domenica 21 febbraio 2016

Il tempo della settimana tra alti e bassi




Allontanata ogni velleità anticiclonica dal Mediterraneo, nei prossimi giorni sperimenteremo ancora gli effetti di una circolazione abbastanza turbolenta ed irrequieta.Va messo in evidenza anche il modesto contributo freddo portato dalle masse d'aria artiche, queste ultime interagiranno con le perturbazioni provenienti dall'oceano Atlantico, portando un'ulteriore contributo instabileanche sul bacino del Mediterraneo.
Ogni singolo "step" perturbato sarà intervallato da un intermezzo di tempo stabile garantito da qualche veloce promontorio anticiclonico. Avremo quindi una rotazione temporanea dei venti dai quadranti settentrionali al termine di ogni passaggio che garantirà anche qualche ora di sole.
In linea generale da qui alla fine del mese, saranno almeno tre i passaggi perturbati che potranno interessarci: al termine dell'attuale periodo anticiclonico, il primo fronte apripista attraverserà l'Italia nella giornata di martedì 23 febbraio. Trattasi questa di una perturbazione piuttosto debole che sarà comunquesufficiente a portare un primo cambiamento delle condizioni atmosferiche al centro ed al nord, con qualche precipitazione sparsa.
Una seconda perturbazione è attesa sul nostro Paese tra giovedì 25 e venerdì 26 febbraio, confermata da ambo i centri di calcolo europeo ed americano, abbiamo ancora un po' di difficoltà a stabilirne precisamente l'intensità e quindi le zone che ne saranno effettivamente coinvolte. Al momento i settori più esposti sembrerebbero essere ancora una volta quelli centrali e settentrionali tirrenici, con precipitazioni la cui intensità, come detto, andrà valutata successivamente. Il centro di calcolo europeo propende infatti per un passaggio più intenso, il centro di calcolo americano per un passaggio più debole e circoscritto. 
Una terza, importante circolazione di bassa pressione potrebbe infine coinvolgerci  negli ultimi giorni di febbraio; una vasta figura di bassa pressione si avvicinerebbe infatti dall'Iberia ai settori centrali del Mediterraneo. Ne sarebbero più coinvolte la Sardegna, le regioni centrali e settentrionali tirreniche e l'angolo nord-occidentale (da confermare).
Infine uno sguardo al tempo atmosferico previsto nei primi giorni di marzo; la ferita sul bacino del Mediterraneo faticherà a rimarginarsi, potranno quindi rinnovarsi le possibilità d'avere ulteriori apporti instabili portati sempre da una circolazione mediamente occidentale dei venti d'alta quota. Infine uno sguardo al contesto termico ancora attestato su valori temperati, picchi di freddo moderati potranno verificarsi soprattutto sui settori settentrionali ma senza eccessi.

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