domenica 9 marzo 2014

Vi diranno che l'estate 2014 sarà rovente.

L'inverno mite appena trascorso prelude veramente ad un'estate successiva molto calda e siccitosa? Le evidenze scientifiche negano, tuttavia esistono alcune correlazioni che, in via statistica, possono indirizzarci verso una linea probabilisticamente attendibile.


 L'anno senza inverno implica per forza un'estate particolarmente rovente? Leggendo diversi commenti in giro per il web sembrerebbe di si. Quando però si va a scavare la crosta superficiale dei luoghi comuni, delle semplici congetture personali e a impostare il discorso su una base scientifica che superi le semplici sensazioni umane, ebbene tutto il castello cade e assume le carratteristiche di una vera e propria bufala.
Il mancato raffreddamento invernale ci porta a pensare ad una atmosfera che parte già in vantaggio, con temperature già elevate e dunque propense a raggiungere valori estremi nel periodo estivo. Niente di più sbagliato. Se, per pura ipotesi, la situazione sinottica dell'estate rimanesse tale e quale a quella che ha dominato l'inverno, la stagione si presenterbbe naturalmente piovosa ma termicamente al di sotto della media.
Questo perchè in estate l'oceano è più freddo della terraferma e per di più, il mancato soleggiamento per la presenza di nubi e precipitazioni, limiterebbe l'escursione termica e dunque il rialzo del campo termico, con temperature che, come detto, si attesterebbero su valori inferiori alla norma.
Ma usciamo dalle ipotesi e vediamo quali informazioni ci fornisce la scienza. In realtà, giusto per rimarcarlo, occorre tenere presente che le linee di tendenza stagionali sono ottenute con metodi statistici, che si basano sulle correlazioni climatiche a distanza e dunque forniscono solo un'idea di massima di quello che potrebbe accadere, senza tuttavia offrire alcuna certezza. Diffidate dunque a priori, sia da chi vi propina l'arrivo di stagioni fortemente anomale (inverni gelidi o estati torride), sia da chi entra troppo nel dettaglio.
Prendiamo il primo outlook dell'Ibimet (Cnr): in Italia, per la stagione estiva, saranno possibili con maggior probabilità alcune ondate di caldo anomale, ma senza valori assoluti eccessivi al centro-sud. Il clima invece potrebbe presentarsi relativamente più fresco al nord, con condizioni nella norma.
Nulla di nuovo sotto il sole dunque, il trend climatico rimane quello degli ultimi anni, con una estate nel complesso più calda del normale, soprattutto nelle regioni centro-meridionali, ma senza eccessi, con le ondate eventuali di calore potrebbero che potrebbero essere di breve durata, seguite da periodi leggermente più freschi.
Intervalli freschi più frequenti nell’Italia settentrionale, che rispecchia le probabili condizioni meteorologiche dell’Europa nord-occidentale: in questa parte di continente, in base ad alcune correlazioni climatiche a distanza (teleconnessioni), le temperature potrebbero essere più basse, con maggiori precipitazioni rispetto alla media climatica, segnatamente lungo l'area alpina.
Quanto vi abbiamo anticipato è gia tanto. Per avere un quadro di ragionevole attendibilità dovremo infatti attendere l'evoluzione di numerosi fattori predittori, Monsone africano, Monsone indiano, andamento del ciclo ENSO, consistenza ed estensione della banchisa artica, evoluzione dell'attività temporalesca tropocale (MJO) e molto altro ancora.

Fonte : Luca Angelini  -  Meteolive

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