lunedì 30 dicembre 2013

Un pò di ......didattica meteo

Un caloroso saluti a tutti

Purtroppo con questa configurazione del vortice polare c'è poco da pescare dal polo nord.

Guardate dove si colloca tutto il gelo. Praticamente tutta l'Europa, dall'Islanda, alla penisola Scandinava, e finendo con la Russia è esclusa dai giochi gelidi e tutto è completamente spostato dall'altra parte dell'emisfero nord.

Con questa situazione è impensabile attendersi ondate gelide di spessore; certamente le ondulazioni che il Jet Stream  riuscirà a produrre, a causa di un VP che, oltre a girare a mille, ha anche deciso di mettere le tende in area canadese, favoriranno piccoli sbruffi freddi, ma per l'Inverno serio l'appuntamento è rimandato a fine gennaio, quando, si spera, il VP sarà in fortissimo rallentamento e le forze mareali riusciranno davvero a far penetrare nel cuore del VP il JS andando a prelevare quantità mostruose di gelo da trasferire sull'Europa e, molto probabilmente, anche sull'Italia.

 
Giusto per rendere meglio l'idea questa è la carta delle termiche a 850hp ( 1450 m )di inizio febbraio 2012 che portò all'ondata gelida che ricordiamo tutti.

 Come si può notare bene in area canadese non c'era nessuno gelo ed il JS, grazie a forze mareali elevate ed un VP debole, riuscì a penetrare nel cuore del polo nord, donandoci un febbraio da record.


Al momento ci sono tutti i presupposti che tutto ciò incominci  per la metà di Gennaio.
Sta' a vedere che magari arriverà il vero inverno e che magari ci chiederà gli interessi !!
Ai posteri ardua sentenza
Per il momento questo è tutto.
Alla prossima


domenica 29 dicembre 2013

Previsioni fino 1 Gennaio

Un saluto a tutti

Dopo la rapida perturbazione che ci lascerà nelle prossime ore, il tempo migliorerà nettamente e fino a Mercoledì 1 Gennaio, non si prevedono precipitazioni

Il tempo sarà per lo più sereno con qualche nuvola passeggera ma senza precipitazioni
Le temperature sono destinate ad abbassarsi e si prevedono gelate anche in pianura nella notte e al primo mattino.

E questo al momento è tutto.
Alla prossima

venerdì 27 dicembre 2013

Prime proiezioni per S.Silvestro

Eccomi qua di ritorno
Trascorso buone feste ? Spero di sì

Come largamente anticipato , Dirk ha sconvolto anche l'Italia,  in particolare le Dolomiti
come avrete certamente appreso dalle cronache di questi giorni.
E adesso cosa accadrà ?

Oggi breve tregua, ma già domani sera potrebbero esserci delle precipitazioni a carattere nevoso sopra i 1000 m che rovinerà la Domenica prossima

Di nuovo Lunedi e Martedi tregua con un po' di freddo ( niente di particolare ) e stando alle previsioni attuali la notte di S.Silvestro dovrebbe trascorrere senza problemi, almeno qui dalle nostre parti

Tenetevi aggiornati

A presto.

mercoledì 25 dicembre 2013

martedì 24 dicembre 2013

Previsioni Natale- S.Stefano

Un caro Natale a tutti

Oramai siamo a poche ore dall'avvento di Dirk, così è stata battezzata la depressione che domani ci colpirà .
Veniamo ora alle previsioni per la giornata di domani :

NATALE :
In mattinata ancora piogge deboli e sparse, ma dal pomeriggio- sera rovesci diffusi e copiosi in montagna e lungo tutta la fascia prealpina .
Potranno esserci anche folate di vento che in pianura sarà scirocco mentre in quota si tratterà di libeccio.

Attenzione a chi si recherà in alta montagna (1600 m ):  nevicate che potranno superare il metro nell'arco delle 48 ore  e venti anche oltre i 100 km/h con vere e proprie bufere di neve.
 In altri termini non avventuratevi con l'auto in quel periodo lungo le strade di alta montagna


S.STEFANO : tempo inclemente fino a tarda mattinata con rovesci anche forti di pioggia
Dal ( tardo )  pomeriggio attenuazione dei fenomeni con apertura verso sera a partire dai settori più ad Ovest
La neve in coda alla perturbazione potrà arrivare fin verso i 1000 m

Ancora i miei più cari e sinceri Auguri a tutti

Arrivederci  a dopo S.Stefano

Ma dove è sparito l'Inverno

Un saluto a quei pochi lettori che leggono queste pagine.

Molti di noi si stanno chiedendo dove sia sparito l'inverno. Infatti quello che stiamo vivendo e
 vivremo ancora per i prossimi giorni tra alti e bassi ha il sapore di un tardo autunno più da Novembre
 che da fine Dicembre
.
Allora cercherò di spiegarvi cosa sta succedendo e cosa probabilmente succederà nei prossimi due mesi.

 Il serbatoio del freddo ha praticamente sede su di una regione che grossomodo è centrata sul polo ed è trattenuta da una sorta di cintura chiamata Jet Stream e scoperta da alcuni aviatori americani negli anni del dopo guerra

Immaginate una sorta di fiume d'aria largo anche 400 km e situato ad un'altezza variabile tra i 5000 e gli 8-9000 m che ruota attorno ad un asse immaginario che passa appunto per il polo.
Esso gira come una trottola e tanto più lo fa velocemente tanto meno assisteremo a degli scambi meridiani di calore.

Ed è appunto quello che è successo nel mese di Dicembre ormai quasi trascorso e che succederà anche nei primi giorni dell'anno prossimo.

E quindi , direte voi, non avremo inverno quest'anno ?

Niente paura, mi sento di rassicurarvi. Diciamo che grossomodo dopo la prima decade di Gennaio
la trottola polare inizierà a rallentare e così come come avviene nelle trottole giocattolo che quando
 rallentano iniziano a oscillare , così succederà anche al nostro Jet Stream

Oscillando avrà modo di dare inizio a quegli scambi meridiani che sono i fautori delle ondate di freddo
 e visto la grande quantità d'aria gelida accumulata nel frattempo, saranno dolori per gli stati che
 verranno colpiti direttamente.

Rincaro la dose dicendovi che sarà anche probabile una vera e propria frammentazione del vortice polare  e che quindi l' inverno ha ancora molto da dire
Diciamo che finora si è preso una " vacanza " ma che tornerà più forte e vigoroso che mai.

Sarà così ?
Non ci resta che aspettare e vedere


Un uomo è vecchio quando i rimpianti superano i sogni
A.Einstein

Update Christmas

Ecco la tempesta vista dal satellite
Sta arrivando


lunedì 23 dicembre 2013

Aggiornamento Natale

Cari lettori,
ancora 24 ore prima che Christmas Storm diventi realtà .
Vi posto la seguente cartina il cui significato è ovvio per cui non la commento
Questo è quello che vedono i principali modelli stamane




Alla prossima



























Aggiornamento x Natale

NATALE:  maltempo severo sulle Alpi e sulla Liguria, mentre resterà sottovento la bassa Valpadana e l'Emilia per forti venti da sud e ci sarà foehn particolarmente mite a nord delle Alpi.
Forti nevicate sulle Alpi con limite in rialzo temporaneo sin oltre i 1500m.
Temporali su Toscana, Umbria occidentale, Lazio, Sardegna, molto vento sulle coste ma anche in alta montagna.
 In serata calo del limite delle nevicate sulle Alpi a partire da ovest.

SANTO STEFANO: maltempo con depressione al suolo in trasferimento da nord verso sud e rovesci soprattutto su Lombardia, Triveneto, temporali sulle regioni centrali tirreniche, Campania e Calabria tirrenica, molto vento quasi ovunque, specie al centro, lieve calo termico, più sensibile dal pomeriggio e in montagna, con calo del limite delle nevicate sin sotto gli 800-900m sull'arco alpino centro-orientale. Migliora al nord-ovest.

domenica 22 dicembre 2013

Didattica meteo : il terreno gela ma l'aria no

L'aria è un cattivo conduttore di calore ed è in grado di scambiarlo in modo significativo solamente quando si trova a contatto con il terreno. Per questo spesso gela il terreno ma non l'aria. Gli agricoltori sono preoccupati quando le previsioni indicano temperature minime di +1°C e in realtà nei campi all'alba trovano la brina e temperature inferiori allo zero.

La presenza di vento superiore ai 4-5 nodi impedisce le gelate. Solo durante l'afflusso di aria di origine artica o polare continentale sarà possibile osservare temperature sottozero mentre soffia il vento. Anzi in questo caso il vento può favorire un ulteriore raffreddamento anche nelle aree cittadine, limitando la restituzione del calore degli edifici all'ambiente.

Sono però casi particolari che in Italia non si vivono spesso. Spesso durante una fase di favonio le aree riparate dal vento offrono minime sotto lo zero con una leggera brina che ricopre i campi, appena si esce da questa zona con aria tranquilla, la presenza del vento fa risalire il termometro anche oltre i 5°C e non c'è più traccia di gelo. Per formare nebbia che gela occorre molta umidità e temperature costantemente al di sotto dello zero. In condizioni normali le zone appena al di fuori della nebbia riceveranno forti gelate e brinate, quelle sotto la cappa di nebbia avranno valori termici appena superiori allo zero e nessuna traccia di gelo, a meno che non si viva un episodio di NEBBIA FREDDA, allora il gelo sarà diffuso anche sotto lo strato di nebbia.

L'irraggiamento in atmosfera limpida e calma è la cosa più importante per raffreddare l'aria. In situazioni di alta pressione lo strato d'aria a contatto con il suolo può essere molto freddo (ci riferiamo ai primi 5cm, l'aria fredda infatti si concentra in basso), al secondo piano di una casa adiacente al terreno il termometro può invece indicare punte superiori allo zero anche di 3-4°C.

Il gelo autunnale scompare presto durante la mattinata, in quanto il calore dell'estate ha raggiunto gli strati profondi del terreno e ora si sposta verso la superficie. Per la stessa ragione le nevicate precoci non rimarranno molto sul terreno.

GULP! Il terreno usato per colmare uno scavo non è mai troppo compatto e diventa un cattivo conduttore di calore, agisce da isolante e conserva di più il gelo! Le nevicate tra fine dicembre e la metà di gennaio sono in genere quelle che rimangono più a lungo sul terreno nel nostro Paese.

sabato 21 dicembre 2013

Natale meno 4 .......... days

Giungono anche oggi conferme per il giorno di Natale con precipitazioni diffuse e localmente abbondanti
Limite della neve intorno ai 1400 m sulle Prealpi, un pò più in basso sulle Dolomiti

Warning : autentiche bufere di neve con forti venti sulle Alpi con accumuli che potranno superare il metro nell'arco delle 48 ore a cavallo tra Natale e S.Stefano

Nei prossimi giorni tempo nuvoloso o coperto con locali pioviggini ( cioè uno schifo )
in attesa del peggioramento Natalizio

Tenetevi aggiornati

Alla prossima

venerdì 20 dicembre 2013

Natale meno 5 .... giorni

Un saluto a tutti

Purtroppo anche oggi i modelli confermano tempo perturbato per il Santo Natale il tutto per colpa di Christmas Storm una profonda tempesta che avrà il suo minimo di pressione ( 940 hPa) nel cuore della Scozia ( ne sentirete parlare )

Da noi tempo con piogge estese in pianura e neve in montagna inizialmente attorno ai 1500 m , in calo poi fin verso i 1000 m

Tenetevi comunque aggiornati anche se ormai i cambiamenti saranno ( spero ) lievi , ma ....... mai dire mai!

Alla prossima

giovedì 19 dicembre 2013

Meno sei a Natale

Cari lettori,
i modelli oggi sentenziano un Natale con piogge abbondanti al Nord e nevicate che dai 600-700 m iniziali si porteranno verso i 1300-1500 m  ma con neve abbondante.
Poi ci sarà della variabilità con temperature più consone alla stagione in essere.
Le primissime proiezioni per Gennaio-Febbraio parlano di un inverno " scoppiettante " : vedremo.
Rimanete sempre aggiornati perchè le previsioni si affineranno mano a mano che ci avvicineremo all'evento.
Alla prossima

mercoledì 18 dicembre 2013

Buona giornata a tutti

dopo alcuni giorni di assenza ( nulla da dire visto la stasi atmosferica ) finalmente  ora qualcosa incomincia a cambiare.

il possente anticiclone che finora ha portato sì bel tempo ma anche nebbie e soprattutto inquinanti nei bassi strati mostrerà le prime crepe.

una prima perturbazione nella giornata odierna avrà il compito di indebolirlo ma non porterà sostanziali cambiamenti mentre invece sarà la seconda perturbazione che nella giornata di domani porterà già nel primo pomeriggio le prime piogge al nord ovest che saranno neve sopra i 600 m circa con sconfinamenti più in basso in particolare nel cuneese

Da noi invece il tempo si guasterà nel tardo pomeriggio sera e nella notte su venerdì portando comunque piogge non continue e comunque di scarso spessore
La neve potrà cadere oltre  i 1000-1200 m ma senza particolari accumuli
Poi il tempo si rimetterà abbastanza rapidamente e le temperature saranno relativamente miti visto il periodo.
E per Natale ?
Ancora prematuro dire cosa succederà , tuttavia come linea di tendenza avremo un tipo di tempo tardo autunnale quindi variabile , a tratti ventoso, e anche con qualche precipitazione , il tutto in un clima relativamente mite.

Verso la fine dell'anno tornerà il freddo che sarà marcato nel mese di Gennaio.
In questo momento il vortice polare sta girando vorticosamente raggiungendo temperature davvero notevoli
Quando esso si frammenterà saranno dolori per le nazioni che verranno colpite ( anche l'Italia potrebbe essere un possibile target ) MA NE RIPARLEREMO SICURAMENTE IN SEGUITO
state aggiornati.

Alla prossima

sabato 14 dicembre 2013

Primissimi avvisi per Natale



Un saluto a tutti i lettori di questo blog

Il tempo resterà più o meno così ancora per alcuni giorni , quindi nebbie al di sotto di Dueville
che potranno resistere anche nelle prime ore mattutine, forte umidità e freddo durante la notte

Tuttavia i modelli ( vedi fig. sotto ) percepiscono i primi cambiamenti proprio per il periodo natalizio, cambiamenti che a quanto pare saranno all'insegna della pioggia e temperatura relativamente mite




















( neve relegata a quote medio-alte)
Vedremo nei prossimi aggiornamenti quali cambiamenti ci saranno da apportare
State aggiornati

Prima di salutarvi alcune considerazioni


  • La stagione estiva è stata fredda al Polo con il pack in recupero
  • Si è già avuta una  potente irruzione fredda che ha portato la neve sin sulle coste in Adriatico sul finire di  novembre
  • La compattezza di un vortice polare più in forma che mai e che invia già le prime colate eccezionalmente gelide su Canada e parte degli States, con la neve in Texas.
  • L'anomalia pressoria che sta interessando l'Europa è comunque figlia di questa compattezza e ha portato le masse fredde, inizialmente dirette verso il centro Europa e l'Italia per l'Immacolata, a deviare e a tuffarsi sull'estremo est del Continente e poi a scivolare addirittura su Medio Oriente e parte dell'Africa. ( è nevicato al Cairo cosa che non succedeva da più di 100 anni )

Sono tutti segnali di un inverno dalle grandi potenzialità che, da gennaio, nel momento in cui il vortice polare frenerà ed inevitabilmente si frammenterà, potrebbe farsi notare anche sull'Europa e sull'Italia, perchè il serbatoio di freddo che si sta accumulando è davvero notevole nelle zone polari e se non dovesse sfogarsi nell'inverno, lo farà in primavera.

Alla prossima



venerdì 13 dicembre 2013

Per non annoiarsi

Cari lettori poiché non ho alcuna novità per i prossimi giorni, vi propongo questo esilarante   sketch .
Buona visione


mercoledì 11 dicembre 2013

Nessuna novità in vista per questa settimana

Un saluto " caloroso " a tutti

Ahimè oggi ho ben poco da dire ai mie lettori : il  tempo continuerà alla stessa maniera dei giorni appena trascorsi. Nessuna novità quindi se non un aumento deciso dell'umidità  e degli inquinanti nei bassi strati

Ancora meglio ( dipende dai punti di vista ) per chi vive in montagna dove durante il giorno le giornate potranno sembrare più primaverili che invernali : pensate che ieri lo zero termico era situato a 2400 m di quota . Povera neve !

A quando un prossimo cambiamento ? Fino a Domenica niente di nuovo .
In seguito troppa carne al fuoco come si dice per cui non mi sbilancio ma vi confesso che non sono molto ottimista.
Alla prossima

TOH, ORA IL MONDO STA CONGELANDO 

Uno dei più esilaranti fenomeni degli ultimi vent’anni è la pletora d’individui che sdottorano sul clima. Non so se rammentate quando Mario Tozzi, il geologo-showman televisivo, si faceva riprendere dalle telecamere di Rai3 mentre remava in barca nella piazza del Duomo a Milano inondata dalle acque. Avvertiva che quella sarà la Milano fra pochi anni come conseguenza del riscaldamento globale.

Tozzi non è il solo a prender granchi: più illustre compagnia gli fanno quelli dell’Ipcc, gratificati addirittura del premio Nobel. Vabbè che non fu per la scienza – né poteva esserlo, per mancanza di scienza – ma pur sempre Nobel fu. Questi rumorosi e pluridecorati individui che straparlano di clima non sono però una novità. Nel 1977 il Time avvertiva dell’imminente pericolo di raffreddamento globale, visto che era dal 1945 che il clima del pianeta si stava raffreddando. La preoccupazione era ingiustificata, l’allarme ancora meno, ma fu lanciato lo stesso: costa poco e rende molto, lanciare allarmi.



È fresca la notizia di rispettabili studi tedeschi che avvertono dell’imminente piccola era glaciale cui stiamo andando incontro. Insomma, pseudoscienziati e catastrofisti ancora non si sono messi d’accordo se la minaccia che incombe è il caldo o il freddo. I più furbi hanno sciolto il nodo: la minaccia, dicono, è il cambiamento del clima. E così sono sicuri di non sbagliare.

La parte più esilarante viene dall’Ipcc: negli ultimi vent’anni di Rapporti, ha dichiarato una sempre più aumentata confidenza sull’attribuzione all’uomo della causa del global warming: possibile (1995), probabile (2001), molto probabile (2007), e infine estremamente probabile (2013). L’ilarità nasce dal fatto che le temperature misurate dai satelliti nel corso di questi anni registrano un divario sempre più crescente con le temperature previste dall’Ipcc: insomma, costoro si dicono tanto più sicuri di ciò di cui vanno cianciando quanto più i fatti li smentiscono. Comico, no?

Dr.Franco Battaglia

venerdì 6 dicembre 2013

Aggiornamento giorni 7-8 Dic.

Un saluto " caloroso " a tutti

La tempesta che in queste ultime ore ha severamente colpito gli stati del Nord Europa
 ci sfiorerà deviata dalle Alpi e da un possente anticiclone che in queste ore si sta rafforzando
 e che darà letteralmente una spallata all'aria fredda, facendola deviare verso i Balcani.

Le giornate future e forse anche di tutta la prossima settimana saranno in generale soleggiate
 o tutt'al più qualche sporadico e passeggero annuvolamento potrà coprire il cielo.

Le temperature saranno relativamente miti durante il giorno ( specie in montagna  e la copertura
nevosa di questi ultimi giorni ne risentirà ) mentre saranno fresche durante la notte e le prime ore
del mattino con gelate sparse  anche in pianura.

Inoltre per i prossimi due giorni ci potranno essere alcune folate di Foehn che interesseranno le zone montuose ma che potrebbero anche manifestarsi lungo i fondovalle alpini e in alcune zone della pedemontana.

Per ora è tutto. Tenetevi comunque aggiornati.

Alla prossima

martedì 3 dicembre 2013

Aggiornamento meteo gg 4-5-6 Dicembre

Un saluto a tutti

Eccomi qua con l'ormai consueto appuntamento infrasettimanale

Premetto subito che fino a Venerdì non ci sono novità di rilievo .

Sarà presente un'inversione termica abbastanza sostenuta che provocherà
 una diminuzione marcata  delle temperature durante le
 ore notturne e fino al primo mattino con gelate che in assenza di vento
potranno risultare estese.

Durante la giornata la temperatura assumerà connotati più dolci

E qui mi fermo non scendendo ancora in particolari per il prossimo fine settimana
stante il balletto dei principali modelli di previsione che ahimè ad ogni run ( uscita )
cambiano prospettiva.

Quello che posso finora anticipare è che sicuramente ci sarà una diminuzione della
 temperatura più sensibile per le regioni come la nostra ma senza fenomeni ( almeno finora )
Il dopo ........  forse ci saranno delle sorprese !!

Tenetevi  aggiornati

Alla prossima


“Un uomo è vecchio quando i rimpianti superano i sogni”
A.Einstein

domenica 1 dicembre 2013

Evoluzione nei prossimi giorni

Un saluto a tutti

Per i prossimi quattro giorni c'è ben poco da dire : il tempo sarà generalmente soleggiato e anche ventilato

Le temperature saranno freschine di primo mattino ma abbastanza piacevoli durante le ore più calde

Il tutto in attesa del  prossimo fine settimana quando dovrebbe esserci un'irruzione di aria fredda più pesante di quella che è appena terminata.

A questo proposito vi posto due immagini del nostro emisfero



Nell'immagine sopra la zona colorata in blue e viola rappresenta il centro di bassa
 pressione che staziona perennemente sopra grossomodo il polo.
 L'aria fredda in esso contenuta è in qualche modo trattenuta da una sorta di cintura
 naturale chiamata Jet Stream

Quando il Jet Stream oscilla perchè ad es. disturbato da qualche ascesa di aria calda ,
 si distorce e lancia delle propaggini verso sud che sono responsabili ( a volte )
di severe ondate di freddo.

Ora nell'immagine sotto vi posto quello che i modelli prevedono per il prossimo sabato.



E' evidente cosa dovrebbe accadere : l'anticiclone delle Azzore si spingerà
verso Nord innescando una colata fredda ( molto fredda ?) che investirà
 il centro europa e l'Italia.

Se questa situazione venisse confermata, vorrebbe dire per noi freddo ma senza
 precipitazioni,  mentre di nuovo sarebbero le regioni adriatiche a beneficiare di
nevicate fin sulla costa.

Sarà proprio così ?
Staremo a vedere e voi tenetevi aggiornati.
Alla prossima

Un uomo è vecchio quando i rimpianti superano i sogni
A.Einstein

Curiosità : il sole nel periodo autunnale e invernale

Autunno- inverno: il sole c'entra poco, decide (quasi) tutto la massa d'aria in arrivo

A partire dalla tarda stagione autunnale, le sorti della temperatura alle medie ed alte latitudini sono affidate quasi esclusivamente all'azione della massa d'aria che in quel momento staziona in una data area geografica, il sole recita un ruolo di semplice tappezzeria; vediamo perchè.


Molto spesso durante tutto il corso dell'anno si è abituati a pensare alla temperatura sotto un punto di vista di valore minimo e valore massimo, influenzati prevalentemente dall'azione di surriscaldamento solare. Questa "regola" in realtà tende ad essere valida solo in alcuni determinati periodi stagionali piuttosto che in altri. L'irraggiamento solare che raggiunge la terra non è infatti omogeneo durante tutto il corso dell'anno ma è soggetto a modifiche sostanziali che, oltre a ripercuotersi in tutto il sistema atmosferico, regolando ad esempio l'avvicendarsi delle stagioni, influenza anche la temperatura giornaliera in modi assai differenti.
Durante la seconda metà della primavera, l'estate e la prima parte dell'autunno, l'irraggiamento solare influenza in modo molto rilevante l'andamento della temperatura, il sole è in grado a tutti gli effetti di surriscaldare l'aria, determinando valori termici minimi e massimi che sono direttamente influenzati dalla presenza del sole stesso. Con l'avanzare della stagione, la progressiva diminuzione delle ore di luce ed il calo della potenza solare, affidano le variazioni di temperatura all'influenza delle masse d'aria che si avvicendano nel territorio.
Valori minimi e massimi non sono più dovuti all'azione diretta del sole ma bensì alle masse d'aria dalle origini anche molto diverse che si avvicendano in una data zona geografica. In questo frangente, picchi massimi di temperatura possono avvenire nel cuore della notte e picchi minimi termici verificarsi durante le ore centrali del giorno, indipendentemente dalla presenza o meno del sole.
La massima espressione di questo concetto si verifica alle alte latitudini europee laddove la presenza della lunga notte polare mette completamente fuori causa il potere riscaldante del sole, affidando le variazioni della temperatura solo ed esclusivamente alla massa d'aria ivi presente. Durante l'inverno questo concetto è applicabile a grandi linee anche al tempo atmosferico delle medie latitudini (quindi anche alla nostra Italia) tuttavia senza toccare estremi così esagerati come è prassi nel tempo atmosferico delle alte latitudini.
L'influenza del sole può essere ridotta quasi a zero durante le giornate nuvolose o molto ventose, ma in occasione di giorni soleggiati, limpidi e con poco vento, anche nel cuore dell'inverno la temperatura torna ad essere influenzata dall'azione solare diurna.

Tratto da : Curiosità - Meteolive

giovedì 28 novembre 2013

La luna e il tempo

La luna influenza il tempo e la semina?



“Ottobre ha fatto la Luna con il tempo bello, quindi sarà bello per tutto il mese. Dicembre invece ha fatto la Luna con la neve, quindi è probabile che si tratti di un mese freddo e nevoso”. Quante volte avete sentito questi discorsi? Sicuramente molte, soprattutto da parte di persone che sostengono che le bizze del nostro satellite siano importanti per la semina di alcune piante.
La presenza del nostro satellite non passa di certo inosservata sulla Terra; basti pensare alle maree. La differente attrazione che intercorre tra la Terra e la Luna è in grado di innalzare ed abbassare il livello dei nostri mari. In alcuni casi gli sbalzi possono essere notevoli, anche di qualche metro.
Può sembrare strano, ma anche la stessa crosta terrestre si deforma, seppur non in maniera così evidente come le superfici marine, sempre in presenza di una differente attrazione Terra-Luna.
E dal punto di vista meteo? La Luna riveste qualche importanza oppure no? Parrebbe proprio di sì stando alle ultimissime scoperte di R. Madrigali secondo cui le forze esercitate dalla luna unite a quelle del Sole, avrebbero la funzione di distorcere il Jet Stream e quindi di provocare pesanti ondate di caldo o di freddo.


La Luna, inoltre, ha sempre condizionato le attività agricole, in particolare la semina. Fin dalla notte dei tempi, le fasi lunari sono state osservate dall'uomo e ancora oggi i contadini ne tengono conto. Addirittura sono disponibili calendari che mettono in relazione il periodo di semina con le fasi della Luna.
La semina dei vegetali che crescono sotto terra (per esempio, patate e carote) andrebbe effettuata con Luna calante; al contrario, la semina di vegetali che crescono sulla superficie, va eseguita con Luna crescente.
A questa regola generale fanno eccezione quelle piante fornite di cespo come il cavolo e la lattuga; infatti, queste verdure, se piantate con Luna calante vanno a fiore con una minore rapidità. Alcuni contadini estendono tale principio anche a verdure come il cavolo rapa, lo spinacio e la bietola.
 E infine   tagliare gli alberi in crescere di luna darà pessima legna da ardere
Che dire ? Ardua sentenza ai posteri.

Weekend 29-30-31

Eccomi qua con l'aggiornamento di fine settimana

Venerdi : bel tempo al mattino con temperature ancora basse relativamente al periodo
 Col trascorrere delle ore nuvolosità sfrangiata ricoprirà il cielo
 Precipitazioni assenti

Sabato : nuvoloso o molto nuvoloso. Probabilità alta di deboli precipitazioni soprattutto al mattino
Non si esclude nella fase iniziale della precipitazione la comparsa di neve o neve mista a pioggia. Tuttavia un lieve aumento della temperatura alzerà il limite della neve a valori collinari
In ogni caso le precipitazioni non saranno copiose.

Domenica : Bel tempo. Solo sul veneto meridionale potranno ancora esserci brevi e comunque
sporadiche piogge

P.S. : attenzione per il pomeriggio di Sabato e fino a Domenica mattina  per la Puglia meridionale e Calabria   ionica per la possibilità di piogge a carattere alluvionale


Tenetevi sempre aggiornati perché nei prossimi giorni dopo una breve parentesi di bel tempo, si intravede la possibilità di una forte fase di maltempo a carattere spiccatamente freddo. Da confermare 

Alla prossima

martedì 26 novembre 2013

SABATO : aumentano le possibilità di neve al Nord

Nella giornata di Sabato un ulteriore impulso freddo scenderà dal nord europa

Questa volta però i modelli individuano una rotta più occidentale : l'aria fredda scenderà attraverso la valle del Rodano e scaverà una depressione nel golfo ligure foriera di precipitazioni  soprattutto al Nord Ovest,
in primis Piemonte ed Ovest Lombardia

Al momento i modelli individuano le aree in cui potrebbe nevicare  fino in pianura nella fig. sotto riportata

Da cosa dipenderà se neve o pioggia ?

Essenzialmente da quanta aria fredda entrerà in questi giorni e dalla resistenza del cuscino freddo in Valpadana che nel frattempo  si sarà formato.

Vedremo nei prossimi giorni se ci saranno variazioni

Restate aggiornati

lunedì 25 novembre 2013

Ondata di FREDDO  imminente; nel fine settimana spruzzata di NEVE anche al nord?

Temperature in discesa nelle prossime ore sull'Italia, per una prima breve ondata di freddo che avrà il suo culmine tra le giornate di martedì e mercoledì. Nel fine settimana, un affondo perturbato più occidentale potrebbe portare qualche nevicata anche al nord, fino in pianura.



Scendono i termometri sulla nostra Penisola e contemporaneamente rinforzano i venti da nord-est che caratterizzeranno questo inizio di settimana sul bacino del Mediterraneo.
La prima ondata di freddo della stagione sta per divenire realtà in Italia. Sarà abbastanza breve ed avrà il suo culmine tra le giornate di  martedì e mercoledì. Il raffreddamento farà calare anche le temperature del mare, che fino ad ora si sono mantenute superiori alle medie del periodo di alcuni gradi.
Ecco la cartina che inquadra il momento forse più freddo, che si collocherà nelle prime ore della mattinata di mercoledì 27 novembre.
A scala europea si nota l'alta pressione atlantica, che abbraccerà con la sua mitezza le Isole Britanniche e parte della Scandinavia. Sul suo fianco sud-orientale scorreranno le correnti fredde da nord-est che interesseranno l'Europa centro-orientale e l'Italia.
Arriveranno gelate al nord anche in pianura e la neve a bassa quota ( 100-200 metri) lungo il versante adriatico, con accumuli anche abbondanti nel retrostante Appennino.

Dopo una relativa tregua che si avrà tra giovedì e venerdì, sabato un nuovo pacchetto di aria fredda ( meno intenso di quello precedente) potrebbe staccarsi nuovamente dalle alte latitudini, per "colare" in direzione del Mediterraneo. La seconda cartina  inquadra la situazione attesa per le ore centrali della giornata di sabato 30 novembre.
L'alta pressione, con la sua parte più forte, resterà defilata in pieno oceano. Sul suo bordo orientale scenderà altra aria fredda che potrebbe innescare una depressione sottovento alla catena alpina, indicativamente all'altezza del Mar Ligure. Se questa analisi fosse confermata, la possibilità di qualche nevicata al nord nella giornata di sabato non sarebbe assolutamente da scartare.
Volgendo lo sguardo al futuro meno prossimo, anche i primi giorni del mese di dicembre sembrano governati da un'alta pressione poco convinta, pronta a farsi sorprendere da nuove discese fredde, con risvolti tutti da verificare per il Mediterraneo. 

domenica 24 novembre 2013

Prima bordata artica

I modelli nelle ultime corse mattutine confermano l'irruzione artica a partire da Martedi

Tale aria gelida proverrà da est e quindi durante il suo lungo percorso attraverso le steppe russe perderà poco o nulla delle sue caratteristiche fredde .

Si tratta quindi di aria secca che non porterà precipitazioni da noi ma a partire dalla Romagna e lungo tutta la dorsale  adriatica, attraversando il mare adriatico si arricchirà di umidità  e per questo motivo si potrà assistere a nevicate fino in pianura anche lungo le città costiere.

Il tutto stando alle ultime previsioni a partire da Martedi e poi  proseguirà nella giornata di Mercoledi

Da noi invece, come già detto ,cielo sereno ma freddo con minime che durante la notte e in assenza di vento potranno scendere di alcuni gradi sotto lo zero

Seguite gli aggiornamenti


 "E' l'arte suprema dell'insegnante, risvegliare la gioia della creatività e della conoscenza."

sabato 23 novembre 2013


Didattica meteo : analisi di una nevicata

Se ci soffermiamo ad analizzare più “tecnicamente” una nevicata, noteremo che i fiocchi discendenti dal cielo non sono mai tutti uguali: a volte domina una neve sottile con fiocchi piccoli, altre volte scende a larghe falde in maniera molto spettacolare. Altre volte può scendere molto dura e ghiacciata, determinando il classico “ticchettio” sulle nostre giacche a vento.
Da che cosa dipende la grandezza e la forma dei fiocchi? Per rispondere a questa domanda è necessario conoscere molti parametri, che esulano dalla semplice temperatura presente al suolo nel momento della nevicata.
E’ noto a tutti che la temperatura migliore per avere una nevicata copiosa deve essere attorno allo zero. Tuttavia per avere la certezza che la nevicata sia davvero abbondante è necessario conoscere altri parametri, tra cui lo spessore delle nubi, l’umidità presente nell’aria e soprattutto la temperatura in quota.
Può capitare, a volte, che la temperatura al suolo sia attorno allo zero, ma in quota vi sia uno scorrimento di aria più calda e umida che determina un’inversione termica. In poche parole può fare più freddo al suolo e più caldo in quota. La precipitazione parte dalle nubi come neve, ma incontra lo strato di aria sottostante con temperature al di sopra dello zero e fonde in pioggia.
La pioggia, in seguito, attraversa lo strato in prossimità del suolo con una temperatura nuovamente vicina allo zero; in questo caso non si ha il ricongelamento e la precipitazione tocca terra come pioggia, anche se la temperatura risulta “da neve”. In questo caso può piovere al suolo anche con 0° o con temperature di poco al di sotto.
Se invece lo strato di aria calda presente in quota si mostra molto sottile e non riesce a sciogliere i fiocchi per intero, questi tendono prima a bagnarsi e poi a ricongelarsi in prossimità del suolo, una volta che raggiungono lo strato freddo sottostante. Ne deriva una precipitazione di neve molto dura e rumorosa, quella che determina il “ticchettio” sulle nostre giacche.Ogni volta che sentiamo i fiocchi di neve che “rumoreggiano”, questo significa che hanno subito un processo di fusione e ricongelamento. Se ciò avviene dopo una nevicata abbondante, significa che la temperatura in quota sta aumentando e che la neve potrebbe lasciare il posto alla pioggia.
Se il medesimo processo avviene dopo una giornata di pioggia, significa che lo strato caldo in quota si sta assottigliando e la neve potrebbe fare la sua comparsa molto presto.
In condizioni di temperatura molto bassa sia al suolo che in quota, la neve non fa mai rumore, ma si presenta con fiocchi molto leggeri e svolazzanti, che appena toccano terra attecchiscono subito. La neve farinosa è sinonimo di basse temperature anche in quota oltre che al suolo. Se lo spessore delle nubi risulta modesto, i cristalli di ghiaccio che si formano per “sublimazione”, ovvero per il passaggio dallo stato aeriforme a solido ( saltando il liquido),saranno in quantità piuttosto bassa. Di conseguenza le collisioni tra i cristalli saranno piuttosto scarse e i fiocchi di neve risulteranno di piccole dimensioni. La nevicata, di conseguenza, si presenterà di debole intensità e con fiocchi piccoli.
Se invece lo spessore delle nubi risulta notevole e con un tasso di umidità maggiore, le collisioni tra i cristalli di ghiaccio saranno favorite. Questo consentirà ai fiocchi di ingrandirsi e al suolo la nevicata risulterà a larghe falde.

L'alternanza di fiocchi piccoli e grandi che si ha in una nevicata è da mettere in stretta relazione con la presenza di strati nuvolosi più o meno densi che scorrono in quota. Un repentino aumento della temperatura a livello del suolo può determinare una parziale fusione dei fiocchi di neve in discesa. Tali fiocchi, bagnati, tenderanno a collidere meglio tra di loro a causa dell’aumentata forza di coesione imposta dalla maggiore presenza di acqua al loro interno. Ne deriverà una precipitazione di fiocchi larghi e bagnati, ma con scarso attecchimento al suolo.

venerdì 22 novembre 2013

Eccoci al consueto appuntamento di fine settimana

Sabato : cielo da coperto a molto nuvoloso con alta probabilità di pioggia specie
lungo la fascia pedemontana
Temperatura senza variazioni sensibili
Limite della neve attorno ai 1000 m

Domenica : inizialmente fenomeni sparsi lungo la fascia pedemontana, e comunque di scarsa importanza
Dal pomeriggio cessazione dei fenomeni e riduzione della nuvolosità
Temperatura in calo dalla sera.

Attenzione alla prossima settimana quando da Martedì avremo una prima ondata di freddo invernale con possibili gelate anche in pianura

Seguite gli aggiornamenti

Alla prossima


.

mercoledì 20 novembre 2013

Previsioni meteo Giov.21 e Ven. 22

Giov : coperto o nuvoloso con probabilità ancora bassa di precipitazioni
          Dal pomeriggio intensificazione dei fenomeni fino a piogge diffuse e temperatura in calo
          localmente  sensibile .  Possibilità di neve fin verso i 700-800 m soprattutto nella notte su Ven.

Ven. : al mattino ancora piogge in pianura e neve sopra i 700 m
          Col passare delle ore , i fenomeni si diraderanno
          Temperature ancora in leggera diminuzione.


Prevista instabilità per fine settimana mentre nei primi giorni della prossima, dovremo sperimentare
i primi rigori invernali per irruzione fredda da est. Maggiori particolari in seguito.
Tenetevi aggiornati

Alla prossima

martedì 19 novembre 2013


Storia recente delle alluvioni che hanno colpito l'Italia

In primo piano - Oggi, ore 14.10

Il dramma della Sardegna appare solo l'ultimo di una lunga lista che vede il Paese subire danni e pericoli, spesso fatali, a cittadini e infrastrutture causati dalle emergenze idrogeologiche. Poche le zone che non hanno vissuto la devastante esperienza delle alluvioni, capaci di trasformare in poche ore citta' e comuni in contesti apocalittici.
Fu il caso di Atrani, paesino gioiello della Costiera Amalfitana, che a settembre del 2010 vide le sue strade completamente inondate di acqua e fango, un fiume in piena che costo' la vita alla ventenne Francesca Mansi, il cui corpo fu ritrovato oltre venti giorni dopo il disastro. Una devastazione causata dall'esondazione del torrente Dragone.

Sud, centro, nord, non c'è area dell'Italia sfuggita alle minacce idrogeologiche. Nell'ottobre del 2010 Prato fu attraversata da una potente ondata di maltempo - piu' di 100 mm di pioggia in una manciata di ore - che trascino' con se' tre donne di nazionalita' cinese che morirono in un sottopassaggio mentre erano a bordo di un furgone letteralmente sommerso dall'acqua.

L'emergenza non risparmio' il Veneto appena un mese dopo, tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2010, con un'alluvione causata dall'esondazione del Bacchiglione e del Retrone e dallo scioglimento delle nevi montane: i danni superarono il miliardo di euro con circa 140 chilometri quadrati di territorio allagati e tre morti.
I primi giorni di marzo del 2011 tocco' alla Puglia e alla Basilicata, quando in piena andarono fiumi come il Bradano e l'Agri che provocarono perdite economiche per piu' di 80 milioni di euro con danni maggiori a Taranto e Foggia e centinaia di ettari agricoli allagati e di strade dissestate, e a Casette d'Ete, nelle Marche, dove lo straripamento dell'Ete fu da stato di calamita' naturale con 200 millimetri d'acqua caduti in un giorno: un disastro che uccise un padre e una figlia, travolti a bordo della propria auto. Vittime che si aggiunsero a quelle riportate a Venarotta, una donna anziana scivolata nel fango per uno smottamento del terreno, e a Cervia e Teramo, dove due uomini rimasero intrappolati nelle proprie auto.

Drammatica anche l'alluvione alle Cinque Terre del 25 ottobre del 2011.

Ma e' il 4 novembre del 2011 che l'Italia venne attraversata da una delle alluvioni peggiori della sua storia: Genova e la sua provincia furono flagellate precipitazioni che rilasciarono 300-400 mm di acqua in poche ore. Bilancio totale: sei morti. Dagli studi successivi al catastrofico evento, il capoluogo ligure e' emerso come il luogo piu' a rischio alluvioni del Paese per il sistema a rete di corsi d'acqua definito una "bomba d'acqua" pronta ad esplodere.
Poche settimane dopo, intense precipitazioni e violente mareggiate travolsero la provincia di Messina (22 novembre 2011): le vittime dell'acqua furono tre, tra cui un bimbo di dieci anni a Scarcelli, frazione di Saponara, e circa 700 persone sfollate.
Quasi esattamente un anno dopo l'emergenza alluvioni sconvolse la provincia di Massa e Carrara, le piogge superarono i 200 mm in due ore, tra frane, black out, intere zone sepolte da un metro d'acqua per giorni ed oltre 13 milioni di danni per le imprese. L'estremo maltempo causo' negli stessi giorni una forte alluvione anche nella Maremma grossetana (12 novembre 2012): sei morti in tutto, quasi 700 sfollati, record pluviometrici e allagamento di Albinia e Marsiliana. 

lunedì 18 novembre 2013

Aggiornamento :

Martedi 19 Nov.

Tempo perturbato con precipitazioni diffuse soprattutto lungo la fascia pedemontana.
Temperature minime in aumento , massime in leggero calo


Merc. 20 Nov.

Moto nuvoloso fino al mattino.
In seguito nuvolosità meno compatta con possibilità di schiarite
Temperatura in calo.

Per i giorni successivi è necessario attendere le nuove uscite dei due principali modelli
, l'americano GFS e l'europeo EMCWF, poiché ,se concordi nei prossimi due giorni , divergono invece molto dopo.
Alla prossima

venerdì 15 novembre 2013

Evoluzione possibile per i prossimi giorni

vediamo in sequenza l'evoluzione proposta dall'ultimo run gfs, non per affermare che la previsione sia certezza, ma solo per dimostrare comunque una persistenza dei modelli, run dopo run, verso continue e ripetute meridianizzazioni.
Inziamo con la situazione atttuale: vp super compatto, ma hp azzorriano in splendida forma in pieno atlantico che crea uno scudo molto potente e stimola la discesa da nord di un primo impulso freddo, che sta per colpirci.

sat14novembre1.jpg

tra 4 giorni ecco che il vp sembra tentare una spaccatura in due lobi e l'hp azzorriano, pur modifcando il suo assetto, rimane a baluardo dell'atlantico settentrionale, favorendo il perpetuarsi di affondi meridiani in Europa ed in Italia.

sat14novembre2.jpg

tra 6 giorni l'azzorriano, non contento di dominare l'atlantico, tenta addirittura una spinta poderosa nel cuore della Groenlandia, sfruttando il tentativo del Vp di ricompattarsi, e produce una prima spettacolare discesa gelida sin nel cuore dell'Europa occidentale e parzialmente in Italia. Comunque altra poderosa meridianizzazione.

sat14novembre3.jpg
in questa quarta mappa, tra 9 giorni, l'azzorriano compie l'operazione più spettacolare, andando addirittura a formare un debole ponte che si spinge si nel cuore della scandinavia, passando per l'Islanda, e l'Europa centrale ed anche l'Italia si ritrovano alle prese con il primo bombolone gelido foriero di neve al piano in mezza europa ed anche al nord Italia.
sat14novembre4.jpg


Sicuramente gli aggiustamenti saranno tanti e le dinamiche di coinvolgimento dell'Italia potranno variare e di molto, ma certamente l'Europa si prepara alla grande alla prima cruda fase invernale (e siamo solo a novembre).

giovedì 14 novembre 2013



Eccomi tornato dopo alcuni giorni di latitanza dovuti a problemi con la rete

Previsioni  meteo weekend 15-17 Nov.

A partire dal pomeriggio di Giov. precipitazioni a carattere sparso che diventeranno più insistenti nel corso della notee su Ven. e nella prima mattinata. Dal pomeriggio di Ven. precipitazioni che diminuiranno d'intensità e saranno più sparse.
N.B. Durante le prime ore di Venerdi la neve potrebbe arrivare fino a sfiorare i 1100 m

Sabato : rapido miglioramento con il sole che prevarrà sulle nuvole. non ci saranno precipitazioni

Domenica : inizialmente sereno ma col passare delle ore nuvolosità in aumento tuttavia non dovrebbero esserci precipitazioni

Seguiranno aggiornamenti per i prossimi giorni dove sono attesi importanti cambiamenti

Posto la prova definitiva pubblicata dall' IPCC sull' AGW ( Antropogenic Gglobal Warming ):

GlobalWarmingBikini.jpg

giovedì 7 novembre 2013



 Rettifica Meteo Domenica 10 Novembre      UTC 7.30    Sabato 09.11.13

Purtroppo le ultime uscite dei modelli prevedono un lento abbandono della perturbazione che quindi lascerà degli strascichi anche nella giornata di domenica
Pertanto il tempo che ci aspetta Domenica, sarà nuvoloso o coperto
Nel pomeriggio  sono attesi possibili rovesci di pioggia
Dalla serata diminuzione delle temperature che si avvertirà maggiormente nei prossimi giorni
Maggiori dettagli in seguito.





previsioni meteo locali 8-9-10 Novembre

venerdì : inizialmente nuvoloso .
                  col passare delle ore aumento della nuvolosità fino a cielo coperto
                  possibili piovaschi verso tardo pomeriggio-sera.


sabato : cielo coperto con piogge a tratti intense soprattutto durante la mattinata
               attenuazione fenomeni nel corso del pomeriggio-sera.


Domenica : cielo in rapido rasserenamento con clima fresco e ventoso
                      Temperature in diminuzione a partire dalla sera
                      N.B.   In caso di vento, le temperature potranno inizialmente aumentare
                                 Diminueranno quando gli episodi ventosi cesseranno

giovedì 31 ottobre 2013

Proiezioni autunno - inverno 2013-14


Le temperature saranno destinate a diminuire in attesa di un altro sostanziale peggioramento destinato a durare per buona parte della prima decade di Novembre, che si conferma perturbata per ingerenza di aria polare marittima.
Primo ingresso invadente del JS intorno il 4 di novembre, con successiva fase marcata perturbata prevista intorno al 5/6 del mese che sarà seguita, lentamente, da un temporaneo miglioramento.

 Successiva fase degenerativa che si delinea verso la seconda decade del mese intorno alle giornate del 12>14  novembre,  che dovrebbe prolungarsi per buona parte della seconda decade.

Tempo più stabile in arrivo fra il finire della seconda decade e avvio della terza decade di Novembre, con temperature in probabile flessione nelle minime in maniera sostanziale,

La stabilità atmosferica prevista per la terza decade di novembre, verrà interrotta nuovamente verso il finire del mese, per l’arrivo di un poderoso blocking atmosferico con le prospettive di un altro marcato peggioramento meteorologico che si delinea per la prima decade di Dicembre.

Questo blocco significativo in seno alla corrente a getto della libera atmosfera,  per i primi giorni del mese di dicembre, avrà caratteristiche decise invernali, con prima probabile irruenza artica della stagione in Europa che dovrebbe favorire una sostanziale diminuzione delle temperature con neve a quote rilevanti per la stagione.

Ulteriore fase fredda in arrivo per la seconda decade di dicembre per inversioni termiche e probabile ingerenza del JS fra 16>20 del mese, con prospettive di una “forte fase invernale” per il finire di dicembre, in avvio poco dopo il S.Natale che si prolungherà anche nella prima decade di gennaio 2014, specie fino al 5/6 del mese.

In conclusione aspettiamoci un primo mese dell’anno 2014 molto freddo con acuti rilevanti ad inizio mese (prima decade) , con una fase atmosferica moderata a metà mese intervallata da temporanei miglioramenti, e l’arrivo di un successivo periodo energico invernale nel finire del mese (seconda decade).

 In questo periodo temporale si scatenerà un ulteriore fase acuta peggiorativa, a caratteristiche fredde, intorno il 25/26 gennaio fino ai primi giorni di febbraio 2014, come anche in parte della terza decade del mese.



Fonte : R.Madrigali e relativa Teoria Madrigali

mercoledì 30 ottobre 2013

Un po' di storia meteo-climatica

Con il 1700 inizia un primo rilevamento di  dati meteorologici, sebbene molto rudimentali e non precisi. 
 E' da ascrivere a questo secolo l'invernata più fredda in assoluto dell'epoca moderna e contemporanea, quella del 1708-09, anche se in realtà si potrebbe parlare di super gennaio, visto che fu proprio quello il mese in assoluto con il freddo più estremo e quel primato resiste ancora oggi, con temperature che pensate a Berlino sfiorarono anche i -30°C, con molte minime sotto i -25°C. 

Pensate che per la prima ed unica volta nella sua storia gelò interamente anche il Lago di Garda. Lo schema barico è quello ben conosciuto per assicurare questi tipi di freddo: era presente l'anticiclone russo-siberiano in grande spolvero. Da segnalare anche -23°C a Parigi, i porti di Marsiglia, Genova e Venezia gelati, morirono moltissime piante di ulivo, vigneti ed agrumi.

A Venezia si toccarono - 17.5°C ed anche la Valpadana conobbe diverse punte sotto i -20°C con tanta neve; fiocchi che caddero anche su Roma e Napoli. Il freddo colpì sino in luglio, quando si segnalò una spruzzata di neve in Baviera sino in pianura. 

Gli inverni successivi risultarono meno crudi, ma nel 15-16 tornò a nevicare abbondantemente su Roma; la relativa tregua durò sino al 39-40 per rivedere in azione il Generale Inverno in modo altrettanto severo.  Si tennero molte fiere del ghiaccio sul Tamigi a Londra, che fece segnare una temperatura record di -22,0 °C. Berlino registrò un bimestre gennaio-febbraio con una temperatura media di -7,9 °C, fra le più basse di sempre.
Come dimenticare poi il famoso inverno bianco del 1744 in Sicilia con quasi mezzo metro di neve a Palermo, che da allora non ha più assistito a nulla di lontanamente simile. Altro inverno freddo il 1766-67, in particolar modo il mese di gennaio; da quest'invernata in poi, ricomincia un nuovo periodo di frequente freddo intenso invernale, che si protrarrà fino alla fine della Piccola Era Glaciale; dopo una relativa pausa ad inizio Settecento, si segnala infatti una nuova avanzata dei ghiacciai alpini verso quote più basse di quelle consuete. Tra gli inverni più freddi ecco il 75-76, l'83-84 e l'84-85.

Da notare anche il dicembre 1788, dove a Londra la temperatura crollò fino a -21 °C già a fine novembre, anche a Parigi si misurò lo stesso valore; in Italia il gelo e la neve arrivarono a raggiungere i massimi effetti alla fine di dicembre, ove nevicò a Roma per 4 giorni, e a Napoli, fra il 28 e il 30 del mese, si ebbe un'abbondantissima nevicata (circa 40 cm al porto).
Freddissimo risultò anche il gennaio 1795, e nell'Europa centro-orientale, anche l'inverno 1798-1799.

venerdì 25 ottobre 2013

Tempo per il weekend 25/27 Ottobre

Venerdì  : tempo in mattinata che potrà presentare annuvolamenti sparsi ma dal pomeriggio spazi sempre più sereni. Temperature in leggera diminuzione che si avvertirà maggiormente verso sera

venerdì 25 ottobre mattina

Sabato : in mattinata  ancora qualche nube e nel basso vicentino sarà possibile la presenza di foschie e/o nebbia Migliora nel pomeriggio. Non ci saranno precipitazioni

sabato 26 ottobre mattina



Domenica : alternanza di nuvole a schiarite. Migliore in montagna. Non si escludono a priori brevi pioviggini
                  Temperatura ancora relativamente mite


domenica 27 ottobre






mercoledì 23 ottobre 2013

Ecco la situazione per la giornata odierna :

SAT23OTTOBRE.jpg

Corpi nuvolosi stanno risalendo da sud-ovest verso il Nord mentre il Sud prova una tarda ondata estiva di calore


Quelli sopra sono invece gli spaghi per la nostra zona.














martedì 22 ottobre 2013

Cosa sta accadendo e cosa accadra'

Nella prima mappa è inquadrata la situazione attuale che evidenzia chiaramente come l'azzorriano, che per mesi è stato dominatore assoluto della scena atlantica, sia ancora latitante, o meglio, come dissi oltre dieci giorni, in vacanza :lol:
L'assenza del custode dell'Atlantico ha permesso al flusso canadese di avere la strada aperta verso le medio/basse latitudini dell'oceano con la formazione, a più riprese, di gocce fredde, che poi hanno favorito la risalita di aria caldo/umida verso il mediterraneo.





















questa dinamica andrà in scena ancora una volta nel fine settimana e l'operazione di spinta verso sud sarà così spettacolare da favorire la formazione di nuova goccia fredda che si spingerà addirittura in area nord africana. Il mediterraneo dovrà subire l'ennesimo richiamo caldo da sud, come si vede bene nella mappa seguente, ma sarà il canto del cigno, infatti il vacanziero azzorriano tornerà in auge e sarà pronto a rompere questo dominio del flusso canadese.






















ecco infatti come l'azzorriano a fine mese tornerà ad essere baluardo dell'oceano nelle medio/alte latitudini. Il flusso canadese dovrà scorrere molto più in alto e solo in area inglese troverà sfogo verso sud spingendosi in direzione del mediterraneo.
Inizierà una lotta spalla spalla tra flusso canadese e azzorriano, con quest'ultimo che potrebbe approfittare di un rallentamento del vortice canadese andando ad insinuarsi sin verso l'islanda/Groenlandia ai primi di novembre (Quest'ultima è una mia ipotesi personale che non trova ancora riscontro nei modelli, vedremo)