giovedì 30 aprile 2015

Onda calda in vista



Un saluto a tutti




SITUAZIONE: una perturbazione sta ancora attraversando il settentrione, portando con sè condizioni di instabilità che hanno coinvolto anche il centro-sud. Temporali serali e notturni si sono abbattuti tra Piemonte e Lombardia, i primi della stagione su questi settori.

EVOLUZIONE: l'allontanamento del fronte verso levante risulterà graduale e, almeno sino al pomeriggio odierno, saranno ancora possibili brevi rovesci o temporali su nord-est e zone interne del centro-sud. Venerdì 1° maggio un altro fronte coinvolgerà nord e parte del centro con tanta nuvolaglia ma alla fine pochi fenomeni, in prevalenza relegati al settore alpino, a parte della Lombardia, al levante ligure ed al Triveneto.






WEEK-END: il flusso da ovest seguiterà ad interessare il settentrione producendo nuvolaglia a tratti ma anche schiarite, in un contesto asciutto in pianura e invece ancora favorevole a qualche pioggia sulle zone di montagna. Tempo progressivamente migliore procedendo verso il centro-sud e primi respiri caldi sulla Sardegna.

ONDATA DI CALDO: la rimonta, sia pur non spettacolare, ma efficace dell'anticiclone africano, determinerà un sensibile rialzo delle temperature da lunedì a mercoledì sull'Italia, in particolare al centro-sud. Valori eccezionalmente elevati, vista la massa d'aria decisamente calda in arrivo, potranno registrarsi su Sardegna, Sicilia e Puglia con punte di 40°C sulle zone interne sarde e di 37°C sulla Puglia. Molto caldo per la stagione anche al centro ma con punte non superiori ai 33-34°C. Al nord, sia pure interessato marginalmente, potrà esserci qualche punta prossima ai 30°C in Emilia-Romagna.

TEMPORALI: l'allontanamento della massa d'aria calda potrebbe essere abbastanza rapido al nord con temporali già da giovedì, più lento al centro e soprattutto al sud, dove sino a venerdì 8 compreso potrebbe fare ancora molto caldo. Seguite comunque tutti gli aggiornamenti. Quando arriva l'anticiclone africano non si può mai dare nulla per scontato.

OGGI: al nord-ovest e su Sicilia e Sardegna prevalenza di schiarite e tempo asciutto; sul Triveneto e le zone interne del centro-sud ancora instabile con annuvolamenti anche intensi e brevi rovesci o temporali, occasionali grandinate. Maggiori schiarite al centro-sud, specie sulle coste, tendenza a generale miglioramento prima di sera. Temperature in aumento al nord-ovest, stazionarie altrove.

DOMANI: al nord passaggi nuvolosi e a tratti qualche rovescio nelle Alpi e sulla Liguria di Levante, nel pomeriggio anche tra Lombardia e Triveneto; al centro nuvolosità irregolare e solo qualche rovescio all'interno possibile. Al sud e sulle isole bel tempo con cielo al massimo velato. Temperature invariate al nord e al centro, in rialzo su isole e meridione.

venerdì 24 aprile 2015

Torna il maltempo

Un saluto a tutti

Anticiclone che sta per lasciarci in balia del cattivo tempo.
Weekend che trascorrerà all'insegna della variabilità con qualche pioggia sparsa.

Attenzione invece alla giornata di lunedi con forte maltempo in arrivo e che lascerà strascichi anche nella giornata di martedi

Poi il tempo migliorerà ma per poco perchè proprio in occasione del ponte di maggio sembra avvicinarsi una seconda perturbazione con un carico di aria fredda che abbasserà di netto le temperature.

In base alle disposizioni delle figure bariche a livello mondiale temo che gran parte del mese di maggio trascorrerà all0insegna per lo meno dell'instabilità.: felice poi di sbagliarmi.
Ovviamente ci torneremo.
Per ora è tutto

Alla prossima


mercoledì 22 aprile 2015

Il lago d'Aral è praticamente scomparso

Clima: il lago d'Aral ormai ridotto ad una pozza d'acqua, ma resiste...

Il Lago d'Aral è agonizzante, ma resiste ancora al prosciugamento totale.



Il Lago d'Aral è ridotto ad una grossa pozzanghera, ma resiste. Il famoso lago salato in cui si poteva leggere il giornale in acqua senza temere di andare a fondo, sta rischiando però di prosciugarsi per sempre.
Nel 2005 grazie alla costruzione di una diga, il livello dell'acqua era tornato a salire nelle zone più a nord e contemporaneamente ne era diminuita la salinità, erano tornati i pesci e c'era stata anche una discreta ripresa economica.

Nel 2010 però le immagini scattate dal satellite hanno mostrato che il prosciugamento è continuato senza pietà.

Ed ora, nel 2015, la situazione è quella di un micro laghetto agonizzante.
Le zone da salvare sono soprattutto quelle meridionali: la deviazione di un fiume, un progetto ambizioso ma soprattutto molto costoso, che prevede anche accordi politici importanti.

In ogni caso ciò che è stato compiuto dall'uomo al quarto lago più grande del mondo rappresenta un vero attentato alla natura.

Al posto del lago ora troviamo chilometri di steppa, sabbia, desolazione, solitudine. Il deserto. Il lago d'Aral, per chi non lo sapesse si trova in Asia centrale, tra Uzbekistan e Kazakistan. In passato pare avesse un emissario che portava le sue acque fino al mar Caspio e che fungeva da via navigabile collegata alla "via della seta".
Chi ne ha voluto allora il prosciugamento? I russi, che hanno deciso di tagliargli i viveri, chiudendo i rubinetti dei due immissari per irrigare campi di cotone in aree altrimenti desertiche. Il progetto era quello di trasformare il lago in una risaia, per mandarci poi le mondine a raccogliere riso.

Per favorire l'attecchimento del riso sono stati usati diserbanti e pesticidi in gran quantità, con danno ambientale e alla salute umana incalcolabile. In 40 anni la linea della costa è arretrata in alcuni punti anche di 150km lasciando al posto del lago un deserto di sabbia salata invece del previsto acquitrino.
Un fallimento totale. Nel 1987 il lago si è diviso in due parti. Ricordo negli anni 70 di aver assistito ad un documentario in cui si presentava turisticamente la zona, con le sue acque limpide, le spiagge, i bagnanti. Ci si lamentava però già allora di un misterioso ritiro delle acque. Il regime sovietico naturalmente in quei tempi taceva e qualcuno pensò bene di attribuirne la colpa al clima secco che interessò la zona in quegli anni.
Invece i sovietici avevano chiuso i rubinetti e l'Aral si era ridotto in poco tempo di oltre il 70 per cento. E' chiaro che a livello microclimatico uno sconvolgimento del genere non passa inosservato: l'umidità è diminuita, piove meno, in estate fa più caldo, le escursioni termiche sono notevoli.
Il ritiro del Lago d'Aral ha fatto emergere un altro scheletro nell'armadio dei russi, una potenziale minaccia non solo per l'Asia, ma anche per l'Europa. Nell'ex Urss i fondi destinati alla sanità venivano drammaticamente tagliati ed inviati sull'isola della Rinascita, proprio sul lago d'Aral, in Kazakistan, dove un gruppo di specialisti preparava armi batteriologiche disponibili per ogni evenienza.

Si iniettavano alle scimmie e ai topi i batteri delle malattie più terribili, tra cui quello della peste bubbonica, dell'antrace. Ma con la "glasnost" e la "perestroika" di Gorbaciov tutto è stato abbandonato, finchè il prosciugamenteo del lago non ha provocato qualcosa di tremendo: l'isolotto è diventato una penisola, sulla quale hanno scorazzato, ignari, animali di ogni tipo. Nell'agosto del 2001 un uomo e suo figlio di 13 anni avevano perso un cammello nella zona.
Per cercarlo sono stati infettati dal batterio della peste: il padre è morto, il figlio è salvo per miracolo, ma in Kazakistan la gente ha vissuto nel terrore di un'epidemia per mesi. La bonifica del 2002 non ha convinto completamente.
Moynaq è un po' l'icona del barbaro assassinio sovietico. Ormai ci sono solo fabbriche ittiche abbandonate, case fatiscenti, è quasi una città morta, con le vecchie barche rinsecchite ed arrugginite lasciate là in mezzo alle dune di sabbia e sale. C'è comunque ancora la speranza di recuperare parte del livello dell'acqua; questo potrebbe rappresentare una parziale rinascita per la cittadina, ma è ancora presto per cantare vittoria, La diga Kok-Aral, completata nel 2005, ha fatto salire il livello delle acque nella parte settentrionale di circa 4 m. C'è comunque anche un altro progetto: la costruzione di una seconda diga, che possa aiutare il lago a riprendersi ulteriormente.
La situazione resta comunque molto grave: le tempeste di sale e sabbia ogni anno nuocciono gravemente alla salute delle popolazioni locali, a causa del trasporto di particelle di pesticidi.
La pesca è comunque l'attività più redditizia, purchè non si esageri nel riempire di nuovo troppo il lago, perchè russi, cinesi ed Uzbeki qui ci devono ricavare gas naturale, il sottosuolo infatti ne è assai ricco. L'obiettivo della nuova diga sarebbe comunque quello di riportare il livello dell'Aral a bagnare il porto di Aralsk, che si trova ancora a oltre 20km di distanza dal lago.
Gli Uzbeki ritengono invece che l'unica soluzione sia quella di investire nel rinverdimento del deserto lasciato dal lago evaporato, piantando un arbusto noto anche con il nome di "albero del sale", in grado di vivere in ambienti aridi e dalla salinità elevata.

Autore . Alessio Grosso

domenica 12 aprile 2015

E primavera sia !

Un saluto a tutti

Poco da raccontare con queste giornate soleggiate e primaverili
La primavera mostrerà il suo volto più bello fino alla giornata di Venerdi con temperature gradevolissime e tanto sole.

Poi per il fine settimana è previsto un cambio di rotta con una profonda saccatura che si introdurrà nel mediterraneo riportando un tipo di tempo autunnale e calo netto delle temperature.
Ancora troppo presto per i dettagli : ne riparleremo.

Per ora è tutto

Alla prossima

sabato 4 aprile 2015

Pasqua : fase finale

Un saluto a tutti e un augurio sincero di Buona Pasqua 

Oramai i giochi sono fatti. Una perturbazione fredda per il periodo coinvolgerà maggiormente il centro-sud  Italia lasciando le nostre regioni settentrionali ai margini.
Domani mattina ancora residui nuvolosi con rischio di qualche precipitazione.
Già dal pomeriggio schiarite sempre più ampie con temperature frizzanti e clima ventoso.
Anche lunedi di Pasquetta fotocopia del giorno prima ma  al rovescio : al mattino sole e temperature basse, poi dal pomeriggio tendenza ad annuvolamenti che però non  daranno luogo a precipèitazioni.
Pe ora è tutto

Alla prossima