mercoledì 24 dicembre 2014

E che Inverno sia !

Un saluto a tutti

Ebbene, finalmente ci siamo : arriverà l'inverno quello vero con la I maiuscola

Fino al giorno di Natale sostanzialmente non ci saranno novità di rilievo ma da S.Stefano aria polare arriverà direttamente sulle nostre teste apportando un significativo abbassamento delle temperature che con cielo sereno porteranno a diffuse gelate anche nella bassa pianura


Il grafico sopra rappresenta la situazione in termini di " spaghi" vista dal modello americano GFS e come potete osservare proprio sul finire dell'anno avremo temperature che a 850 hPa ( circa 1450 m) potranno arrivare anche a -15 °C il che significa che a livello del mare saranno di circa 4-5 gradi sotto zero.

Inoltre già dalla serata-notte di Sabato potrebbe nevicare fino in pianura ma sull'intensità di quest'ultima tutto dipenderà dalla collocazione dei  minimi barici  che potrebbero anche cambiare nell'arco dell 24 ore precedenti il fenomeno per cui potrebbe anche succedere che arrivi solo freddo ma niente neve.

Ben altro discorso per le zone adriatiche che per l'  "Adriatic effect snow"potrebbereo ricevere nevicate anche copiose  fin verso la costa.

Quanto riportato sopra è visto di comune accordo da praticamente tutti i principali modelli e quindi l'attendibilità della previsione è al momento attuale del 70%.

Colgo l'occasione per augurare a tutti i miei lettori, un Felice Natale e per quanto mi riguarda ci risentiremo la settimana prossima.

venerdì 19 dicembre 2014

Il tempo fino a Natale

Un saluto a tutti

Tempo sonnacchioso e sterile per i prossimi giorni con nuvolaglia a tratti ma senza precipitazioni.

Inversione termica marcata che potrà dar luogo nelle ore più fredde a locali nebbie anche persistenti nella bassa padana che  aumenteranno la sensazione di freddo
Tempo soleggiato e mite in montagna.
Qiuesto dovrebbe essere iltrend fino a Natale.

Da qualche giorno i modelli iniziano a percepire un cambiamento di rotta con colate fredde che salvo cambiamenti repentini dovrebbero interessarci proprio sul finire dell'anno.
Ma su questo ci risentiremo.
Per ora è tutto

Alla prossima.

lunedì 15 dicembre 2014

Il tempo per i prossimi giorni

Un saluto a tutti

Tempo che è ritornato ad essere più autunnale che invernale
Netto rialzo delle temperature soprattutto le minime e quota neve molto elevata ( 1500 m circa )
Lunedi e martedi tempo uggioso con brevi e sporadici piovaschi che dìventeranno più consistenti nella giornata di martedi
Poi netto miglioramento
Per la settimana di Natale prognosi riservata in quanto i modelli differiscono troppo tra loro
Ci ritorneremo

Alla prossima

domenica 7 dicembre 2014

Temperature che rientreranno nella norma

Un saluto a tutti

Tra domani e martedi temperature che si porteranno in media con il periodo.
Domani tempo abbastanza buono ma rapido peggioramento verso pomeriggio-sera con prime brevi nevicate che si porteranno fin verso gli 800 m.
A seguire tempo in miglioramento.
Previsioni a breve scadenza temporale in quanto già dopo le 72-96 ore i modelli non sono molto attendibili, per cui cui risentiremo tra qualche giorno.

Alla prossima

giovedì 4 dicembre 2014

Articolo .......... anti AGW : no comment

2014-12-02_210218
Space and Science Research Corporation

Giovedi, 20 Novembre 2014 Comunicato stampa 4-2014

Lo Space and Science Research Corporation (SSRC) ha annunciato Giovedì 20 novembre 2014 un importante comunicato stampa sui prossimi cambiamenti climatici che colpiranno la Terra nella prossima era climatica fredda che dominerà le temperature globali nei prossimi 30 anni.

Secondo le analisi di tendenza più affidabili sull’attività solare e sui modelli climatici, basati sulla Relational Cycle Theory (RC-Theory), il SSRC conclude con il seguente comunicato:

1. La Terra si appresta ad entrare in un periodo di forte raffreddamento della temperatura globale al di fuori del suo attuale plateau globale. Questo plateau è stato causato dalla mancata crescita globale delle temperature da 18 anni a questa parte, con l’inizio del prossimo raffreddamento globale, in contemporanea sia in atmosfera che negli oceani seguente alla fine di un breve periodo di riscaldamento solare moderato e da un insolito secondo picco attivo del Ciclo Solare 24.

2. La temperatura atmosferica e oceanica scenderà nelle medie globali in modo significativo a partire dal 2015-2016 e proseguirà con continui sussulti, che saranno temporanei, fino a quando la temperatura non si stabilizzerà nel corso di un periodo freddo, lungo e durevole tra il 2030 ed il 2040. Il clima globale freddo causato da una “sospensione solare” (una pronunciata riduzione dell’energia proveniente dal Sole) dovrebbe essere raggiunta intorno al 2031.

3. Il calo della temperatura prevista continuerà per i prossimi 15 anni e probabilmente sarà la più rapida mai registrata nella storia a memoria d’uomo, amplificato da eventi vulcanici di breve durata come avvenne già in passato.

4. La temperatura media globale intorno al 2030 raggiungerà una diminuzione di almeno 1,5°C rispetto all’anno in cui venne raggiunta la temperatura di picco degli ultimi 100 anni, determinata nel 1998. Le temperature durante il 2030 corrisponderanno grossomodo a quelle osservate nel periodo tra il 1793 e il 1830, subito dopo la fondazione degli Stati Uniti d’America. Questo abbassamento della temperatura globale, in media di 1,5°C, sarà devastante per le coltivazioni nelle regioni alle medie latitudini del pianeta. Gli anni tra il 2030 e 2040 potrebbero essere ancora più freddi, molto più freddi di quanto indicato dalle previsioni poco sopra.

Il SSRC ha previsto due scenari di questo periodo, come documentato nel Global Climate Status Report (GCSR).

Il primo scenario che ci attendiamo è simile a quello degli anni tra il 1793 e il 1830.

Il secondo scenario è quello corrispondente alla “Little Ice Age,” che si verificò tra il 1615 e il 1745.

Quest’ultima previsione climatica fredda è stata prevista dai climatologi dell’Accademia russa delle Scienze e da altri esperti di settore.

Lo scenario che dominerà potrà già arrivare ad iniziare dal 2020-2023.
Questo periodo di freddo intenso sarà fortemente associato ai più grandi terremoti e soprattutto alle più grandi eruzioni vulcaniche. Le grandi eruzioni potranno creare uno strato di polveri e di gas attorno al pianeta, bloccando di conseguenza la luce solare, aumentandone così l’intensità del freddo già preesistente nel periodo citato.

Ciò si è verificato durante l’ultimo letargo solare con l’eruzione del Monte Tambora in Indonesia nel 1815, quella che fu la più grande eruzione vulcanica mai registrata a memoria d’uomo. L’eruzione del Monte Tambora fu 100 volte superiore a quella dell’eruzione del Monte St. Helens che avvenne il 18 maggio del 1980.

Come già previsto dal SSRC, notevoli saranno i danni alle colture, come la disgregazione sociale, le guerre civili, e la perdita di vite umane che dovrebbero derivare dalla significativa riduzione della temperatura, che entrerà nella sua fase finale di un rapido declino ad iniziare dal 2015-2016. Il SSRC ritiene che la carenza futura di energia e alimenti saranno probabilmente il risultato di una lunga permanenza del freddo estremo, con l’agricoltura e le aziende dei servizi pubblici potenzialmente in pericolo e messi a dura prova dalla nuova epoca fredda in arrivo.

Le suddette nuove previsioni da parte del SSRC ed il suo presidente John Casey fanno eco ad altri esperti.

Il Dr. Dong Choi, direttore della ricerca per la Research for the International Earthquake and Volcano Prediction Center (IEVPC), e direttore del New Concepts in Global Tectonics (NCGT) Journal, afferma: “Sostengo le previsioni di John Casey sull’arrivo di un importante periodo freddo causato dal letargo solare. Stiamo anche assistendo ad un notevole aumento dell’attività sismica rappresentato da profondi e forti terremoti in tutto il mondo a partire dal 1990, che corrisponde perfettamente al periodo di declino dell’attività solare.”

Dal suo luogo di ricerca, nelle Isole Svalbard, tra la Norvegia e il Polo Nord, arriva l’autorevole parere del Dr. Ole Humlum, Glaciologo, geomorfologo e Professore di Fisica Geografica presso l’Università di Oslo, che dice: “Queste ultime serie di previsioni del SSRC, sottolinea la crescente importanza che dovranno dare i politici nel formulare rapidamente un piano B, data la probabile possibilità che il loro piano A (basato sul futuro riscaldamento globale, come previsto dai modelli climatici di CO2-driven) non riuscirà ad arrivare fino in fondo nei prossimi anni a venire. La prospettiva di un calo significativo nella produzione agricola a causa della più bassa temperatura è molto preoccupante.

www.spaceandscience.net/sitebuilderconte...uredroppredicted.pdf