giovedì 31 ottobre 2013

Proiezioni autunno - inverno 2013-14


Le temperature saranno destinate a diminuire in attesa di un altro sostanziale peggioramento destinato a durare per buona parte della prima decade di Novembre, che si conferma perturbata per ingerenza di aria polare marittima.
Primo ingresso invadente del JS intorno il 4 di novembre, con successiva fase marcata perturbata prevista intorno al 5/6 del mese che sarà seguita, lentamente, da un temporaneo miglioramento.

 Successiva fase degenerativa che si delinea verso la seconda decade del mese intorno alle giornate del 12>14  novembre,  che dovrebbe prolungarsi per buona parte della seconda decade.

Tempo più stabile in arrivo fra il finire della seconda decade e avvio della terza decade di Novembre, con temperature in probabile flessione nelle minime in maniera sostanziale,

La stabilità atmosferica prevista per la terza decade di novembre, verrà interrotta nuovamente verso il finire del mese, per l’arrivo di un poderoso blocking atmosferico con le prospettive di un altro marcato peggioramento meteorologico che si delinea per la prima decade di Dicembre.

Questo blocco significativo in seno alla corrente a getto della libera atmosfera,  per i primi giorni del mese di dicembre, avrà caratteristiche decise invernali, con prima probabile irruenza artica della stagione in Europa che dovrebbe favorire una sostanziale diminuzione delle temperature con neve a quote rilevanti per la stagione.

Ulteriore fase fredda in arrivo per la seconda decade di dicembre per inversioni termiche e probabile ingerenza del JS fra 16>20 del mese, con prospettive di una “forte fase invernale” per il finire di dicembre, in avvio poco dopo il S.Natale che si prolungherà anche nella prima decade di gennaio 2014, specie fino al 5/6 del mese.

In conclusione aspettiamoci un primo mese dell’anno 2014 molto freddo con acuti rilevanti ad inizio mese (prima decade) , con una fase atmosferica moderata a metà mese intervallata da temporanei miglioramenti, e l’arrivo di un successivo periodo energico invernale nel finire del mese (seconda decade).

 In questo periodo temporale si scatenerà un ulteriore fase acuta peggiorativa, a caratteristiche fredde, intorno il 25/26 gennaio fino ai primi giorni di febbraio 2014, come anche in parte della terza decade del mese.



Fonte : R.Madrigali e relativa Teoria Madrigali

mercoledì 30 ottobre 2013

Un po' di storia meteo-climatica

Con il 1700 inizia un primo rilevamento di  dati meteorologici, sebbene molto rudimentali e non precisi. 
 E' da ascrivere a questo secolo l'invernata più fredda in assoluto dell'epoca moderna e contemporanea, quella del 1708-09, anche se in realtà si potrebbe parlare di super gennaio, visto che fu proprio quello il mese in assoluto con il freddo più estremo e quel primato resiste ancora oggi, con temperature che pensate a Berlino sfiorarono anche i -30°C, con molte minime sotto i -25°C. 

Pensate che per la prima ed unica volta nella sua storia gelò interamente anche il Lago di Garda. Lo schema barico è quello ben conosciuto per assicurare questi tipi di freddo: era presente l'anticiclone russo-siberiano in grande spolvero. Da segnalare anche -23°C a Parigi, i porti di Marsiglia, Genova e Venezia gelati, morirono moltissime piante di ulivo, vigneti ed agrumi.

A Venezia si toccarono - 17.5°C ed anche la Valpadana conobbe diverse punte sotto i -20°C con tanta neve; fiocchi che caddero anche su Roma e Napoli. Il freddo colpì sino in luglio, quando si segnalò una spruzzata di neve in Baviera sino in pianura. 

Gli inverni successivi risultarono meno crudi, ma nel 15-16 tornò a nevicare abbondantemente su Roma; la relativa tregua durò sino al 39-40 per rivedere in azione il Generale Inverno in modo altrettanto severo.  Si tennero molte fiere del ghiaccio sul Tamigi a Londra, che fece segnare una temperatura record di -22,0 °C. Berlino registrò un bimestre gennaio-febbraio con una temperatura media di -7,9 °C, fra le più basse di sempre.
Come dimenticare poi il famoso inverno bianco del 1744 in Sicilia con quasi mezzo metro di neve a Palermo, che da allora non ha più assistito a nulla di lontanamente simile. Altro inverno freddo il 1766-67, in particolar modo il mese di gennaio; da quest'invernata in poi, ricomincia un nuovo periodo di frequente freddo intenso invernale, che si protrarrà fino alla fine della Piccola Era Glaciale; dopo una relativa pausa ad inizio Settecento, si segnala infatti una nuova avanzata dei ghiacciai alpini verso quote più basse di quelle consuete. Tra gli inverni più freddi ecco il 75-76, l'83-84 e l'84-85.

Da notare anche il dicembre 1788, dove a Londra la temperatura crollò fino a -21 °C già a fine novembre, anche a Parigi si misurò lo stesso valore; in Italia il gelo e la neve arrivarono a raggiungere i massimi effetti alla fine di dicembre, ove nevicò a Roma per 4 giorni, e a Napoli, fra il 28 e il 30 del mese, si ebbe un'abbondantissima nevicata (circa 40 cm al porto).
Freddissimo risultò anche il gennaio 1795, e nell'Europa centro-orientale, anche l'inverno 1798-1799.

venerdì 25 ottobre 2013

Tempo per il weekend 25/27 Ottobre

Venerdì  : tempo in mattinata che potrà presentare annuvolamenti sparsi ma dal pomeriggio spazi sempre più sereni. Temperature in leggera diminuzione che si avvertirà maggiormente verso sera

venerdì 25 ottobre mattina

Sabato : in mattinata  ancora qualche nube e nel basso vicentino sarà possibile la presenza di foschie e/o nebbia Migliora nel pomeriggio. Non ci saranno precipitazioni

sabato 26 ottobre mattina



Domenica : alternanza di nuvole a schiarite. Migliore in montagna. Non si escludono a priori brevi pioviggini
                  Temperatura ancora relativamente mite


domenica 27 ottobre






mercoledì 23 ottobre 2013

Ecco la situazione per la giornata odierna :

SAT23OTTOBRE.jpg

Corpi nuvolosi stanno risalendo da sud-ovest verso il Nord mentre il Sud prova una tarda ondata estiva di calore


Quelli sopra sono invece gli spaghi per la nostra zona.














martedì 22 ottobre 2013

Cosa sta accadendo e cosa accadra'

Nella prima mappa è inquadrata la situazione attuale che evidenzia chiaramente come l'azzorriano, che per mesi è stato dominatore assoluto della scena atlantica, sia ancora latitante, o meglio, come dissi oltre dieci giorni, in vacanza :lol:
L'assenza del custode dell'Atlantico ha permesso al flusso canadese di avere la strada aperta verso le medio/basse latitudini dell'oceano con la formazione, a più riprese, di gocce fredde, che poi hanno favorito la risalita di aria caldo/umida verso il mediterraneo.





















questa dinamica andrà in scena ancora una volta nel fine settimana e l'operazione di spinta verso sud sarà così spettacolare da favorire la formazione di nuova goccia fredda che si spingerà addirittura in area nord africana. Il mediterraneo dovrà subire l'ennesimo richiamo caldo da sud, come si vede bene nella mappa seguente, ma sarà il canto del cigno, infatti il vacanziero azzorriano tornerà in auge e sarà pronto a rompere questo dominio del flusso canadese.






















ecco infatti come l'azzorriano a fine mese tornerà ad essere baluardo dell'oceano nelle medio/alte latitudini. Il flusso canadese dovrà scorrere molto più in alto e solo in area inglese troverà sfogo verso sud spingendosi in direzione del mediterraneo.
Inizierà una lotta spalla spalla tra flusso canadese e azzorriano, con quest'ultimo che potrebbe approfittare di un rallentamento del vortice canadese andando ad insinuarsi sin verso l'islanda/Groenlandia ai primi di novembre (Quest'ultima è una mia ipotesi personale che non trova ancora riscontro nei modelli, vedremo)