate l'OT ma era doveroso da parte mia nei confronti dei lettori.

Torniamo ora all'evoluzione della settimana.

Continuerà il caldo anche nei prossimi giorni ma non così esagerato e inoltre l'alta pressione incomincia  mostrare le prime crepe: infatti i temporali pomeridiani incominceranno a estendersi maggiormente anche verso l'alta pianura a partire da Martedi ( in primis Nord ovest) e proseguendo poi a tutto il Nord.
Nel prossimo weekend le cose dovrebbero stabilizzarsi e il tutto dovrebbe rientrare nella media del periodo. Questo alla luce degli ultimi aggiornamenti.

P.S. : Martedì sera ( e gran parte di voi sanno a cosa mi riferisco ) c'è la concreta possibilità che in montagna scoppi qualche temporale. Speriamo che avvenga quando almeno le "costine" sono pronte

Per ora   è tutto

Alla prossima

domenica 31 maggio 2015

Tempo estivo in arrivo

Un saluto a tutti

Scusate l'assenza del fine settimana precedente ma non ho avuto molto tempo a disposizione.
Il tempo per questa settimana , dopo qualche incertezza iniziale, segnatamente per Lunedi e ancora Martedi, volgerà poi al bello con giornate tipicamente estive e temperature di poco sopra la media .
 Questa la sentenza degli spaghi che vedete nell'immagine sotto.


Attenzione però che lungo la fascia pedemontana e sui monti non è escluso qualche episodio temporalesco.
Per ora è tutto

Alla prossima

domenica 17 maggio 2015

Fasi alterne in vista per la prossima settimana ( by Alberto Bonino )


Un saluto a tutti


Il mese di maggio è iniziato in bellezza, proponendo due ondate calde di matrice estiva sulla nostra Penisola. Merito dell'alta pressione, che senza trovare ostacoli, si allungava verso l'Italia, con il suo carico di stabilità e bel tempo.
Passato il "giro di boa", indicativamente dopo il 15 del mese, la situazione in Italia è cambiata: l'alta pressione delle Azzorre ha iniziato a prediligere lidi settentrionali, senza più protendere la sua longa manus verso il bacino del Mediterraneo.
La nostra Penisola, di conseguenza, è diventata vulnerabile agli attacci instabili provenienti dal nord Atlantico. Uno di questi ha attraversato il Bel Paese da nord a sud negli ultimi giorni ed ancora oggi si attarda sul nostro mezzogiorno.

Le prospettive meteorologiche per la prossima settimama non sono rosee. Dopo un inizio complessivamente discreto, la situazione inizierà a peggiorare al centro-nord nella giornata di mercoledì 20 maggio (prima cartina in alto a sinistra).

Notate l'alta pressione delle Azzorre, che pur pavoneggiandosi, resterà defilata in Oceano. Sul suo bordo orientale scenderà di gran carriera aria più fresca, che confluendo nel calderone mediterraneo riaccenderà l'instabilità su molte regioni della nostra Penisola.
Mercoledì 20 l'instabilità colpirà segnatamente il centro-nord, mentre giovedì 21 maggio (seconda cartina a lato) la struttura di maltempo sarà in piena azione sull'Italia e distribuirà piogge e temporali su molte regioni, ad eccezione forse delle zone più estreme. 
Venerdì 22 maggio il perno del maltempo si porterà verso il centro-sud, seguendo un movimento non dissimile a quello della depressione delle ultime ore. Successivamente, non si prevedono invasioni anticicloniche in area mediterranea e il tempo potrebbe restare instabile sull'Italia, ma ne riparleremo in altra sede.


Per ora è tutto

Alla prossima

sabato 9 maggio 2015

Il tempo della settimana

Un saluto a tutti

Già domani domenica il tempo migliorerà in seguito ad una rimonta africana che coinvolgerà direttamente l'europa centro occidentale ma lasciando l'Italia ai margini.

Fino a Venerdi tempo buono con temperature di poco sopra la media. Non si escludono parziali annuvolamenti che però dovrebbero essrere sterili.

Poi tra Venerdi e Sabato cambio di rotta significativo con netto calo delle temperature con piogge da Nord a Sud.
Ovviamente ne riparleremo.

Alla prossima

giovedì 30 aprile 2015

Onda calda in vista



Un saluto a tutti




SITUAZIONE: una perturbazione sta ancora attraversando il settentrione, portando con sè condizioni di instabilità che hanno coinvolto anche il centro-sud. Temporali serali e notturni si sono abbattuti tra Piemonte e Lombardia, i primi della stagione su questi settori.

EVOLUZIONE: l'allontanamento del fronte verso levante risulterà graduale e, almeno sino al pomeriggio odierno, saranno ancora possibili brevi rovesci o temporali su nord-est e zone interne del centro-sud. Venerdì 1° maggio un altro fronte coinvolgerà nord e parte del centro con tanta nuvolaglia ma alla fine pochi fenomeni, in prevalenza relegati al settore alpino, a parte della Lombardia, al levante ligure ed al Triveneto.






WEEK-END: il flusso da ovest seguiterà ad interessare il settentrione producendo nuvolaglia a tratti ma anche schiarite, in un contesto asciutto in pianura e invece ancora favorevole a qualche pioggia sulle zone di montagna. Tempo progressivamente migliore procedendo verso il centro-sud e primi respiri caldi sulla Sardegna.

ONDATA DI CALDO: la rimonta, sia pur non spettacolare, ma efficace dell'anticiclone africano, determinerà un sensibile rialzo delle temperature da lunedì a mercoledì sull'Italia, in particolare al centro-sud. Valori eccezionalmente elevati, vista la massa d'aria decisamente calda in arrivo, potranno registrarsi su Sardegna, Sicilia e Puglia con punte di 40°C sulle zone interne sarde e di 37°C sulla Puglia. Molto caldo per la stagione anche al centro ma con punte non superiori ai 33-34°C. Al nord, sia pure interessato marginalmente, potrà esserci qualche punta prossima ai 30°C in Emilia-Romagna.

TEMPORALI: l'allontanamento della massa d'aria calda potrebbe essere abbastanza rapido al nord con temporali già da giovedì, più lento al centro e soprattutto al sud, dove sino a venerdì 8 compreso potrebbe fare ancora molto caldo. Seguite comunque tutti gli aggiornamenti. Quando arriva l'anticiclone africano non si può mai dare nulla per scontato.

OGGI: al nord-ovest e su Sicilia e Sardegna prevalenza di schiarite e tempo asciutto; sul Triveneto e le zone interne del centro-sud ancora instabile con annuvolamenti anche intensi e brevi rovesci o temporali, occasionali grandinate. Maggiori schiarite al centro-sud, specie sulle coste, tendenza a generale miglioramento prima di sera. Temperature in aumento al nord-ovest, stazionarie altrove.

DOMANI: al nord passaggi nuvolosi e a tratti qualche rovescio nelle Alpi e sulla Liguria di Levante, nel pomeriggio anche tra Lombardia e Triveneto; al centro nuvolosità irregolare e solo qualche rovescio all'interno possibile. Al sud e sulle isole bel tempo con cielo al massimo velato. Temperature invariate al nord e al centro, in rialzo su isole e meridione.

venerdì 24 aprile 2015

Torna il maltempo

Un saluto a tutti

Anticiclone che sta per lasciarci in balia del cattivo tempo.
Weekend che trascorrerà all'insegna della variabilità con qualche pioggia sparsa.

Attenzione invece alla giornata di lunedi con forte maltempo in arrivo e che lascerà strascichi anche nella giornata di martedi

Poi il tempo migliorerà ma per poco perchè proprio in occasione del ponte di maggio sembra avvicinarsi una seconda perturbazione con un carico di aria fredda che abbasserà di netto le temperature.

In base alle disposizioni delle figure bariche a livello mondiale temo che gran parte del mese di maggio trascorrerà all0insegna per lo meno dell'instabilità.: felice poi di sbagliarmi.
Ovviamente ci torneremo.
Per ora è tutto

Alla prossima


mercoledì 22 aprile 2015

Il lago d'Aral è praticamente scomparso

Clima: il lago d'Aral ormai ridotto ad una pozza d'acqua, ma resiste...

Il Lago d'Aral è agonizzante, ma resiste ancora al prosciugamento totale.



Il Lago d'Aral è ridotto ad una grossa pozzanghera, ma resiste. Il famoso lago salato in cui si poteva leggere il giornale in acqua senza temere di andare a fondo, sta rischiando però di prosciugarsi per sempre.
Nel 2005 grazie alla costruzione di una diga, il livello dell'acqua era tornato a salire nelle zone più a nord e contemporaneamente ne era diminuita la salinità, erano tornati i pesci e c'era stata anche una discreta ripresa economica.

Nel 2010 però le immagini scattate dal satellite hanno mostrato che il prosciugamento è continuato senza pietà.

Ed ora, nel 2015, la situazione è quella di un micro laghetto agonizzante.
Le zone da salvare sono soprattutto quelle meridionali: la deviazione di un fiume, un progetto ambizioso ma soprattutto molto costoso, che prevede anche accordi politici importanti.

In ogni caso ciò che è stato compiuto dall'uomo al quarto lago più grande del mondo rappresenta un vero attentato alla natura.

Al posto del lago ora troviamo chilometri di steppa, sabbia, desolazione, solitudine. Il deserto. Il lago d'Aral, per chi non lo sapesse si trova in Asia centrale, tra Uzbekistan e Kazakistan. In passato pare avesse un emissario che portava le sue acque fino al mar Caspio e che fungeva da via navigabile collegata alla "via della seta".
Chi ne ha voluto allora il prosciugamento? I russi, che hanno deciso di tagliargli i viveri, chiudendo i rubinetti dei due immissari per irrigare campi di cotone in aree altrimenti desertiche. Il progetto era quello di trasformare il lago in una risaia, per mandarci poi le mondine a raccogliere riso.

Per favorire l'attecchimento del riso sono stati usati diserbanti e pesticidi in gran quantità, con danno ambientale e alla salute umana incalcolabile. In 40 anni la linea della costa è arretrata in alcuni punti anche di 150km lasciando al posto del lago un deserto di sabbia salata invece del previsto acquitrino.
Un fallimento totale. Nel 1987 il lago si è diviso in due parti. Ricordo negli anni 70 di aver assistito ad un documentario in cui si presentava turisticamente la zona, con le sue acque limpide, le spiagge, i bagnanti. Ci si lamentava però già allora di un misterioso ritiro delle acque. Il regime sovietico naturalmente in quei tempi taceva e qualcuno pensò bene di attribuirne la colpa al clima secco che interessò la zona in quegli anni.
Invece i sovietici avevano chiuso i rubinetti e l'Aral si era ridotto in poco tempo di oltre il 70 per cento. E' chiaro che a livello microclimatico uno sconvolgimento del genere non passa inosservato: l'umidità è diminuita, piove meno, in estate fa più caldo, le escursioni termiche sono notevoli.
Il ritiro del Lago d'Aral ha fatto emergere un altro scheletro nell'armadio dei russi, una potenziale minaccia non solo per l'Asia, ma anche per l'Europa. Nell'ex Urss i fondi destinati alla sanità venivano drammaticamente tagliati ed inviati sull'isola della Rinascita, proprio sul lago d'Aral, in Kazakistan, dove un gruppo di specialisti preparava armi batteriologiche disponibili per ogni evenienza.

Si iniettavano alle scimmie e ai topi i batteri delle malattie più terribili, tra cui quello della peste bubbonica, dell'antrace. Ma con la "glasnost" e la "perestroika" di Gorbaciov tutto è stato abbandonato, finchè il prosciugamenteo del lago non ha provocato qualcosa di tremendo: l'isolotto è diventato una penisola, sulla quale hanno scorazzato, ignari, animali di ogni tipo. Nell'agosto del 2001 un uomo e suo figlio di 13 anni avevano perso un cammello nella zona.
Per cercarlo sono stati infettati dal batterio della peste: il padre è morto, il figlio è salvo per miracolo, ma in Kazakistan la gente ha vissuto nel terrore di un'epidemia per mesi. La bonifica del 2002 non ha convinto completamente.
Moynaq è un po' l'icona del barbaro assassinio sovietico. Ormai ci sono solo fabbriche ittiche abbandonate, case fatiscenti, è quasi una città morta, con le vecchie barche rinsecchite ed arrugginite lasciate là in mezzo alle dune di sabbia e sale. C'è comunque ancora la speranza di recuperare parte del livello dell'acqua; questo potrebbe rappresentare una parziale rinascita per la cittadina, ma è ancora presto per cantare vittoria, La diga Kok-Aral, completata nel 2005, ha fatto salire il livello delle acque nella parte settentrionale di circa 4 m. C'è comunque anche un altro progetto: la costruzione di una seconda diga, che possa aiutare il lago a riprendersi ulteriormente.
La situazione resta comunque molto grave: le tempeste di sale e sabbia ogni anno nuocciono gravemente alla salute delle popolazioni locali, a causa del trasporto di particelle di pesticidi.
La pesca è comunque l'attività più redditizia, purchè non si esageri nel riempire di nuovo troppo il lago, perchè russi, cinesi ed Uzbeki qui ci devono ricavare gas naturale, il sottosuolo infatti ne è assai ricco. L'obiettivo della nuova diga sarebbe comunque quello di riportare il livello dell'Aral a bagnare il porto di Aralsk, che si trova ancora a oltre 20km di distanza dal lago.
Gli Uzbeki ritengono invece che l'unica soluzione sia quella di investire nel rinverdimento del deserto lasciato dal lago evaporato, piantando un arbusto noto anche con il nome di "albero del sale", in grado di vivere in ambienti aridi e dalla salinità elevata.

Autore . Alessio Grosso

domenica 12 aprile 2015

E primavera sia !

Un saluto a tutti

Poco da raccontare con queste giornate soleggiate e primaverili
La primavera mostrerà il suo volto più bello fino alla giornata di Venerdi con temperature gradevolissime e tanto sole.

Poi per il fine settimana è previsto un cambio di rotta con una profonda saccatura che si introdurrà nel mediterraneo riportando un tipo di tempo autunnale e calo netto delle temperature.
Ancora troppo presto per i dettagli : ne riparleremo.

Per ora è tutto

Alla prossima

sabato 4 aprile 2015

Pasqua : fase finale

Un saluto a tutti e un augurio sincero di Buona Pasqua 

Oramai i giochi sono fatti. Una perturbazione fredda per il periodo coinvolgerà maggiormente il centro-sud  Italia lasciando le nostre regioni settentrionali ai margini.
Domani mattina ancora residui nuvolosi con rischio di qualche precipitazione.
Già dal pomeriggio schiarite sempre più ampie con temperature frizzanti e clima ventoso.
Anche lunedi di Pasquetta fotocopia del giorno prima ma  al rovescio : al mattino sole e temperature basse, poi dal pomeriggio tendenza ad annuvolamenti che però non  daranno luogo a precipèitazioni.
Pe ora è tutto

Alla prossima

martedì 31 marzo 2015

Previsioni pasquali : fase 3


 Un saluto a tutti


Con probabilità crescenti ecco la previsione per il weekend pasquale  stando alle ultime elaborazioni :



sabato 4 aprile: nelle prime ore rovesci sparsi al nord, anche temporaleschi, coinvolta anche la Toscana, poi miglioramento sul nord-ovest, ancora rovesci o temporali in formazione su Triveneto, Emilia-Romagna, regioni centrali, poi anche la Campania. In serata localizzazione dei fenomeni sul medio Adriatico e basso Tirreno con arrivo di un po' di neve sui monti abruzzesi e marchigiani oltre i 1000m. Temperature in calo soprattutto dalla serata.

domenica 5 aprile: correnti dai quadranti settentrionali con aria moderatamente fredda ma schiarite prevalenti al nord, sulla Sardegna, centrali tirreniche, Umbria, ancora nuvolaglia su medio Adriatico, meridione, basso Tirreno con rovesci anche nevosi sull'Appennino centrale oltre i 700m, al sud oltre i 1000-1200m, tendenza ad attenuazione dei fenomeni e ad alcune schiarite. Temperature in calo ma freddo concentrato soprattutto in Adriatico e in montagna.

lunedì 6 aprile: al nord e sulle centrali tirreniche, nonchè sulla Sardegna bel tempo salvo modesti addensamenti, freddo al mattino, poi clima mite. Sulle centrali adriatiche ancora nuvolaglia con locali rovesci, specie nel pomeriggio, alternati a belle schiarite, nevosi oltre i 6-700m, sul basso Adriatico tempo simile con locali rovesci o temporali alternati a schiarite. Altrove più sole, salvo addensamenti sul basso Tirreno ma con scarsa probabilità di pioggia. Ventoso un po' ovunque, specie al centro-sud.